Brexit no deal - UE No Party
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 02 settembre 2019
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Analisi settimanale LMEDINAMICA SETTIMANALE
Nella scorsa settimana c’è stato un rialzo dei prezzi che ha interessato 1 metallo su 6. In evidenza il rialzo del nichel che da solo ha spinto in alto l’indice. Le quotazioni dell’indice LMEX sono salite fino a toccare quota 2757 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra.
COMMENTO MACROECONOMICO
Roma e Londra non sono solo due capitali di due paesi europei di rilevanza mondiale. Sono due capitali di paesi che storicamente hanno dato vita a degli imperi tra i più grandi ed influenti che il mondo abbia conosciuto. Quello romano fu l’impero più vasto a cavallo fra i continenti, le religioni, la civilizzazione dei popoli. Quello inglese fu soprattutto l’impero che dominò il commercio mondiale, i mari, che colonizzò Stati più grandi del suo, che vide la prima rivoluzione industriale.
Roma e Londra, due capitali di due paesi che nei secoli hanno conosciuto varie forme di governo e che sono diventate “inequivocabilmente” la culla della democrazia parlamentare. Quella democrazia parlamentare che in questo strano agosto 2019, culmine di un’estate tra le più torride del secolo, ci mostra due facce simili e opposte allo stesso tempo. A Roma nasce, con la benedizione del Presidente della Repubblica, fedele custode della Costituzione, un governo che ha i voti in Parlamento (ma non nel paese, secondo i sondaggi) mentre a Londra il Parlamento viene chiuso temporaneamente, con l’avallo della Regina e scatena l’ira del popolo e dei partiti che definiscono questa iniziativa del premier Boris Johnson “un oltraggio costituzionale” fatto solamente per bloccare ogni discussione sulla Brexit. Sullo sfondo c’è la UE -Unione Europea- che guarda all’evolversi delle crisi politiche nelle due capitali.
Per la UE vale l’adagio shakespeariano Essere o non Essere.
Oggi la UE non è una nazione, non è un popolo, non ha una lingua comune, non ha un esercito, non è un impero e non riesce nemmeno ad avere una voce unica nelle questioni più importanti a livello globale e non ha un seggio all’ONU. La UE è un’unione fra 28 stati (dopo Brexit saranno 27) con delle regole comuni prevalentemente di tipo economico, una valuta europea (non adottata da tutti ma da 19 su 28), una banca centrale europea che convive con le altre banche centrali dei singoli stati, con un parlamento e un governo che convivono con gli altri parlamenti e governi dei singoli stati.
Una UE che ogni giorno deve fronteggiare sia le varie spinte centrifughe tra chi non la ritiene all’altezza del suo compito sia le forze centripete di chi vuole entrare solo per meri calcoli utilitaristici senza però condividere i valori fondanti. Una UE che non è riuscita a trattenere la Gran Bretagna dopo che ha rischiato di perdere la Grecia e, in qualche momento, anche l’Italia.
Sic transit gloria mundi – così passa la gloria del mondo.
P.S. Per la UE, che non ha nulla da festeggiare per Brexit sicuramente è opportuno pensare da parte di tutti a come farla crescere soprattutto in senso identitario. Le sfide che l’attendono sono molteplici e i suoi concorrenti (dagli USA di Trump alla Cina di XI, dalla Russia di Putin all’Africa dei tanti rais) non stanno a guardare e tramano per la sua implosione come hanno fatto espressamente capire tra gli altri Trump e Putin.
Nel frattempo si è votato in due importanti laender tedeschi che hanno premiato il partito di destra AFD e punito i due maggiori partiti che sono al governo CDU e SPD, per cui ora si aspetta di capire se ci saranno ripercussioni a livello centrale che metterebbero in fibrillazione l’intera eurozona.
La reazione dei mercati
Per quello che vale, la risposta dei mercati è molto positiva sul caso Italia con lo spread tra BTP e Bund che scende fino a 168 punti base e negativa sul caso Brexit con la sterlina che precipita a quota 0,90 contro euro. In forte rialzo i prezzi del petrolio e del gas, dei metalli preziosi e anche del dollaro americano che aggiorna i massimi dal 2017. Per questi mercati le ragioni delle performance sono diverse e non molto dipendenti dal caso Italia o dal caso Brexit. Per quanto riguarda i metalli non ferrosi in forte rialzo il nichel, mentre si registrano ribassi per tutti gli altri.