C’è ancora spazio per una riduzione dei prezzi delle materie plastiche?
Una visione di sintesi dei mark-up lungo la filiera
Pubblicato da Pasquale Marzano. .
Energetici termoplastiche di base Determinanti dei prezziIl mercato delle termoplastiche ha subito forti aumenti negli ultimi 12 mesi. Diversi sono stati i fattori che hanno contribuito ad alimentare le forti tensioni sui prezzi. Uno di questi è sicuramente l’aumento dei costi dei feedstock.
In questo articolo vengono posti a confronto i prezzi delle materie plastiche e i loro feedstock al fine di identificare in quale punto della filiera si stanno verificando degli extraprofitti anomali. Tale analisi può essere utile al fine di comprendere se esistono spazi per una riduzione dei prezzi.
In questa analisi ci concentriamo sulla filiera dei polimeri di etilene, in particolare sul polietilene ad alta densità (HDPE)
Etilene
La produzione di termoplastiche inizia con il processo di cracking del petrolio o gas naturale attraverso cui si ottiene il monomero etilene. Per confrontare il prezzo dell’etilene con un indice di costo appropriato, abbiamo utilizzato la funzione Should Cost di PricePedia.
Attraverso il breakdown del prezzo dell’etilene abbiamo identificato la quota percentuale di feedstock che incide sul prezzo del monomero. Quest’ultima risulta pari al 66%. I prezzi considerati sono quelli doganali, benchmark del mercato reale di materie prime.
La quota rimanente del prezzo dell’etilene, derivante da servizi aggiuntivi e mark-up del prezzo è invece approssimata dall’indice europeo dei prezzi al consumo.
Il grafico che segue mette a confronto l’indice Should Cost e il prezzo dell’etilene, espressi in indice (2017 = 100).
Dal punto di minimo di aprile 2020, si può vedere come lo Should Cost sia aumentato ad un ritmo maggiore rispetto alla crescita del prezzo dell’etilene. Inoltre, le tensioni sul prezzo dell’etilene sembrano essersi allentate negli ultimi mesi, a differenza di quanto sta avvenendo per il relativo Should Cost.
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Dal grafico che segue è possibile, inoltre, osservare la dinamica della marginalità della produzione di etilene. L’indice di mark-up illustrato è stato costruito come differenza dalla media di lungo periodo del rapporto tra il prezzo dell’etilene e il suo should cost.
Indice mark-up etilene |
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Come si può notare dal grafico, in questa fase il mark-up della produzione di etilene è al di sotto della media di lungo periodo. Ciò indica che al livello intermedio della filiera non si stanno verificando degli extraprofitti.
HDPE: catena di produzione
Per identificare l’extraprofitto è necessario dunque spostarsi più a valle della catena di produzione e confrontare il prezzo dell’HDPE con il prezzo dell’etilene, monomero da cui l’HDPE deriva. Nei grafici che seguono sono illustrati l’andamento dei due prezzi, espressi in euro per tonnellata (grafico a sinistra) e l’indice di mark-up di produzione dell’HDPE (grafico a destra).
Indice mark-up produzione HDPE |
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Dai grafici è possibile notare come negli ultimi due mesi il prezzo dell’HDPE abbia subito una diminuzione più contenuta rispetto a quella che è in atto sul prezzo dell’etilene. Inoltre, l’indice di mark-up di produzione dell’HDPE risulta maggiore rispetto alla media di lungo periodo, segnale che si sta registrando, a questo livello della filiera, un’extraprofitto. L’intensità di quest’ultimo appare comunque in linea con quanto registrato negli anni precedenti.
L’ultimo anello della catena: distribuzione
Abbiamo infine costruito un indice di mark-up lungo la catena di distribuzione dell’HDPE, mettendo a confronto il prezzo di fonte Camera di commercio di Milano, rappresentativo del mercato non programmato, con il prezzo di fonte doganale pubblicato da PricePedia, rappresentativo del mercato programmato[1]. Il risultato è illustrato nei seguenti grafici.
Confronto dati mensili,€/Ton |
Indice mark-up distribuzione HDPE |
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Dal grafico di destra risulta evidente come nei mesi più recenti si stia verificando un extraprofitto di molto superiore alla media e storicamente anomalo. Risulta, dunque, molto alta la probabilità che ci sia un ampio margine di riduzione dei prezzi. Tale riduzione sarà più accentuata per i prezzi sul mercato non programmato, che tenderanno a riavvicinarsi ai prezzi del mercato programmato.
[1]