Mercati regionali nei beni chimici inorganici

In questo articolo si analizza il prezzo sul mercato europeo e cinese di alcuni prodotti chimici inorganici, nello specifico di zolfo e fosforo, due materiali ampiamente utilizzati nella produzione di fertilizznti. Il risultato di questa analisi è l’esistenza di due mercati regionali, ancora largamente distinti.

Il caso dello zolfo

Il grafico che segue riporta i prezzi doganali delle importazioni UE e delle esportazioni cinesi di zolfo.

Grafico 1: Prezzo doganale dello zolfo

Dal grafico emergono i seguenti aspetti.

1. Le due serie hanno stessa dinamica, con lo zolfo UE che si muove in ritardo di qualche periodo rispetto allo zolfo cinese. La forte relazione esistente tra i due prezzi è segnalata anche da un’elevata correlazione tre le serie, pari a 0.84.
2. Il prezzo cinese è più volatile rispetto a quello UE. Sono evidenti i forti shock nel 2012-2013, 2015-2016 e nella seconda metà del 2017. In particolare in questo ultimo, la dinamica dei prezzi cinesi è stata nettamente più accentuata. Lo zolfo cinese infatti è aumentato nell’arco di soli 6 mesi del 76%, mentre quello UE del 22%.
3. A fronte di una medesima dinamica, i due prezzi presentano livelli molto diversi. I prezzi cinesi sono mediamente più alti dei prezzi doganali europei: nel 2018 lo zolfo cinese è costato 50 euro in più.

La Cina è un grande produttore e tra i principali esportatori al mondo di fertilizzanti fosfatici. La produzione di questi concimi utilizza tra gli input di produzione anche lo zolfo, la cui domanda in Cina risulta, quindi, elevata.
Nonostante la Cina sia anche il primo produttore al mondo di zolfo (secondo un report del United States Geological Survey USGA la produzione di zolfo in Cina è stata di 17,8 milioni di tonnellate), la produzione interna non è sufficiente a soddisfare la domanda, rendendo necessario un approvvigionamento dall’estero. Nel 2018 la Cina ha importato circa 1 miliardo di euro di zolfo. Il mercato di zolfo quindi in Cina si caratterizza per un relativo squilibrio tra domanda e offerta, sostenendo i prezzi medi di mercato.

Il caso del fosforo

Un altro input nella produzione di fertilizzanti è il fosforo. Il grafico che segue riporta i prezzi doganali in euro, delle importazioni UE e delle esportazioni cinesi.

Grafico 1: Prezzo doganale del fosforo

Dal grafico emerge che:

1. le dinamiche sono differenti. Il prezzo europeo infatti si trova su un trend negativo dal 2015, mentre il prezzo cinese sembra essere relativamente stabile sui 2000 euro per tonnellata.
2. I livelli di prezzo sono differenti. In questo caso il fosforo cinese ha un prezzo inferiore a quello europeo, con uno scarto in media di 600 euro.

La situazione è quindi ribaltata rispetto a quella dello zolfo, con un’offerta che tende a superare la domanda.
La Cina, anche in questo prodotto è, infatti, il primo produttore al mondo e secondo il report dell’USGA, la produzione di fosforite¹ è stata nel 2016 di 140 milioni di tonnellate. Questo livello elevato di produzione non viene assorbito dal mercato interno, tanto che la Cina è anche il primo esportatore di fosforo al mondo.