Cambio nelle aspettative: come ha reagito l’LME?
Un grafico dinamico per l'analisi della recente evoluzione delle principali quotazioni dei Non Ferrosi
Pubblicato da Matteo Cavallo. .
Non Ferrosi CongiunturaL’argomento che tiene gli operatori economici col fiato sospeso, di cui si è discusso più volte, resta ancora la guerra commerciale e il rallentamento del ciclo economico che ne è conseguito. In questo articolo si analizzerà l’evoluzione delle quotazioni giornaliere in dollari delle principali commodities contrattate al London Metal Exchange e la loro reazione alle aspettative di riduzione della domanda.
Il grafico dinamico a barre orizzontali proposto di seguito è stato costruito ponendo come base 100 lo scorso 2 gennaio e le barre rappresentano le variazioni rispetto al livello di inizio anno. Le barre verticali a margine di quelle orizzontali indicano il livello minimo e massimo che hanno raggiunto nei primi due mesi del 2019. Il grafico mostra dunque l’evoluzione dei principali metalli non ferrosi rispetto al prezzo in dollari con cui hanno inaugurato l’anno in corso, evidenziando eventuali minimi o massimi significativamente diversi rispetto ai valori registrati il 2 gennaio.
Tra tutti, l’alluminio ha registrato il minimo inferiore rispetto
ai valori di partenza (-4,4%); nonostante ciò, l’alternanza di
variazioni di segno opposto rende la dinamica dei primi mesi
dell’alluminio relativamente stabile, mostrando nella scorsa
settimana l’accenno di una ripresa (+2,1%).
Inizio in sordina anche per il piombo, che nella seconda
metà di gennaio ha accresciuto il suo valore con un massimo del
+6,7% rispetto al livello di inizio anno.
Grafico 2: Confronto principali quotazioni LME |
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Rame, zinco, nichel e stagno hanno quasi esclusivamente
accresciuto la loro quotazione in dollari rispetto ai valori del 2 gennaio:
i minimi sia del nichel che dello zinco coincidono infatti con
il valore iniziale (100); rame e stagno hanno subito nei primi
giorni del 2019 riduzioni inferiori al punto percentuale.
Il rame, come visibile nel grafico di confrotno a linea,
ha ritardato l’inizio del trend crescente, originatosi
solo a fine gennaio; trend che negli scorsi giorni ha avuto
maggiore intensità, giungendo ad un massimo del +12,1%.
Il nichel è quello che ha accresciuto maggiormente il suo
livello da inizio anno, con un primo picco raggiunto nei primi
giorni di febbraio e un massimo di quasi +24%. Lo stesso livello
è stato riconfermato nei giorni appena trascorsi dopo una lieve
flessione a metà del mese in corso.
Dal grafico a linea emerge che lo zinco ha avuto una
dinamica simile a quella del rame nel
mese di gennaio, anche se variazioni di intensità maggiori
lo hanno condotto verso il massimo a quota 113 nei primi
giorni di febbraio.
La dinamica dello stagno è stata interessata da un trend positivo costante.
Le variazioni hanno avuto quasi tutte segno positivo, la
loro intensità è risultata però piuttosto contenuta. La somma
delle variazioni ha comunque garantito a questa commodity un
aumento importante della sua quotazione che da inizio anno ha
avuto un incremento pari al +11,8%.
Nonostante qualche incertezza nel mese di gennaio - che ha interessato soprattutto alluminio e piombo - le quotazioni dei metalli al LME, ad oggi, sembrano aver già scontato gli effetti del cambio nelle aspettative della domanda mondiale, rinvigorite da ciò che si prospetta come il superamento delle tensioni tra USA e Cina iniziato con le notizie degli scorsi giorni.