Prossime date da segnarsi sul calendario: 19 maggio e 25 giugno
I prezzi del petrolio continuano ad aumentare
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Petrolio Analisi settimanale PetrolioVenerdì le quotazioni del Brent e del WTI hanno chiuso rispettivamente a 72 e 64 dollari al barile. Si segnala che la forchetta tra lo spot e il future del Brent continua ad ampliarsi, con un differenziale di 7 dollari – sostenuto dai rialzi del prezzo spot. Anche il WTI si trova backwardation ma il differenziale tra i due prezzi è di solo due dollari in quanto questa settimana il future ha recuperato sullo spot.
Prezzo giornaliero del petrolio sui mercati finanziari
La settimana passata è stata caratterizzata dal rally del petrolio: le quotazioni sono scese e aumentate di un dollaro ogni giorno. I motivi:
- l’acuirsi delle tensioni in Libia;
- la stima del Fondo Monetario Internazionale di una crescita mondiale al ribasso, pari al 3.3% nel 2019;
Chevron(1) ha acquistato la Anadarko Petroleum(2) per un valore di 33 miliardi di dollari, con l’obiettivo (già segnalato in questo articolo) di aumentare la produzione dal bacino del Permian, ricco di shale oil.
Data la situazione attuale è probabile che i prezzi del petrolio non registreranno flessioni significative
fino a quando l'OPEC sarà diposto a ridurre la sua offerta per compensare la debolezza della domanda.
Secondo l’Energy Information Administration finora l’OPEC ha ridotto la produzione di barili giornalieri da dicembre
a marzo del -4%.
Escludendo Venezuela e Iran, le cui riduzioni di offerta sono dovute alle sanzioni impostaste dall'amministrazione americana,
i paesi che maggiormente hanno ridotto la loro produzione nei primi tre mesi del 2019 sono stati Arabia Saudita (-7%),
Angola (-7%) ed Emirati Arabi (-3%). Non tutti i paesi hanno ridotto la produzione di petrolio,
ma il peso di quest'ultimi è basso rispetto a quello dell'Arabia Saudita. La sua quota sulla produzione mondiale nel 2018 è stata superiore al 32%.
Ne deriva che, la minor offerta di petrolio sul mercato mondiale è in larga parte dovuta ai tagli attuati da parte dell’Arabia Saudita,
assieme alle sanzioni venezuelane e iraniane (4).
Ad aprile si doveva tenere il meeting dei paesi dell’ OPEC +, che è stato annullato per volontà di
Arabia Saudita e Russia. Nei prossimi mesi ci saranno altri due incontri: il primo il 19 maggio
nella città di Jeddah, Arabia Saudita, il secondo il 25-26 giugno a Vienna, Austria. Il primo
incontro sarà di monitoraggio: parteciperà infatti solo il Joint Ministerial Monitoring Committee (JMMC).
Se le sanzioni del Venezuela e dell’Iran continueranno, il JMMC potrebbe decidere di aumentare la produzione
in modo da riequilibrare domanda e offerta, con un effetto calmierante sul prezzo.
(1) Azienda petrolifera statunitense.
(2) Società statunitense, una delle più grandi al mondo per produzione di petrolio e gas.
(3) Date le recenti questioni libiche si potrebbe assistere nei prossimi mesi ad un crollo della produzione di petrolio.
(4) La quota di mercato dell’Arabia Saudita è del 30%, mentre Venezuela e Iran hanno quote di mercato del 4% e del 14%.