Gli indici StudiaBo ad agosto rilevano uno stallo generale
Frenata per il petrolio che coinvolge gli Energetici e la Chimica per l’Industria; continuano a crescere i Preziosi
Pubblicato da Matteo Cavallo. .
Energetici Preziosi Indicatori Congiunturali Chimica: Specialty CongiunturaAgosto conferma la stagnazione generale già segnalata nel precedente articolo congiunturale relativo al mese di luglio. L’evoluzione della situazione delle commodity in euro ad agosto rispetto a luglio è sintetizzata dai due Indici totali StudiaBo: stabile l’Indice che esclude gli Energetici (Indice No Energetici), con una variazione inferiore all’unità (+0,4%), mentre in lieve flessione l’Indice totale (-1,5%).
Grafico 1: Confronto Indice totale commodities e No Energetici (Agosto 2019) |
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L’Indice totale si attesta su livelli nettamente inferiori rispetto a un anno fa, la variazione tendenziale è pari al -9,2%. Seppur meno marcata, anche la variazione dell’Indice No Energetici rispetto a 12 mesi fa segnala livelli più bassi del -2,6%.
Grafico 2: Agosto 2019, variazioni % in euro rispetto a Luglio 2019
Fonte: PricePedia
La stabilità riscontrata nell’Indice No Energetici risulta dalle variazioni congiunturali della maggior parte degli indici aggregati, tra questi restano sugli stessi livelli di luglio: Chimici Inorganici, Fibre Tessili, Non Ferrosi, Alimentari, Legno e Carta, Chimici Organici e Plastiche ed Elastomeri.
Gli unici a crescere sono i Ferrosi, con una variazione minima (+1%) e soprattutto i Preziosi (+5,8%): aumenta il valore sia dell’argento (+7,1%) che dell’oro (+8,8%).
A perdere terreno sono invece Chimica per l’Industria (-3,6%) ed Energetici (-3,2%), trainati dal rallentamento del prezzo del barile: il prezzo medio mensile del Brent è sceso appena sotto i 60 dollari al barile mentre il WTI ha toccato quota 55 dollari.
Grafico 3: Agosto 2019, variazioni % in euro rispetto a Agosto 2018
Fonte: PricePedia
Le variazioni tendenziali di agosto segnalano livelli di prezzi inferiori per la maggior parte delle famiglie merceologiche, ad eccezione degli Alimentari che rimangono stabili, dei Ferrosi leggermente in crescita e soprattutto dei Preziosi, che hanno un livello addirittura un terzo superiore a quello rilevato 12 mesi fa (+32,3%).
Particolarmente depressi, rispetto ad agosto 2018, i prezzi di Energetici (-14,8%), Chimici Organici (-12,7%) e Fibre Tessili (-9,5%); anche i prezzi dei prodotti appartenenti a Non Ferrosi e Plastiche ed Elastomeri si sono ridotti, con variazioni tendenziali intorno al -6%. Meno netta la riduzione tendenziale che ha interessato il livello di Chimici Organici, Legno e Carta e Chimica per l’Industria.
Agosto risulta essere dunque un mese caratterizzato da una stagnazione generalizzata, dal rallentamento degli Energetici (petrolio, gasolio, benzina, ecc.) e dalla continuazione della crescita del valore dei Preziosi. Alcune stabilizzazioni risultano però da movimenti di segno opposto. E’ il caso ad esempio dei Non Ferrosi, in cui la sostanziale stabilità risulta come bilanciamento di variazioni, anche piuttosto importanti, di direzioni opposte: in flessione il rame, l’alluminio, lo zinco e lo stagno mentre crescono piombo, nichel e cobalto.