Confronto tra prezzi doganali e finanziari delle materie prime energetiche
Gli incrementi di prezzo spot degli ultimi mesi si stanno trasferendo sui prezzi doganali di gas e carbone
Pubblicato da Donatella Talucci. .
Energetici Petrolio Determinanti dei prezzi
Il sistema energetico è improvvisamente in crisi in tutto il mondo dati i rapidi aumenti degli ultimi mesi a cui sono stati soggetti i prezzi di petrolio, gas naturale e carbone.
La famiglia degli energetici è stata infatti colpita da un incremento definito “storico”, che ha portato all’impennata delle relative curve di prezzo.
A registrare questi aumenti non sono solo i prezzi finanziari, ma anche i prezzi doganali. La relazione che sussiste tra il prezzo spot quotato sui mercati finanziati di una commodity e il corrispondente prezzo rilevato dai flussi doganali è spesso molto forte, come proprio nel caso di petrolio, gas e carbone. In questi casi, la dinamica del prezzo finanziario può risultare molto utile a capire come evolverà il prezzo del bene trattato sui mercati reali.
Per tale motivo è utile un confronto tra le due tipologie di prezzo per ciascuna commodity energetica.
Gas
Il grafico che segue mostra l’andamento degli ultimi sei mesi del prezzo doganale e finanziario del Gas Naturale quotato all’Intercontinental Exchange. Per facilitare il confronto le sue serie sono espresse in $/Tonnellata.
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Il prezzo spot del gas naturale ha registrato a settembre 2021 un aumento di oltre il +400% rispetto allo stesso mese del 2020. Le cause di questo aumento sono da rinvenire principalmente nello squilibrio tra domanda-offerta: l’offerta, a causa del calo delle consegne di combustibile in Europa da parte di Russia e Norvegia, non è stata in grado di seguire i ritmi della domanda, che dal suo canto è aumentata a seguito della ripresa delle attività economiche. Ciò si è riflesso anche sul prezzo doganale. Infatti è possibile osservare che, seppure con ritardo, il prezzo sul mercato reale del gas segue il percorso del prezzo finanziario.
Carbone
Il grafico che segue mostra invece l’andamento degli ultimi sei mesi del prezzo doganale e finanziario del carbone quotato all’Intercontinental Exchange. Anche in questo caso per una lettura più facile della serie, i due prezzi sono espressi in $/Tonnellata.
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Come è evidente dal grafico, anche i prezzi del carbone hanno registrato degli aumenti sostanziali. Il prezzo spot in particolare segna una variazione tendenziale di +220% a settembre 2021 mentre quello finanziario segna una variazione tendenziale di +60% a settembre 2021. Il prezzo doganale sembra rispecchiare la dinamica di quello finanziario ma anch’esso, come nel caso del gas, con un ritardo, dovuto a transazioni i cui prezzi sono determinati da contratti che coprono un periodo di più mesi. Pur muovendosi verso un’idea di decarbonizzazione, molti Paesi non riescono a rinunciare totalmente al carbone, come ad esempio la Cina che ha annunciato quest’anno la costruzione di 45 nuove centrali a carbone, o la Germania che ne ha incrementato l’utilizzo, anche a causa della crisi dal lato dell’offerta delle fonti energetiche.
Petrolio
Infine, il grafico che segue rappresenta l’andamento del prezzo doganale e del prezzo finanziario del Brent, così come quotato all’Intercontinental Exchange (ICE) in $/Barile.
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A differenza di carbone e gas, i prezzi doganali e finanziari del petrolio hanno una corrispondenza perfetta. Ciò riflette le tipologie di contratto più usate nel mercato del petrolio, in cui il prezzo è fissato prevalentemente alla consegna, usando come base il prezzo finanziario del WTI o del Brent. Per tale motivo le due serie, seppur con qualche lieve differenza non presentano, come nel caso di gas e carbone, sostanziali ritardi.
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Conclusione
Nel mercato dell'energia, un ruolo rilevante nella determinazione dei prezzi è svolto dai mercati finanziari, che riflettono non solo le condizioni di domanda e offerta reali, ma anche le azioni speculative degli operatori finanziari. L'azione degli operatori finanziari tende a velocizzare gli effetti sui prezzi di cambiamenti delle condizioni reali di domanda e offerta, spesso anticipandole.
Nel caso del petrolio, le tipologie di contratto maggiormente utilizzate tendono a trasferire le variazioni registrate sui mercati finanziari in uguali e contestuali variazione dei prezzi delle transazioni tra operatori reali, rilevati tramite i flussi doganali. Viceversa, nel caso del carbone e del gas, le tipologie di contratti utilizzati tendono a produrre dei ritardi significativi tra le variazioni dei prezzi finanziari e quelli reali.
È probabile quindi che nei prossimi mesi si continueranno a registrare sui mercati reali del gas e del carbone ulteriori aumenti di prezzo, in relazione al ritardo che sussiste tra la reattività dei prezzi doganali e di quelli finanziari.