Mentre il gas naturale TTF si stabilizza sui livelli della scorsa settimana, lievi incrementi di prezzo si registrano sul mercato petrolifero
Aggiornamento settimanale degli energetici
Pubblicato da Donatella Talucci. .
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La scorsa settimana il petrolio ha registrato un leggero incremento di prezzo. In particolare il Brent ha chiuso a 87.9$ al barile, con una variazione di +1.8$ rispetto al venerdì precedente, il WTI a 85.1$ al barile con una variazione di +1.3$ e l’Oman/Dubai a 85.1$ al barile con anch’esso una variazione di +1.8$.
Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio |
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Durante la scorsa settimana i prezzi del petrolio hanno raggiunto quasi la soglia dei 90 $ a barile, per poi registrare una flessione al termine della settimana. Ciò è stato determinato dalle preoccupazioni degli investitori sulla possibilità di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve più rapido del previsto, assieme all’apprezzamento del dollaro, salito al suo livello massimo delle ultime settimane.
Nonostante ciò, i prezzi del greggio restano su livelli molto alti. Ma da cosa dipende?
Nel momento in cui la variante Omicron ha dimostrato la sua alta contagiosità, i mercati petroliferi si sono preparati a un forte calo della domanda di greggio. Ma dopo quasi un mese dall’inizio del nuovo anno, Omicron si è rivelato molto meno aggressivo di quanto si potesse immaginare. Dunque, la domanda è rimasta stabile, ma ciò che è venuto meno è stata la produzione.
L'OpecPlus ha prodotto e consegnato al mercato meno barili del previsto a causa di una serie di interruzioni in Nigeria, Ecuador, Libia e Kazakistan a cui si aggiungono le tensioni geopolitiche che stanno colpendo gli Emirati Arabi Uniti, dovuto al recente attacco agli impianti petroliferi.
Gli analisti di Goldman Sachs questa settimana hanno rivisto le previsioni sul prezzo del petrolio, ritenendo che i prezzi del Brent raggiungeranno i 90$ al barile nel primo trimestre del 2022, poi i 95$ nel secondo trimestre fino ad arrivare ai 100$ al barile negli ultimi due trimestri. Reed Blakemore, vicedirettore dell'Atlantic Council Global Energy Center, ritiene che i prezzi del greggio oscilleranno tra gli 85$ al barile e gli oltre 90$ al barile nelle prossime settimane.
Mentre Louise Dickson, analista petrolifero senior di Rystad Energy, ha detto ad Al Jazeera che sarà possibile assistere al picco dei 100$ al barile, ma verrebbe rapidamente corretto con un incremento dell’offerta di greggio sul mercato.
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Gas naturale
Da alcune settimane sembra essersi attenuata la folle crescita del prezzo del gas naturale quotato al TTF. Come risulta dal grafico 2, i livelli registrati nei giorni scorsi sono rimasti stabili attorno ai 79 €/MWh.
Grafico 2: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto con tra i mercati finanziari
Dopo il picco di 180 €/MWh registrato il 21 dicembre 2021, il gas naturale quotato al TTF ha subito una flessione che ha portato, in un mese, una variazione di prezzo di circa il -56%.
L'aumento della fornitura di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, assieme a previsioni meteorologiche più miti e alla ripresa delle forniture dalla Norvegia, stanno consentendo un’attenuazione dei prezzi in Europa. Il sentimento del mercato del gas è cautamente ribassista questa settimana, grazie anche alla minore concorrenza da parte dell’Asia, che ha ottenuto scorte sufficienti per l’inverno.
Gli analisti di Citigroup Inc. ritengono che i prezzi del gas in Europa e in Asia hanno probabilmente raggiunto il picco questo inverno, a meno che eventi meteorologici non dovessero colpire i continenti, o che le tensioni geopolitiche che coinvolgono Russia e Ucraina non dovessero intensificarsi in modo sostanziale. La società di ricerca energetica Rystad ha affermato che potrebbero essere disponibili per l'Europa quest'anno fino a 30 miliardi di metri cubi di gas in più dalla Russia, se le attuali tensioni non dovessero confluire in un conflitto militare.
Per ora, l'esportatore russo Gazprom PJSC ha dichiarato che le forniture, nell'ambito dei suoi contratti a lungo termine, sono diminuite drasticamente, a causa alle minori richieste da parte degli acquirenti europei.