L’incertezza sui mercati si tramuta in un prezzo da record per l’oro
Dopo l’affondo di marzo la quotazione dell’oro torna a salire
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Preziosi Congiuntura
Dopo l’affondo di marzo la quotazione dell’oro al London Bullion Market torna a salire e raggiunge il massimo dell'anno attestandosi sui 56 dollari al grammo, un livello così alto non si registrava da dicembre 2012.
Dopo il minimo di metà marzo, pari a 47.4 dollari al grammo, la quotazione ha iniziato a registrare una serie di variazioni positive fino a raggiungere il massimo annuale. Il mese di marzo si conclude con una riduzione rispetto al mese precedente pari a -2% ma segnalando un +22.1% rispetto allo scorso anno (fonte PricePedia).
La variazione giornaliera più forte è stata registrata il 24 di marzo, in corrispondenza dell’inasprimento delle restrizioni negli Stati Uniti d’America, pari a +5.3% dollari al grammo. Quello stesso giorno il valore dell’indice VIX era pari a 61.7, un livello relativamente alto ma comunque inferiore agli 81 punti che registrava quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia corona virus una pandemia. I due valori segnalano una forte incertezza sul mercato.
Più recentemente il 14 aprile la quotazione dell’oro ha registrato un +3.7%, giornata in cui ha raggiunto il massimo.
In questi ultimi giorni la quotazione sta registrando variazione negative, ma in media il suo valore si attesta sui livelli di massimo intorno ai 55 dollari al grammo. Le variazioni più contenute di questi giorni sono dovute ad una minore incertezza sul mercato, gli investitori tornano ad acquisire fiducia grazie al rallentamento del numero di contagi e le prossime possibili riaperture di alcuni stati europei. Inoltre il 23 aprile il Consiglio Europeo approverà un nuovo pacchetto di aiuti per gli stati dell’Eurozona.
Il grafico che segue riporta la quotazione al London Bullion Market dell’oro, i valori sono riportati in dollari al grammo.
Grafico 1: Andamento prezzo dell'oro |
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Il rinnovamento delle tensioni sul mercato dell’oro è iniziato quando gli USA sono diventati il nuovo epicentro del virus ed attualmente sono ancora il paese più colpito (fonte Covid19lab).
Gli interventi di politica economica di marzo attuati dalla FED e dall’Unione Europea non sono stati sufficienti a garantire la giusta fiducia agli investitori che, data l’incertezza sui mercati, si sono protetti rifugiandosi sui safe-haven assets. L'oro è uno dei beni rifugio per eccellenza e il forte incremento della sua domanda ha spinto il prezzo al rialzo.
In un articolo di Reuters si legge che “alcuni analisti si aspettano una ripetizione del rally che ha seguito la crisi finanziaria del 2008, quando i prezzi dell'oro sono aumentati da 32 dollari al grammo a un massimo record di 61 dollari al grammo nel 2011”. L’articolo continua riportando che nel corso dell’anno il prezzo dell’oro in dollari dovrebbe attestarsi su livelli più bassi rispetto a quelli attuali, in quanto la copertura degli investitori è controbilanciata dal debole consumo al dettaglio e dalla forza del dollaro.
Infine legato all’oro c’è l’argento. La quotazione spot di quest’ultimo però non risulta interessata dalle stesse forti tensioni presenti sul mercato dell’oro. A marzo la variazione congiunturale in dollari dell’argento segnala -16%. Attualmente l’argento è trattato sui 0.48 dollari al grammo, un livello così basso non si registrava dai minimi del 2016.
Il grafico che segue riporta il cosiddetto Gold/Silver Ratio, questo indice misura il numero di once di argento necessarie per comprare un’oncia di oro (un’oncia corrisponde circa 28 grammi).
Grafico 2: Gold/Silver ratio |
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Dal grafico emerge che questo indice si trova su un forte trend positivo dal 2011 e che a metà marzo il valore è schizzato a 127, battendo il massimo storico, per poi scendere ma stabilizzandosi su valori molto elevati prossimi al massimo. Questa forte crescita dell’indice indica che a differenza dell’oro ai tempi del corona virus l’argento non è un bene rifugio (fonte Reuters). Infatti il prezzo dell’argento è influenzato dalla domanda molto legata all’industria manifatturiera. L’argento viene largamente utilizzato nella produzione di pannelli solari, la cui domanda è in contrazione.