Lo strano caso del mercato delle materie plastiche 2: ABS e SAN
Pubblicato da Claudio Bruggi. .
Copolimeri di SAN Copolimeri di ABS termoplastiche di base CongiunturaTra le materie prime che stanno registrando variazioni dei prezzi “anomale”, figurano due plastiche ampiamente usate: l’acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS) e il copolimero acrilonitrile-stirene (SAN).
Seguendo l'impostazione già presentata nell'articolo Lo strano caso del mercato delle materie plastiche, in questo articolo cercheremo di evidenziare quanta parte di questi aumenti deriva da una crescita complessiva dei costi della filiera petrolchimica e quanta parte invece è riconducibile a un circolo, dato dall'interrellazione tra aumento dei prezzi e aumento delle scorte degli utilizzatori, che sta portando a carenze di materie prime, soprattutto sul mercato degli acquisti non programmati.
Questa distinzione risulta particolarmente importante per valutare la possibile evoluzione dei prezzi nei prossimi mesi. Infatti, gli aumenti dovuti al circolo prezzi-scorte tenderanno a svanire velocemente non appena i prezzi inizieranno a registrare delle diminuzioni. Viceversa,
gli aumenti che trovano sostegno in una crescita complessiva dei prezzi lungo la filiera petrolchimica potranno risultare più persistenti.
Le plastiche ABS e SAN sono prodotti finali di due diversi rami della filiera petrolchimica: il primo ha come prodotti intermedi il benzene e lo stirene; il secondo, il propilene e l'acrilonitrile. Il costo dei polimeri ABS e SAN è influenzato per oltre il 50% dallo stirene monomero (SM). L'acrilonitrile (ACN) pesa un po' meno, ma mediamente oltre un quarto del costo dei due polimeri.
Benzene e Stirene
Oltre il 50% dello Stirene prodotto nel mondo è utilizzato nella produzione di Polistirene (espandibile e non). Quest'ultimo a sua volta è utilizzato principalmente nelle costruzioni e nell'imballaggio la cui crescita, in questa fase, è molto elevata, soprattutto nell'area asiatica. In questo contesto i prezzi cinesi sono aumentati significativamente negli ultimi mesi.
Nei grafici che seguono sono riportati i prezzi del benzene e dello stirene sul mercato cinese (CHN), confrontati con quelli rilevati nei flussi doganali UE (DOG).
Prezzo benzene ($/ton) |
Prezzo stirene ($/ton) |
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Il segnale estraibile da questi prezzi è molto evidente. Siamo in una fase di fortissimi aumenti lungo tutta la filiera del
benzene-stirene. Questi aumenti sono, almeno per ora, più accentuati sul mercato cinese che non sul mercato europeo, almeno
in termini di prezzi dei flussi doganali.
Anche il mercato americano registra prezzi in forte aumento, soprattutto dello stirene. Nella fase di ripresa delle attività industriali all'inizio di quest'anno, a fronte di una domanda in forte crescita,
l'offerta si è solo lentamente adeguata a causa di manutenzioni programmate di impianti o di chiusure dovute alla tempesta polare che a Febbraio ha colpito la costa del Golfo degli Stati Uniti.
Si sono registrate chiusure importanti anche in Europa: a febbraio l'impianto olandese di un noto produttore, con capacità produttiva pari a 640 mila tonnellate annue, ha dichiarato forza maggiore, sottraendo almeno il 10% della capacità produttiva europea.
È molto probabile che anche i prezzi in Europa di questi intermedi petrolchimici
tenderanno a proseguire nella loro fase di crescita, avvicinandosi ai livelli di quelli cinesi e americani.
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Propilene e Acrilonitrile
Le difficoltà dell'industria petrolchimica americana hanno prodotto effetti ancora maggiori sul mercato del propilene, documentati dai prezzi riportati nel grafico che segue.
