Mercato dei ferrosi: Europa e Cina a confronto

Interazioni domanda-offerta e effetti sui prezzi

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Ferrosi Determinanti dei prezzi

La crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha colpito la siderurgia mondiale in maniera differenziata a seconda dell’area geografica considerata. I dati pubblicati dalla World Steel Association a novembre indicano che, nei primi 10 mesi dell’anno, la produzione mondiale di acciaio è diminuita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tuttavia, si possono distinguere due situazioni tra loro molto diverse, rappresentate dalla Cina e dall’Europa.
Nel periodo considerato, la Cina ha infatti aumentato la produzione di acciaio del 5.5%, mentre l’Unione Europea ha subìto un crollo pari al -16.7%. Il settore siderurgico europeo, già alle prese con un rallentamento iniziato nella seconda parte del 2019, sembra dunque aver subìto in modo molto più accentuato gli effetti della pandemia.
Nel grafico che segue viene messa a confronto la dinamica della produzione cinese e quella europea (fonte dati: WorldSteel).

Dinamica della produzione di acciaio in Cina ed Europa
Dinamica della produzione di acciaio in Cina ed Europa

Dal grafico si può notare come l’unico mese del 2020 in cui la Cina ha registrato una variazione tendenziale negativa è stato a marzo (-1.7%). Da aprile in poi, infatti, la produzione cinese è sempre cresciuta in termini tendenziali, arrivando ad ottobre a segnare un +12.7%.
Per l’Europa, invece, il mese peggiore del 2020 è stato maggio, in cui si è registrato un -26.8% rispetto a maggio 2019. Da allora, pur rimanendo in territorio negativo, la dinamica europea ha registrato variazioni tendenziali sempre più contenute, arrivando al -5.6% registrato ad ottobre.

Differenze nella domanda

Le differenze nella dinamica della produzione sono dovute principalmente alla differenza nella domanda di acciaio delle due aree: se in Cina la produzione non si è praticamente mai arrestata, i produttori europei, invece, hanno stoppato la produzione in vista del crollo della domanda.
Il grafico che segue mostra l’andamento della domanda apparente di acciaio in Cina1, dall'inizio del 2019.

Domanda apparente di acciaio
Domanda apparente di acciaio

Dal grafico si può notare come per il paese asiatico si registri un andamento crescente della domanda di acciaio. Ciò è evidente soprattutto nei mesi estivi del 2020, in cui i livelli superano quelli massimi toccati nel 2019. In questo periodo la Cina ha infatti aumentato l’import di materie prime industriali e, in particolare, di acciaio.
Il grafico che segue mostra come è cambiata la dinamica dei volumi di acciaio scambiati dalla Cina con l'estero, dall'inizio del 2019 a settembre 2020.

Scambi commerciali di acciaio della Cina
Scambi commerciali di acciaio della Cina

Dal grafico si può notare come la Cina sia passata dall'essere un paese esportatore netto di acciaio (fino ad aprile 2020) ad essere un importatore netto (da maggio 2020 in poi). Questo cambiamento può essere riconducibile alle politiche di stimolo fiscale attuate dal governo cinese, di cui hanno beneficiato proprio quei settori che utilizzano l’acciaio, quali ad esempio le costruzioni (in Cina il 55% della domanda di acciaio proviene da questo settore) e l’automotive.
In Europa, invece, gli effetti dovuti alle misure di contenimento del Covid-19 hanno provocato il blocco delle attività industriali e, di conseguenza, della domanda di acciaio.

Gli Indici PricePedia dei prezzi

L’indicazione che arriva dai prezzi sintetizza il quadro appena esposto. Per poter effettuare un confronto tra i prezzi del mercato cinese e quelli rilevati sul mercato europeo, vengono illustrati, nel grafico che segue, gli indici PricePedia dei metalli ferrosi in euro.

Confronto dati mensili, Indici in € (2017 = 100)

Come si può osservare, sia i prezzi cinesi sia quelli europei hanno un andamento decrescente a partire dalla seconda metà del 2019. Dopo aprile 2020, si ha una differenziazione: i prezzi cinesi iniziano a crescere in maniera significativa (nel periodo aprile-novembre si registra un +24%), mentre i prezzi europei rimangono in sostanza stabili durante il periodo estivo (si veda l’articolo). Segnali di lieve crescita dei prezzi europei si hanno dopo il mese di agosto, confermati anche nella rilevazione di novembre.

In questo ultimo mese del 2020, l’incertezza rimane elevata. Tuttavia, le prospettive delineate da Eurofer nel rapporto relativo all’ultimo trimestre dell’anno forniscono uno scenario di ripresa significativa del mercato siderurgico europeo, stimando una crescita nei consumi di acciaio nel 2021 attorno al 9%.
In questa situazione, la dinamica dei prezzi in Europa risulta particolarmente incerta e fortemente legata alle strategie competitive che attueranno le imprese siderurgiche. Infatti, a fronte dell’aumento delle domanda, le imprese siderurgiche potrebbero ritardare l’aggiustamento dell’offerta cercando di spuntare prezzi più alti, alla luce anche della minor pressione competitiva proveniente dalla Cina. Viceversa, l’elevata capacità produttiva non utilizzata potrebbe portare le imprese a politiche commerciali aggressive con l’obiettivo di conquistare quote di mercato, con prezzi mediamente in flessione.
L’esperienza della ripresa del 2010-2011 suggerisce come più probabile la prima ipotesi.


(1) La domanda apparente viene calcolata come segue: Domanda Apparente = Produzione + Importazioni - Esportazioni