Nuovi lockdown ma i consumi tornano a crescere
I fondamentali sostengono il prezzo del petrolio
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Petrolio Analisi settimanale PetrolioLa scorsa settimana il prezzo del petrolio ha registrato una repentina caduta, in seguito ad un nuovo picco nei contagi e all’imposizione di conseguenti lockdown negli USA. Il giorno seguente si è comunque assistito ad un recupero, che ha portato il Brent e l’Oman/Dubai a chiudere in positivo rispetto a due settimane fa, rispettivamente a 43.2 (+0.4$) e 43 (+2$) dollari al barile, mentre il livello del WTI è rimasto leggermente inferiore, pari a 40.5 dollari al barile (-0.09$).
Andamento prezzo del petrolio |
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In un'ottica di medio periodo, negli ultimi due mesi il prezzo del petrolio sembra essere tornato a crescere. Dietro questa dinamica si celano due elementi:
- le politiche di riduzione dell’offerta attuate dai principali produttori, come raccontato in un precedente articolo;
- la leggera ripresa dei consumi (il grafico che segue aiuta ad analizzare quest’ultimo punto).
Il grafico riporta le variazioni mese su mese dei consumi di petrolio suddivise per le principali aeree geografiche (fonte: EIA).
Andamento dei consumi globali di petrolio |
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Emerge la presenza di una svolta nel mese di maggio, quando tutte le aree geografiche hanno assistito ad una ripresa dei consumi di petrolio; tale trend ha trovato conferma anche a giugno. Tra le aeree considerate, il continente sudamericano è tra quelle che ha registrato una crescita minore in termini percentuali: a maggio la variazione dei consumi rispetto al mese precedente è rimasta prossima allo zero, mentre a giugno ha toccato il 7%. Questa dinamica risulta in linea con l’attuale emergenza sanitaria che sta colpendo gravemente il Sud America. Segnalano una lenta ripresa anche il cluster Asia-Oceania e l'Africa, che negli ultimi due mesi hanno recuperato rispettivamente il 6% e il 5% in termini di consumi petroliferi.
Nonostante la variazione positiva, a giugno il Nord America e il Medio Oriente retrocedono di qualche punto rispetto a maggio.
L’Europa e l’Eurasia segnano invece un netto distacco rispetto ai livelli di aprile, con un recupero, nell’arco di due mesi rispettivamente del 18% e 15%.
In conclusione, la domanda di petrolio rimane debole a livello globale; come suggerisce il grafico, sembra però in atto una lenta e differenziata ripresa dei consumi mondiali.