Le nuove previsioni della World Bank

Confronto tra le previsioni di ottobre 2018 e aprile 2019

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Energetici Alimentari Previsioni Non Ferrosi Congiuntura

Pochi giorni fa la World Bank (WB) ha pubblicato le nuove previsioni dei prezzi annuali delle principali commodity. Focalizzandoci sull’immediato futuro, dalle stime emergono dei rallentamenti generalizzati nel corso di quest’anno per gli aggregati Energetici, Agricoli e Metalli e Minerali con variazioni rispetto al 2018 di -5,4, -2,6 e -1,9%; in ripresa invece i Fertilizzanti (+4,8%) e i Metalli Preziosi (+2,6%).

Ad aprile il prezzo medio del barile si attesta sui 71 dollari (512 $/ton) per il Brent e 64 per il WTI, mentre le ultime previsioni stimano un prezzo medio annuo sui 66 dollari (471 $/ton) per quest’anno, con una riduzione del -3,4% rispetto alla media dell’anno scorso.

Grafico 1: Confronto Brent e WTI Spot e Rame (Previsione WB)

Confronto Brent e WTI Spot e Rame (Previsione WB)

Come affermato nel documento World Bank “ Oil prices to be lower in 2019 on slower-than-expected global growth, rising non-OPEC supply ”, il prezzo del petrolio dovrebbe interrompere il trend in corso durante l’anno stabilizzandosi sui livelli attuali per poi proseguire con una lieve flessione nel 2020 (65 $/barile). Secondo la relazione il petrolio dovrebbe avere un livello inferiore a causa di una crescita globale debole e una sempre crescente produzione statunitense. Secondo Ayhan Kose, Director del Prospects Group alla World Bank, le prospettive sul petrolio potrebbero cambiare in base ad un range di risultati politici, a partire dai tagli OPEC e dalle sanzioni USA nei confronti dell’Iran fino alle nuove normative sulle emissioni di carburante marino.

Grafico 2: Confronto Rame Spot e Rame (Previsione WB)

Confronto Rame Spot e Rame (Previsione WB)

Il rame, considerato il metallo non ferroso per antonomasia, mentre nella scorsa pubblicazione era stato previsto in lieve aumento rispetto al 2018, l’ultima stima è stata corretta verso una sostanziale stabilizzazione (-0,6%). Secondo il rapporto della World Bank, dopo il crollo della seconda metà del 2018, si prevede una ripresa dei metalli sostenuti dalla ripresa della domanda cinese oltre agli shock dell’offerta (di cui si è parlato anche in un recente articolo).

Per comprendere come sono cambiate le aspettative della World Bank nei sei mesi trascorsi tra la pubblicazione di ottobre 2018 e aprile 2019 è utile confrontare le revisioni di maggiore intensità considerando le previsioni per i prezzi del 2019 e del 20201.

Grafico 3: Revisione forecast WB per il 2019

Nella scorsa pubblicazione le previsioni sugli oli alimentari erano positive con leggere crescite generali mentre in quelle dello scorso mese l’olio di cocco e quello di arachidi si attestano tra i prodotti che hanno subito le rettifiche a ribasso più importanti tra gli alimentari con variazioni dei valori del -32 e -17% per il 2019, che hanno intensità simile (-30 e -15%) anche per il 2020. Anche la previsione sul prezzo delle arance (appartenenti agli alimentari) è stato rivisto al ribasso con una variazione del -18% per il 2019 e -17% per l'anno successivo. Importanti correzioni a ribasso anche per il gas naturale europeo (-20% per il 2019, -14% per il 2020) e gas naturale liquefatto giapponese (-24% per il 2019, -12% per il 2020), in parte dovuto anche al crollo della domanda che ha interessato l’inverno appena concluso. Si osserva una riduzione addirittura dell'11% nella previsione del prezzo annuo del petrolio per il 2019, stima corretta del -6% per il 2020.

Grafico 4: Revisione forecast WB per il 2020

Le rettifiche al rialzo più importanti hanno riguardato invece il minerale di ferro e la fosforite che vedono previsioni aumentate rispetto alla pubblicazione di ottobre rispettivamente del +20 e +18% per il 2019, che si attestano sul +13 e +17% per il 2020. Si segnala anche la revisione del prezzo dell’oro, aumentato rispetto ad ottobre di 5 punti percentuali nel livello del 2019 e 10 per l’anno successivo.


(1) Si è scelto di considerare solo le revisioni dei prodotti che presentavano variazioni superiori al +5% e inferiori al -5%.