Prezzo Propilene ($/ton)
Nel grafico sono messi a confronto il prezzo del Propilene del contratto per consegne a luglio 2021, quotato al Chicago Mercantile Exchange (CME) con quello rilevato alla dogana UE. Entrambi i prezzi registrano forti aumenti, soprattutto le quotazioni al CME.
Nei mesi precedenti alla pandemia, il prezzo del propilene risultava inferiore sul mercato americano rispetto a quello europeo. In entrambi i mercati, il prezzo nella fase più acuta della pandemia è sceso sotto i 700 dollari alla tonnellata. I prezzi hanno leggermente recuperato nei mesi finali del 2020 per poi letteralmente esplodere in inverno e primavera, soprattutto sul mercato americano. A maggio il prezzo del propilene quotato al Chicago Mercantile Exchange si è avvicinato ai 1500 $ per tonnellata; nei primi giorni di giugno ha superato i 1700 $/ton. Anche sul mercato europeo il prezzo è aumentato significativamente anche se a tassi inferiori.
L'aumento del prezzo del propilene si è poi tradotto in entrambi i mercati in forti aumenti dell'acrilonitrile. In Europa, all'inizio dell'anno è rimasto fermo un impianto in Germania di acrilonitrile che rappresenta il 50% della capacità produttiva europea. Carenze di offerta e domanda in forte crescita hanno portato i prezzi di ACN in Europa a superare abbondantemente i 1500 euro la tonnellata.
Effetti sui prezzi di ABS e SAN
Il forte aumento dei due monomeri di base (stirene e acrilonitrile) non poteva che tradursi in forti aumenti sia dell'ABS che del SAN. Questi aumenti hanno però assunto intensità diversa a seconda della fonte di rilevazione. Nei due grafici che seguono sono messi a confronto i prezzi della due materie plastiche rilevate alla dogana dei paesi UE (DOG) e dalla Commissione Materie Plastiche della Camera di Commercio di Milano (MI).
Prezzo ABS (€/ton) |
Prezzo SAN(€/ton) |
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Per entrambi i prodotti, i prezzi rilevati alla dogana e dalla Camera di Commercio di Milano risultano molto simili per tutti gli anni di questo secolo, tranne che nel primo e nell'ultimo. In questi due anni, i prezzi rilevati dalla Commissione Materie Plastiche presentano livelli molto maggiori rispetto a quelli rilevati alla dogana. Le motivazioni di questa forte differenza vanno ricercate nel diverso mercato che le due rilevazioni riflettono. I flussi doganali riguardano scambi normati prevalentemente da contratti di medio/lungo periodo, spesso tra imprese appartenenti a uno stesso gruppo, con un ruolo importante svolto dai grandi distributori dal lato degli acquisti. Viceversa le rilevazioni della Camera di Commercio riguardano principalmente acquisti non programmati, effettuati ad di fuori di accordi quadro, dove l'offerta è rappresentata anche da trader il cui obiettivo di mercato è la valorizzazione delle merci a magazzino. È su questo mercato che tendono a scaricarsi prevalentemente gli effetti delle rincorsa prezzi scorte che caratterizza le fasi di accelerazione dell'attività produttiva.
Conclusioni
Come già successo sia per l'ABS che per il SAN nel corso del 2000, è probabile che, raggiunto un certo livello di prezzo, crollino le aspettative di possibili ulteriori aumenti, inducendo prima a una stabilità dei prezzi sul mercato “non programmato” e poi a un cambio di direzione, con un possibile riallineamento in pochi mesi ai prezzi rilevati alla dogana. Questi ultimi, tuttavia, è molto probabile che aumentino, sostenuti dagli incrementi di prezzo che stanno interessando tutte le fasi intermedie della filiera petrolchimica. Il riallineamento tra le due tipologie di prezzi avverrà quindi su livelli molto più bassi rispetto agli attuali livelli rilevati dalla Camera di Commercio di Milano, ma superiori agli attuali prezzi doganali.