È iniziato un nuovo rally del prezzo del petrolio?
La produzione di petrolio continua a subire dei tagli produttivi da parte dell’OPECPlus
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Petrolio Analisi settimanale PetrolioLa scorsa settimana il prezzo del petrolio ha registrato un leggero rialzo rispetto a due settimane fa. Alla chiusura di venerdì 3 settembre il Brent si è fermato a 72.6 dollari al barile (+0.9$), il WTI a 69.3 (+0.5$), l’Oman/Dubai a 70.1 (+0.3$). A sostegno di questa dinamica c’è la decisione dell’OPECPlus di non allentare le politiche di riduzione dell’offerta, come suggerito dagli Stati Uniti. Di fatto, grazie alla ripresa della domanda le scorte di petrolio statunitensi si stanno lentamente assorbendo, complice anche l'abbattersi dell’urgano Ida.
Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio |
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La scorsa settimana si è tenuto il vertice dell’OPECPlus, in cui il cartello e i suoi alleati hanno rafforzato i tagli alla produzione sottraendo al mercato altri 400mila barili al giorno. Alla notizia le quotazioni del petrolio hanno registrato un significativo aumento nei valori giornalieri, pari a 1.4 dollari. La decisione è stata presa a causa delle preoccupazioni per un eventuale rallentamento della domanda globale di combustibile nel breve periodo, a seguito delle restrizioni imposte per contenere il diffondersi della variante Delta. Inoltre l’uragano Ida, che sta colpendo il golfo del Messico, ha costretto le raffinerie ad una interruzione forzata delle attività e di conseguenza la produzione di petrolio risulta temporaneamente sospesa. Per la ripresa bisognerà aspettare qualche settimana. L’offerta di petrolio statunitense è quindi attualmente sotto pressione, a causa sia delle critiche condizioni meteorologiche sia della riduzione delle scorte di petrolio in atto da alcune settimane. A fine agosto le scorte si sono ridotte dell'1.3% rispetto al mese di luglio.