Prezzi del gas naturale, differenze tra quotazioni e prezzo doganale

Gli aumenti del prezzo spot degli ultimi mesi tenderanno a trasferirsi, ma lentamente, sul prezzo doganale

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Gas Naturale Determinanti dei prezzi

La relazione tra prezzo spot di una commodity e il corrispondente prezzo rilevato nei flussi doganali è spesso molto forte, come nel caso del gas naturale. In questi casi, la dinamica del prezzo finanziario può risultare molto utile a capire come evolverà il prezzo del bene trattato sui mercati reali.
Nel grafico che segue è possibile osservare la serie storica giornaliera del prezzo spot del gas naturale, quotato in €/Therm all’Intercontinental Exchange (ICE) di Londra (fonte DailyDataLab).

Prezzo spot giornaliero in €/Therm del gas naturale quotato all'ICE
Prezzo spot giornaliero in €/Therm del gas naturale quotato all'ICE

Dall’1 giugno 2020, giorno in cui il prezzo ha toccato il minimo storico di 7.91 €/Therm, ad oggi il prezzo del gas naturale all’ICE è più che quadruplicato (il 29 settembre ha toccato i 32.6 €/Therm e nei primi giorni di ottobre sta oscillando tra i 30 e i 32 €/Therm).
Secondo una analisi del Sole24Ore gli aumenti di prezzo a cui si sta assistendo sono dovuti sia alla ripresa delle attività industriali post lockdown, e quindi della domanda, sia alle politiche di offerta dei principali fornitori europei quali Russia e Norvegia, che hanno ridotto la produzione.
Da questa prospettiva, dunque, sembra lecito aspettarsi dei forti aumenti anche del prezzo doganale. Tuttavia, ciò che si osserva da maggio è una sua sostanziale stabilità, dopo la forte diminuzione registrata nella prima parte dell’anno.

Dinamica di lungo periodo

Il grafico che segue mostra congiuntamente la dinamica dei prezzi mensili del gas naturale, ovvero quello quotato all’ICE e quello rilevato alla dogana. I prezzi sono espressi in €/Ton per facilitare il confronto.

Confronto dati mensili, €/Ton

Dal grafico emergono due elementi fondamentali.
Il primo riguarda il forte legame tra la dinamica dei due prezzi: la correlazione tra le due serie è molto alta e pari a 0.79. Inoltre, la dinamica del prezzo doganale tende a “seguire” quella del prezzo spot con alcuni periodi di ritardo.
Il secondo elemento riguarda, invece, la volatilità delle due serie storiche: dal grafico si può osservare, infatti, la diversa ampiezza delle oscillazioni dei due prezzi.
Un esempio di questo fenomeno è legato al picco toccato nel dicembre 2005 dal prezzo spot, che registra una variazione tendenziale rispetto a dicembre 2004 pari al +158%. Nello stesso mese, invece, la variazione tendenziale del prezzo doganale risulta più “contenuta” e pari al +62%.

La spiegazione di questa maggior variabilità è data dal fatto che il prezzo quotato all’ICE riguarda transazioni che spesso non comportano un effettivo scambio di merce.
Il prezzo doganale, invece, riguarda sempre una transazione di beni reali. Inoltre nel caso del gas il prezzo rilevato alla dogana riflette condizioni contrattuali che coprono periodi relativamente lunghi.

Analisi econometrica

Abbiamo ripetuto per il gas naturale la medesima analisi econometrica effettuata per il rame (nel dettaglio si veda l'articolo Rame nuovamente sopra ai 6000 dollari alla tonnellata). Obiettivo di questa analisi è misurare con quale velocità si potrà verificare il trasferimento degli effetti del prezzo spot al prezzo doganale. I modelli stimati sono statisticamente molto validi.
Nello specifico, dal modello di breve periodo si ottiene che gli shock del prezzo spot hanno un effetto relativamente contenuto sulle variazioni del prezzo doganale, mentre gli squilibri relativi al prezzo doganale stesso tendono ad essere riassorbiti lentamente (in media quasi un anno).
Nell’ipotesi che il prezzo spot rimanga nei prossimi 12 mesi ai livelli di ottobre, il prezzo doganale del gas aumenterà del 10% a fine 2020 per poi crescere del 12% nel primo semestre del 2021.