Prezzi commodity settembre 2020: gli indici cinesi confermano la ripresa a V, meno dinamici gli indici europei
Le variazioni di prezzo per merceologia risultano dello stesso segno e intensità rispetto al mese scorso
Pubblicato da Matteo Cavallo. .
Energetici Ferrosi Preziosi Fibre Tessili Indicatori Congiunturali Alimentari Chimici Organici Plastiche ed Elastomeri Legno e Carta Previsioni Chimica: Specialty Chimici Inorganici Non Ferrosi Petrolio CongiunturaGli indici dei prezzi delle commodity in euro (Totale Commodity e Industriali), disponibili su PricePedia e aggiornati al mese di settembre, segnalano una stabilizzazione della dinamica congiunturale degli indici europei da un lato, e un proseguimento della ripresa di quelli cinesi dall’altro: questi ultimi confermano quindi, anche questo mese, la prosecuzione del rimbalzo a “V” originatosi al termine di aprile.
Grafico 1: Indici dei prezzi delle materie prime, in euro |
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Le variazioni tendenziali, in particolare, segnalano un livello dei prezzi europei decisamente inferiore rispetto ad un anno fa se considerate tutte le commodity (-14%), situazione che si attenua se si considerano solo i prezzi dei beni industriali (-3.3%). Gli industriali cinesi risultano invece in crescita di circa 10 punti percentuali rispetto all’anno scorso mentre, considerando la totalità delle commodity, il livello dei prezzi risulta pressoché identico a 12 mesi fa.
Grafico 3: Settembre 2020, variazioni % in euro rispetto a Settembre 2019
Fonte: PricePedia
Il grafico delle variazioni tendenziali dei prezzi per merceologie conferma quanto emerso a fine agosto: gli Energetici sono i più colpiti dall’effetto Covid (-35.6%), trainati dalla vulnerabilità della domanda di petrolio, mentre continuano a crescere i livelli di prezzo dei Preziosi - unica merceologia che cresce a settembre - rispetto ad un anno fa, con una variazione del 30.9%. Seguono il petrolio anche i settori collegati ad esso, o nei quali è utilizzato come input produttivo, come Chimici Organici (-20.5%) e Plastiche ed Elastomeri (-13.5%). Prossima ai 15 punti percentuali anche la perdita delle Fibre Tessili. Decisamente inferiore rispetto ad un anno fa anche il livello dei Ferrosi (-8.7%). Tra gli 8 e i 5 punti percentuali le variazioni negative rispettivamente di Chimici Inorganici, Non Ferrosi, Legno e Carta e Chimici per l'Industria.
Restano stabili, con una variazione inferiore all’unità, gli Alimentari.