Ancora variazioni al rialzo per i prezzi delle materie prime
L'indice degli Industriali rallenta la sua crescita a livello congiunturale
Pubblicato da Donatella Talucci. .
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L’indice totale dei prezzi delle materie prime e l’indice degli Industriali anche nel mese di settembre continuano a registrare variazioni positive. Mentre l’indice degli industriali mostra un leggero rallentamento rispetto al mese di luglio, l’indice totale dei prezzi delle materie prime segna una lieve accelerazione dovuta principalmente all’aumento registrato dai prezzi di gas, carbone e petrolio.
In particolare, a livello congiunturale, vi è una crescita pari a +3.6% per l’indice totale dei prezzi delle commodity e +2.6% per l’indice degli Industriali.
Il grafico che segue ne riporta la dinamica degli ultimi tre anni, in cui si evidenzia la crescita dei prezzi delle materie prime. L’indice degli Industriali si attesta su livelli di massimo storico.
Grafico 1: Confronto indice totale di prezzo delle materie prime |
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In particolare si registrano aumenti pari a +52.7% per l’indice totale delle materie prime e +41.6% per l’indice degli industriali rispetto a settembre 2020.
Inoltre, il segnale della sostenuta crescita è confermato anche dai singoli indici di prezzo relativi alle merceologie. Il grafico che segue riporta la variazione dei prezzi delle principali merceologie presenti in PricePedia rispetto ad agosto 2021.
Grafico 2: Settembre 2021, variazioni % in euro rispetto a Agosto 2021
Fonte: PricePedia
Dal lato delle variazioni congiunturali, settembre 2021 su agosto 2021, la maggior parte degli indici aggregati segnalano forti variazioni rialziste. È il caso del Legno&Carta (+7.4%) e degli Energetici (+5.8%) che registrano l’aumento più intenso. In particolare questi ultimi sono stati soggetti ad uno squilibrio tra domanda e offerta che ha provocato livelli record di prezzo. Anche i Ferrosi (+5%) registrano variazioni al rialzo, seguiti sull’ordine del 3% dalla Chimica per l’Industria e dai Chimici Inorganici. Infine vi sono gli Alimentari (+2%) e le Fibre Tessili (+1%). Tra le famiglie che registrano variazioni al ribasso, invece, vi sono i Chimici Organici (-0.7%) e le Plastiche&Elastomeri (-0.6%), ma in particolare i Preziosi (-10.4%).
Grafico 3: Settembre 2021, variazioni % in euro rispetto a Settembre 2020
Fonte: PricePedia
Dal lato delle variazioni tendenziali, è possibile osservare la forte ripresa delle materie prime rispetto allo scorso anno. Ad eccezione dei Preziosi, tutte le merceologie presentano variazioni di prezzo nettamente più alte rispetto a settembre 2020. In primis vi sono gli Energetici, che hanno registrato una variazione al rialzo record (+84%). Ad influenzare principalmente questa merceologia sono stati gli aumenti dei prezzi del gas1 a seguito del mismatch tra domanda e offerta, e dei prezzi dei barili di petrolio. Seguono i Ferrosi (+70%), i Chimici Organici (+52%), Non Ferrosi (+38%), Legno&Carte (+35%) e Fibre Tessili (+32.3%). Al di sotto dei 30 punti percentuali Plastiche&Elastomeri (+28%), Alimentare (+23.3%), Chimica per l’Industria (+21.5%) e infine Chimici Inorganici (+15.2%) che registrano da alcuni mesi i rincari tendenziali più contenuti tra tutti.
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(1) L’aumento potrebbe venir meno alla fine di questo inverno in relazione alla maggior offerta dovuta all’entrata in funzione del gasdotto Nord Stream 2 in Europa.