Prezzi in euro record per l'acido metacrilico e il polimetilmetacrilato

Il prezzo in euro dell’acido metacrilico (MAA) ha fatto registrare un nuovo record, con un livello mai raggiunto nel nuovo millennio e prossimo ai 3000 euro per tonnellata. Anche il prezzo del polimetilmetacrilico (o polimetacrilato di metile o PMMA) è stato interessato dallo stesso trend positivo, raggiungendo un livello vicino ai massimi del 2005-2006 e di circa 3400 euro per tonnellata.

L’MAA è il composto organico precursore degli esteri¹ del metacrilato di metile (MMA), i cui polimeri costituiscono il PMMA. Quest'ultimo è un materiale plastico noto anche col nome di plexiglas (o perspex, lucite, trespex, ecc.) e ha largo impiego in vari settori dell’industria: dalla costruzione di pannelli trasparenti, per le proprietà di altissima trasparenza, fino all’ortopedia moderna grazie all’ottima biocompatibilità con i tessuti umani.

I mercati internazionali

Il mercato dell'acido metacrilico (MAA)

L’MAA è dunque il prodotto a monte del processo produttivo del PMMA. Analizzando il mercato mondiale dell’MAA emerge che nel 2017 la Germania (55.9 milioni di euro) e gli Stati Uniti (52.9 milioni di euro) sono stati i principali paesi esportatori, ciascuno con una quota di mercato prossima al 20%. Corea, Belgio e Cina hanno quote vicine al 10%, con valori delle esportazioni nel 2017 pari rispettivamente a 28,4 (10,2%), 26,6 (9,6%), 24,7 (8,9%) milioni di euro.
La domanda non sembra essere eccessivamente concentrata dal momento che solo due paesi detengono quote di mercato superiori al 10% e sono Francia (33.4 milioni di euro) e Cina (32,3 milioni di euro).

Il mercato del polimetilmetacrilico (PMMA)

L’export del PMMA nel 2017 ha visto diversi player attivi: la Corea è leader con una quota di mercato prossima al 20% (269.5 milioni di euro); seguono Singapore, Germania e Giappone con quote di poco superiori al 12%. Si segnala il 6° posto dell’Italia con un valore dell’export di 87 milioni di euro e una quota di mercato del 6,2%.
I dati sull'import vedono invece primeggiare la Cina, che da sola importa il 30% del PMMA scambiato sui mercati internazionali, per un valore di 413,4 milioni di euro. Le quote degli altri paesi sono tutte inferiori al 5%: ciò rafforza la posizione strategica dell'unico grande player che detiene quasi un terzo delle import mondiali.

La dinamica dei prezzi

Analizzando l’andamento dei prezzi doganali dell’MAA e del PMMA emerge il forte legame tra le dinamiche dei due prodotti. In realtà non c’è sempre perfetta simultaneità nelle variazioni di prezzo: il PMMA si muove il più delle volte con ritardo nei confronti del suo “feedstock” (MAA). Questo conduce ad affermare che il prezzo del prodotto a monte guida quello a valle, cioè le variazioni di prezzo dell’MAA si trasmettono con un ritardo (tra i 2 e i 6 mesi) sul polimero del suo estere. E’ possibile inoltre affermare che un ulteriore elemento di differenziazione tra le due serie, oltre al livello del prezzo, è dato dalla maggiore variabilità del PMMA: lo dimostra la maggiore intensità delle variazioni.
Soffermandoci sull’evoluzione di breve periodo emerge il prezzo record raggiunto dall’MAA, che è arrivato a sfiorare i 3000 euro per tonnellata. Tale livello si colloca su di un trend positivo iniziato a ottobre del 2016 - periodo in cui aveva un prezzo di 1620 euro per tonnellata - e che ha interessato anche il PMMA. In questo caso il trend è stato assorbito con un ritardo minimo (inferiore alla mensilità) tanto da far sembrare che si muovano insieme. Il prezzo del PMMA, nel febbraio di quest’anno, ha quasi eguagliato il prezzo record del settembre 2005, raggiungendo i 3437 euro per tonnellata. E’ seguita una flessione tra marzo e aprile per trasmissione di un breve rallentamento nel trend dell’MAA, ma nei mesi successivi ha ripreso a crescere fino a 3363 euro.