Il rincaro dei prezzi del cotone potrebbe essere un fenomeno strutturale

Le quotazioni del cotone al CME sono in tensione da più di un anno

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Cotone Fibre Tessili Congiuntura

Il comparto delle Fibre Tessili è stato fortemente colpito dalle chiusure delle attività industriali dello scorso anno. La dinamica dell’andamento dell’indice di prezzo delle Fibre Tessili ha infatti riflettuto il crollo della domanda, e il conseguente eccesso di scorte, registrando un intenso ribasso. Dopo un anno l’indice di prezzo è tornato a crescere intensamente, registrando un aumento del 30% in euro nel 2021 (fonte: PricePedia).
A sostenere il recupero troviamo la ripresa dei prezzi delle fibre sintetiche (strettamente legate alla dinamica di propilene e polietilene) e di quelle naturali, specialmente del cotone che tuttora è in una fase di forte tensione. Il grafico che segue riporta la quotazione del cotone grezzo al Chicago Mercantile Exchange.

Grafico 1: Andamento quotazione del cotone
Andamento quotazione del cotone

Come si nota dal grafico, la quotazione si trova su un trend rialzista da maggio 2020, passando da un livello di 1156 euro alla tonnellata a 1750 euro alla tonnellata ad agosto 2021. Complessivamente il prezzo ha registrato un incremento del 50%, intensificando i ritmi di crescita soprattutto tra giugno ed agosto (+10%). Dietro questa dinamica troviamo il significativo aumento della domanda di cotone da parte del Brasile, l'India e soprattutto la Cina. Secondo un report del Dipartimento dell’agricoltura americana (USDA), a luglio le riserve di stato di cotone cinese si sono esaurite: ciò testimonia quindi la forte crescita nella domanda da parte del primo consumatore ed importatore mondiale di cotone grezzo e filati. Da segnalare, inoltre, che la Cina rappresenta il primo produttore di cotone al mondo.

Per la prossima stagione (2021/2022) si prevede un incremento della domanda globale di cotone; si prevede inoltre un aumento delle esportazioni mondiali di prodotti in cotone, specialmente verso la Cina. Il colosso asiatico è il più grande importatore di filati di cotone, principalmente provenienti dal Vietnam per vicinanza geografica e per la presenza di investimenti produttivi da parte di aziende cinesi, che guidano esportazioni record. Le esportazioni vietnamite di filati di cotone verso la Cina rappresentano infatti circa il 60% del consumo totale di cotone greggio del Vietnam.
Nello scenario dell’USDA, per la prossima stagione i consumi di cotone grezzo vietnamiti cresceranno del 5%1; le aspettative di crescita dei consumi potrebbe quindi generare un ulteriore rincaro del prezzo.

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A sostegno del rialzo c’è anche una leggera riduzione delle scorte mondiali di cotone, in relazione ad un incremento nei consumi di Bangladesh e Pakistan. Dato l’incremento della domanda, l’USDA ha previsto un aumento del prezzo del cotone per la stagione 2021/2022 di circa 80 centesimi alla libbra rispetto al livello attuale (circa 300 euro alla tonnellata), tornando sugli elevati livelli di metà 2011.

Nel breve periodo è quindi atteso un ulteriore rincaro dei prezzi del cotone, che risulta essere confermato anche dalle quotazioni future a scadenza 6 mesi. Il grafico che segue riporta la quotazione spot e future al Chicago Mercantile Exchange, dal quale emerge che le quotazioni sono allineate; gli operatori finanziari ritengono quindi credibile un prezzo così elevato anche nel breve periodo.

Grafico 2: Confronto quotazione spot e future cotone
Confronto quotazione spot e future cotone

(1) I consumi vietnamiti di cotone si trovano su un trend di crescita da alcuni anni. Tra la stagione 2017/2018 e quella attuale sono aumentati di circa il 10%.