Le determinanti del prezzo dell’energia elettrica
Si riduce l’influenza della variabilità della domanda ed aumentano gli effetti legati alla dinamica dei costi
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Determinanti dei prezziIl prezzo unico nazionale dell’energia elettrica
Il prezzo unico nazionale (PUN) è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica
rilevato dalla borsa elettrica italiana ( Italian Power Energy, IPEX) e pubblicato mensilmente dal gestore del mercato elettrico (GME).
L’IPEX è il mercato all’ingrosso dell’energia elettrica dove avviene l’incontro tra domanda ed offerta, relativa all’erogazione dell’energia
per il giorno successivo alla quotazione. Le condizioni di ciascuna transazione vengono sintetizzate da un prezzo unico nazionale (PUN),
che corrisponde quindi alla media dei prezzi di vendita italiani, pesata per i volumi scambiati.
Il PUN viene calcolato su base giornaliera per ciascuna delle 24 ore,
riflettendo le diverse quantità domandate e offerte. E’ possibile quindi avere una valutazione
del costo dell’energia elettrica per ogni ora del giorno e per tutti i giorni dell’anno.
Poiché la domanda di energia elettrica varia molto in funzione sia dell’ora che della stagione, è fondamentale la capacità dell’offerta di anticipare
queste variazioni in modo da evitare situazioni sia di carenza che di eccesso d’offerta.
Variabilità della domanda intra settimanale e intra giornaliera
Il grafico che segue riporta il prezzo dell’energia elettrica suddiviso per giorni festivi e lavorativi, a sua volta suddiviso per fascia oraria diurna (8-20) e notturna.
Storicamente il prezzo dell’energia dell’elettrica è più alto nelle ore diurne dei giorni
lavorativi e più basso nelle ore notturne e nei giorni festivi. Questo perché, come detto sopra,
nelle ore diurne dei giorni lavorativi c’è una maggiore domanda che spinge i prezzi su livelli più alti rispetto alle
ore notturne ed i giorni festivi. Ciò che emerge dal grafico però è la recente armonizzazione del prezzo dell’energia elettrica.
Il differenziale infatti sta lentamente diminuendo. Inoltre il prezzo dell’energia elettrica nei giorni festivi a partire dal 2013 è diventato
identico a quello dei giorni notturni.
Questo riallineamento dei prezzi dell’energia tra i diversi giorni settimanali e le diverse ore è il risultato di modificazioni
della domanda che sono andate nella direzione di ridurre le differenze (un esempio è l’uso familiare di elettrodomestici ad alto
consumo nelle ore notturne), ma anche una maggior capacità dei diversi produttori di distribuire l’offerta nel corso della settimana e nel corso del giorno.
L’effetto complessivo di questa armonizzazione è stata una progressiva riduzione del prezzo medio dell’energia elettrica nel corso degli ultimi 10 anni.
Questo effetto calmierante sembra tuttavia essersi esaurito, portando ad un prezzo dell’energia elettrica maggiormente influenzato dai costi di produzione.
Variabilità della domanda intra annuale
Il grafico che segue riporta la differenza della media mensile dei prezzi del PUN e dei consumi mensili di energia elettrica rispetto alla media annuale. In linea generale, si potrebbe affermare che il mercato dell’energia elettrica sia fortemente influenzato dalla domanda. Osservando però il grafico sotto riportato non sembra che la stagionalità dei prezzi rifletta quanto appena enunciato, se non in alcuni casi - a Luglio con l’accensione dei condizionatori il prezzo dell’energia elettrica è superiore alla sua media annuale -. Altri fattori contribuiscono quindi a spingere la stagionalità nei prezzi, come ad esempio una pianificazione della produzione a medio termine non ottimale. Un esempio chiarificatore sono i mesi da agosto a dicembre, in cui i consumi sono inferiori o lievemente superiori alla media annuale con un prezzo decisamente più elevato.
Differenziale dei consumi e dei prezzi mensili rispetto alle medie annuali
L’effetto costo sui prezzi dell’energia elettrica
Come abbiamo visto nella parte iniziale di questo articolo, gli effetti sul prezzo dell’energia elettrica dovuti alla variabilità delle domanda si sono
ridotti significativamente negli ultimi anni, portando ad una crescente importanza dei costi nelle determinazione del prezzo.
A partire dal mese di aprile il prezzo dell’energia elettrica ha intrapreso un sentiero di crescita esponenziale, caratterizzato
da aumenti nel prezzo anomali rispetto alla media annuale. Questo aumento è dovuto alla dinamica dei costi diretti di combustibile,
che hanno creato tensioni sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica spingendo i prezzi al rialzo.
Il grafico che segue riporta i prezzi in indice (2017=100) del PUN e di una sua determinante di costo, calcolata come media tra il
prezzo in euro del petrolio (Brent), carbone termico e gas naturale sul mercato europeo (1).
È chiara la netta correlazione del prezzo dell’energia elettrica con le sue feedstock. Nello specifico, rispetto a settembre 2017 il prezzo spot del Brent è aumentato del 47%, il carbone termico spot del 13% e il gas naturale del 32%;
queste tensioni sul mercato degli energetici hanno influito sul prezzo dell’energia elettrica, caratterizzandolo con un aumento tendenziale del 55%.
Conclusione
Data l’elavata correlazione esistente tra prezzo del petrolio, carbone e gas naturale sul mercato Europeo, le analisi svolte in questo articolo portano a ritenere che l’evoluzione del prezzo dell’energia elettrica sul mercato italiano nel prossimo futuro sarà fortemente determinata, più di quanto successo nel passato, dall’evoluzione del prezzo del petrolio. Il prezzo del Brent dopo aver raggiunto un picco a 85 dollari al barile, è sceso nuovamente nei giorni scorsi verso gli 80 dollari. Nell’ipotesi che sia il prezzo del petrolio sia il tasso di cambio euro/dollaro rimangano agli attuali livelli nel prossimo futuro, il prezzo dell’energia elettrica dovrebbe aver terminato la sua corsa al rialzo e risultare relativamente stabile nei prossimi mesi.
(1)Per un’analisi del prezzo del gas sul mercato europeo si veda il seguente articolo.