Etilene: l’unico a registrare la ripresa del petrolio
Analisi dell'andamento del petrolio e della sua trasmissione nelle principali termoplastiche
Pubblicato da Matteo Cavallo. .
Petrolio termoplastiche di base Determinanti dei prezzi
Anche in questi giorni è alta l’attenzione sui possibili sviluppi
circa la programmazione dei tagli alla produzione di greggio da
parte dei paesi OPEC e della Russia. Queste vicende sono monitorate
da vicino anche dagli operatori che usano il petrolio come
feedstock nei processi produttivi dei materiali plastici.
Ripercorrendo l’evoluzione del prezzo mensile in euro del petrolio
importato in Europa da gennaio 2018 fino al mese scorso e
comparandola con quella delle principali plastiche si può evidenziare
la trasmissione della dinamica tra il greggio, l'etilene (uno dei principali derivati del greggio, utilizzato nella produzione di
molte materie plastiche) e i polimeri più diffusi.
Di seguito il grafico dinamico a barre orizzontali mostra le variazioni dei prezzi rispetto al valore di gennaio posto come base e uguale a 100. Le barre verticali a margine delle barre definiscono invece i massimi e i minimi raggiunti da ciascun prodotto fino a quel momento.
Dal grafico emerge chiaramente come il petrolio sia il prodotto con la maggior volatilità (con una varianza, nel periodo considerato, pari a 111 rispetto a 2,3 del PVC), con variazioni sia positive che negative rispetto al livello con cui aveva aperto il 2018. Sempre il greggio ha fatto registrare il "massimo assoluto” tra i prezzi considerati raggiunto nell’ottobre scorso e pari a 120,7 (71 €/barile). Lo stesso infatti ha fatto anche registrare il "minimo assoluto" pari a 92,6 a gennaio di quest'anno (54 €). Etilene, ABS e PVC hanno seguito la dinamica del loro feedstock anche se con movimenti d’intensità decisamente più contenuta. Propilene e PET, pur seguendo la dinamica del petrolio, dopo lo scorso ottobre, non hanno diminuito il loro valore di intensità paragonabile a quella del loro feedstock, questi non sono infatti mai scesi al di sotto del loro livello di gennaio 2018.
Grafico 2: Confronto principali Termoplastiche |
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Il grafico a linea mensile chiarisce come, nonostante il propilene sia stato guidato dalla dinamica del petrolio, le variazioni negative non hanno avuto intensità tale da portarlo (ad oggi) su livelli inferiori rispetto a gennaio 2018, oltre a non aver ancora recepito i segnali di ripresa di febbraio. L’etilene, in quanto prodotto intermedio, sembra invece avere una dinamica maggiormente reattiva rispetto al prezzo del barile, avendo già registrato i recenti aumenti. Gli altri polimeri, pur conservando una certa fedeltà rispetto alla dinamica del feedstock, sembrano avere un ritardo di un paio di mesi nella ricezione dei movimenti: ABS, PVC e PET hanno infatti subito delle variazioni negative nel mese di fabbraio, di intensità pari rispettivamente a 3,83, -1,62 e -0,19%.