L’Unione Europea ci prova, il mercato finanziario continua a registrare variazioni negative
BCE da un lato e Commissione europea dall’altro promuovono misure a sostegno dell’economia comunitaria
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
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Venerdì 20 marzo la presidente della Commissione Europea ha sospeso il patto di stabilità attivando una clausola salvaguardia, di fatto gli stati non dovranno più rispettare la stringente regola del pareggio di bilancio e potranno immettere denaro nell’economia tentando così di contenere la crisi. Unica condizione: la sospensione “non metta a rischio la sostenibilità di bilancio nel medio termine” sottolinea Von der Leyen. Oggi i ministri dell’Ecofin dovrebbero ufficializzare la manovra.
L’incertezza sui mercati rimane comunque alta, l'indice di volatilità (VIX) si attesta ancora intorno ai livelli di massimo storico e i mercati continuano a segnalare ribassi. Lunedì 23 marzo il FTSE MiB apre in negativo rispetto alla chiusura di venerdì, emulano il DAX, il CAC e l’IBEX.
Anche il Brent e il WTI aprono in negativo rispetto alla chiusura di venerdì rispettivamente a 25 e 22 dollari al barile, circa 1.5 dollari in meno.
Ad oggi il livello del greggio si attesta sui minimi storici: la settimana passata il prezzo del petrolio ha toccato il minimo dal 2003. Da un lato le preoccupazioni per la caduta (annullamento) della domanda di petrolio e dall’altro la guerra al ribasso tra Russia e Arabia Saudita hanno provocato effetti tali da costringere il prezzo del petrolio su livelli tali che nemmeno durante la crisi finanziaria del 2008 erano stati raggiunti.
Mercoledì 18 marzo il Brent ha registrato il minimo di 24.8 dollari al barile, il WTI a 20.4 e l’Oman/Dubai a 27.1. Il WTI è quello che ha registrato la variazione giornaliera più intensa, pari al -24%, identica a quella registrata due settimane fa quando è stata annunciata la guerra al ribasso tra gli ex alleati dell’OPEC+.
Il giorno seguente a questo mercoledì nero c’è stato un rimbalzo delle quotazioni del greggio in conseguenza al varo da parte della BCE del Pandemic Emergency Purchase Programme. Una manovra a supporto dell’economia comunitaria che corrisponde ad un piano di 750 miliardi di euro per l’acquisto di titoli del settore pubblico e privato (fonte ExportPlanning). La banca centrale sembra quindi rafforzare significativamente il suo impegno rispetto alle posizione di appena dieci giorni fa. Grazie al sostegno della BCE il prezzo del greggio è riuscito a recuperare sulla caduta del giorno precedente, ma comunque i mercati venerdì scorso hanno chiuso in ribasso.
Venerdì il Brent ha chiuso a 27 dollari al barile, perdendo circa 7 dollari rispetto a due settimane fa, il WTI a 22.4, registrando una perdita di -9 dollari, e l’Oman/Dubai a 28.7, in negativo di circa 5.5 dollari. Il grafico che segue riporta il valore giornaliero delle quotazioni del greggio e mostra che il Brent e il WTI sono in contango dall’inizio dell’esplosione della pandemia in Europa.
Andamento prezzo del petrolio |
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