Riprendono le trattative Usa-Cina e il prezzo del petrolio torna a salire

Dopo settimane di stabilità il prezzo del petrolio registra significativi incrementi

.

Energetici Petrolio Analisi settimanale Petrolio

La settimana passata c’è stato uno slancio del prezzo del petrolio sostenuto principalmente dall’ottimismo per la “fase uno” dell’accordo commerciale (phase one trade agreement) per la risoluzione del conflitto USA-Cina. Rispetto a due settimane fa, venerdì 25 ottobre le quotazioni hanno registrato un aumento in media pari al +5%: il Brent si è attestato a 62 dollari al barile (+2.6 dollari), il WTI a 56.7 (2.9) e l’Oman/Dubai a 60.3 (2.5).

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

La settimana passata è stata segnata da un deciso rialzo delle quotazioni del petrolio rispetto alla media mensile. A sostenere questa ripresa ci sono due fattori:

  1. la riduzione per la quarta settimana consecutiva delle scorte di petrolio USA (clicca qui per un approfondimento sulle dinamiche del mercato USA);
  2. aspettative positive per una prima risoluzione del conflitto commerciale USA-Cina.

Venerdì 25 ottobre la telefonata tra i due rappresentanti del commercio statunitense e cinese potrebbe aver segnato l’inizio di una distensione nei rapporti. L’ufficio del commercio USA ha riportato che le due controparti sono vicine a finalizzare (close to finalising) alcune parti dell’accordo.
USA e Cina stanno lavorando per trovare un accordo su un testo per la “fase 1” dell’accordo, annunciata l'11 ottobre.
La Cina promette di acquistare più prodotti agricoli statunitensi ma in cambio Pechino chiede la cancellazione di alcune tariffe statunitensi, pianificate ed esistenti, sulle importazioni cinesi. Ad esempio Pechino chiede a Washington di abbandonare la prossima tranche di tariffe sulle importazioni dalla Cina previste per il 15 dicembre, per un valore di 156 miliardi di dollari - i prodotti, per la maggior parte, riguardando il comparto tecnologico (cellulari, computer e laptop)- .