Materie Prime: i trend della settimana finanziaria
Una overview sulle tendenze in atto nel panorama delle commodity
Pubblicato da Gloria Zambelli. .
Energetici Ferrosi Acciaio Legato Dispersione prezzi Caffè Arabica Coils Laminati a Caldo Settimana Finanziaria Materie Prime
La conclusione della settimana finanziaria ci fornisce l’opportunità di analizzare il quadro congiunturale sui più importanti mercati di borsa delle commodities.
A differenza dei precedenti articoli, in cui la dinamica delle commodities era documentata analizzando i tassi di variazione settimanali, mensili e annuali; nell’odierno focus ci concentreremo su un altro indicatore ampiamente utilizzato nell’analisi tecnica: la media mobile (moving average - MA).
La media mobile permette di snellire l’azione dei prezzi filtrando il "rumore" dalle fluttuazioni casuali. Si tratta di un indicatore strutturalmente orientato all'analisi dei trend, ponendo attenzione al livello dei prezzi passati.
Nei grafici di seguito sono rappresentate delle heatmap, in cui, per ogni prezzo finanziario, è riportata la variazione settimanale della media mobile a 3, 30 e 180 giorni.
In questo modo è possibile distinguere le commodities che stanno seguendo una dinamica di lungo periodo da quelle che hanno registrato un'inversione di marcia nel medio-breve periodo.
NON FERROSI
Grafico 1: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia dei Metalli non ferrosi |
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I crescenti timori sulle possibili interruzioni di forniture dalla Russia accompagnati dalla relativa debolezza del dollaro, stanno spingendo gli operatori verso una maggiore propensione al rischio, supportando il rialzo dei metalli a Londra. Alluminio, Nichel e Stagno prosegueguono il proprio rally da record al LME, mentre a Shangai emergono i primi segnali di debolezza. Venerdì 18 febbraio, il prezzo spot del Nichel ha superato i 21500 euro a tonnellata, mentre le quotazioni di alluminio e stagno hanno chiuso rispettivamente a 2918 e 38863 euro per tonnellata. Ottima performance settimanale anche per Piombo e Leghe di alluminio. Di particolare interesse risulta il confronto tra breve e medio-lungo periodo sui dati del Piombo. Sebbene la variazione settimanale sulla media mobile a tre giorni suggerisca un significativo rialzo dei prezzi (+2.4%), le variazioni della media mobile a uno e sei mesi testimoniano che la caduta accusata nei mesi non è ancora stata recuperata.
FERROSI
Grafico 2: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia dei Metalli ferrosi |
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Dopo i significativi rincari osservati la scorsa settimana, i Minerali di ferro Cinesi (CME) chiudono le ultime tre sedute della settimana in territorio negativo (-2.3% per il prezzo spot e -4.7% per il futures).
Come si evince dal grafico, nell’ultimo semestre i prezzi dei minerali di ferro cinesi sono stati estremamenti volatili. Secondo quanto riportato dalla testata Reuters, l’attuale fase ribassista è coadiuvata delle autorità di Pechino, che sono intenzionate ad aumentare il controllo del mercato, disincentivando la speculazione.
Tuttavia, vi sono prove concrete che suggeriscono che il rally di medio periodo del minerale di ferro sia giustificato dai fondamentali, e che presto le spinte rialziste torneranno a prevalere.
Nel frattempo, continua la sotto-performance di breve periodo del cluster dei Coils a Caldo con variazione settimanale che oscillano tra il -0.5% e l'-1.7%. In controtendenza, solo il future a 10 mesi sui coil statunitense, che registrano un +1%.
ENERGIA
Grafico 3: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia degli Energetici |
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Mentre sul mercato del Gas prosegue il trend di breve-medio periodo di distensione sui prezzi, le quotazioni spot di WTI e Brent hanno sperimentato un andamento settimanale misto, registrando un ripiegamento da martedì 15 febbraio.
La tensione tra Russia e Ucraina continua a dominare il mercato petrolifero. Il mercato si sta sempre più innervosendo considerando che ancora non si assiste a una de-escalation del conflitto.
In linea con la dinamica di medio periodo, chiude in calo il prezzo del PUN nazionale. In discesa le Emissioni di CO2, che terminano le ultime tre sedute della settimana segnando il -2.3%. Si accodano a questa generalizzata chiusura settimanale sotto-performante i derivati sul Carbone termico quotato all'ICE.
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ALIMENTARI
Alimentari da coltivazioni
Grafico 4: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia degli alimantari da coltivazioni |
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Settimana sottotono per gli alimentari da Coltivazioni quotati All’ICE. I prezzi sullo Zucchero guidano tale tendenza di breve periodo, registrando ribassi compresi tra il -0.4% e il -0.1%.
Nel breve periodo, perdono terreno anche i derivati sull'Avena, di cui negli scorsi articolo avevamo documentato la crescita sostenuta.
Al contrario, seguono un trend rialzista di medio-lungo periodo i prodotti derivati dalla Soia, che fanno da specchio alle deboli performance produttive registrate in Sud America.
Alimentari da allevamenti
Grafico 5: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia degli alimantari da allevamenti |
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Nelle ultime tre sedute della settimana sono volate di oltre il +10% le quotazioni a pronti dei Suini, che hanno raggiunto i 0.96 euro per libbra. Dato che le quotazioni a termini sulla commodity si è mossa poco, questa settimana si è notevolmente ridotto lo spread tra spot e future a cinque mesi.
Alimentari tropicali
Grafico 6: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia degli alimantari tropicali |
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Allungano il passo i derivati sul Caffè Robusta, che terminano le ultime sessioni della settimana con un modesto progresso di circa lo +0,5%. Al contrario, chiudono con una modesta contrazione le quotazione sul Caffè Arabica. S'irrobustisce il bull trend dell'Olio di palma, sostenendo la dinamica dell'intero complesso dei semi oleosi.
PIANTAGIONI
Grafico 7: Performance dei prezzi giornalieri della famiglia delle Piantagioni |
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Concludiamo questa rassegna segnalando la forte divergenza che ha contraddistinto le ultime tre sedute settimanali del complesso delle Piantagioni. Mentre Gomma e Cotone, perdono terrono, il Legname di conifere spot guadagna sul mercato nord americano ben il +4.3% (+3% per il corrispondente future). Di particolare interesse è constatare il cambio di rotta del Cotone, che nel medio periodo segna incrementi superiori al +0.2%.