Il mercato del cuoio non segue l'indice dei beni di lusso

Divergenza tra l'indice dei beni di lusso ed il mercato del cuoio e della pelle

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Fibre Tessili Congiuntura

Nell’ultimo decennio il settore dei beni di lusso ha mostrato una forte crescita. Con beni di lusso si intendono gioielli, tessili ed abbigliamento pregiati. Tra i beni di lusso rientrano anche la pelle e il cuoio: in questo articolo si dimostrerà però, come l’andamento del prezzo del cuoio e della pelle divergano dall'andamento del mercato dei beni di lusso.

Nonostante la pelle sia un materiale di riciclo, in quanto si ricava dagli animali da macello, è considerata un bene di elevatissimo prestigio e qualità. Essa proviene principalmente da bovini, ovini, caprini, rettili e pesci. In questa articolo ci si focalizza sulla pelle bovina, poiché di maggior rilevanza nel mercato europeo.
Dalla pelle al cuoio, ci sono molti rigorosi passaggi e a seconda delle fasi di lavorazioni viene definito il valore ed il prestigio del pellame. Il passaggio fondamentale nella trasformazione della pelle in cuoio, è la conciatura. La conciatura, in cromo o vegetale, permette alla pelle di non putrefarsi rimanendo lucente e resistente. Prima della concia, la pelle viene tagliata trasversalmente, ottenendo il pieno fiore e la crosta: la prima si distingue dalla seconda perché è la parte più pregiata del pellame, che mantiene le naturali caratteristiche della superficie, le venature e la morbidezza, mentre la seconda è utilizzata per lavorazioni più economiche. Osservando le importazione europee, emerge che l’Europa importa grandi quantità di pelle nel pieno fiore, specialmente di pelli depilate intere di bovini preparate dopo la concia o dopo l'essiccazione. Il pieno fiore rappresenta il 44% delle importazioni europee delle pelli bovine. Nel mercato della pelle pieno fiore, l’italia ed il Brasile risultano essere i più grandi esportatori. Considerando le maggiori importazioni di pelle pieno fiore, a testimonianza del valore del made in Italy, il Bel Paese pesa per il 19.14 % sull’ammontare totale, mentre il Brasile per il 9.2%. A questi seguono Austria con il 9.13%, Germania 9.12% e USA 4.27%.

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L’Europa però importa anche grandi quantità di pelle alla stato grezzo, nello specifico di pelle rinverdita - il rinverdimento è il passaggio seguente alla scuoiatura dell’animale, dove si reintegra l’acqua della pelle. In questo caso è l’alta moda francese a dominare il mercato, infatti la Francia possiede circa il 6.08% delle quote di mercato.

Il Morgan Stanley Capital International (MSCI) elabora un indice sintetico per i tessili, l’abbigliamento e i beni di lusso europei. Nel Grafico di seguito è riportato l'andamento dell'indice MSCI e i prezzi del cuoio ricavati dai flussi di importazione europei: emerge chiaramente che fino alla fine del 2015 le serie si sono mosse insieme, ma dall’inizio 2016 c’è stata un netta divergenza tra l’andamento dei prezzi del cuoio pieno fiore (FIO), grezzo (GRE) e l’indice MSCI. Infatti l’indice sta toccando il suo massimo storico, mentre sia il prezzo della pelle in pieno fiore sia della pelle grezza stanno subendo una flessione. Ne deriva quindi che l’andamento dell’indice dei beni lusso negli ultimi anni non sembra essere guidato dai prezzi della pelle e del cuoio. Confronto prezzi delle importazioni europee con indice MSCI - Luxury Index Questa riduzione del prezzo è dovuta dall’emergere di nuovi competitors provenienti dal mercato asiatico, ad esempio la Cina. Questo testimonia ulteriormente come la Cina sia una delle più promettenti economie nel mercato dei beni di lusso, come già analizzato per il mercato del cashmere , dove essa risultava essere il primo esportatore verso l’Europa, esso è infatti determinato su di un mercato con minore concentrazione dell’offerta oltre ad essere meno sensibile a esternalità di natura stagionale.