L’effetto calmieratore dell’OPECPlus sui prezzi del petrolio

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La scorsa settimana il prezzo del petrolio ha rallentato e alla chiusura di venerdì il Brent si è fermato a 74 dollari al barile (-1.9$), il WTI a 71.8 (-2.7$) e l’Oman/Dubai a 70.9 (-1.7$).

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

A seguito di un periodo di “elevata tensione” all’interno dell’OPECPlus, il cartello è riuscito a trovare un accordo per l’allentamento dei tagli produttivi. A partire da agosto il cartello aumenterà la produzione di un ammontare pari a 2 milioni di barili al giorno, con l’obiettivo di annullare le restrizioni a partire dalla primavera 2022. La decisione dell’OPECPlus è basata sull’aspettativa di un recupero totale della domanda globale di combustibile nei prossimi mesi, nonostante il diffondersi della variante delta stia costringendo alcuni paesi dell’Unione Europea ad adottare misure restrittive.
Nelle recenti settimane i prezzi del petrolio sono aumentati significativamente, sostenuti dalla continua riduzione delle scorte di petrolio statunitensi, che palesa la necessità di un’immissione di petrolio. La scorsa settimana, infatti, a seguito di una nuova caduta delle scorte, il Brent ha raggiunto i 75.2 dollari al barile per poi cedere di 2 dollari dopo la notizia del compromesso dell’OPECPlus.

Nel mese di luglio le quotazioni del petrolio si attestano su livelli elevati, la media mensile per il Brent e il WTI è rispettivamente di 75 e 73 dollari al barile.

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