Prezzi e scorte di gas in Europa: un approfondimento
Pubblicato da Giulio Corazza. .
Energetici Gas Naturale Determinanti dei prezzi
Le attuali preoccupazioni riguardanti le possibili conseguenze del conflitto Russia-Ucraina stanno violentemente spingendo i prezzi del gas naturale verso i massimi storici.
I livelli di scorte preoccupano i policy maker, soprattutto in quei paesi che in questi anni hanno fondato la propria politica energetica sul gas proveniente dalla Russia. Arrivare a primavera non sarà un problema. Secondo gli esperti la vera sfida sarà invece affrontare la prossima stagione invernale.
I livelli di stoccaggio saranno sufficienti a coprire i consumi dei paesi europei ? Quali paesi dovrebbero rivedere, per quanto possibile, la propria politica di approvvigionamento?
Per comprendere maggiormente queste tematiche può essere utile analizzarle nelle sue componenti.
Il prezzo del gas al TTF
Il grafico che segue riporta le serie storiche del prezzo spot e del prezzo futures a 6, 12 e 18 mesi del gas TTF olandese, espressi in euro per megawattora.
Come si può notare dal grafico a seconda del contratto che consideriamo la dinamica del prezzo cambia notevolmente. Mentre i contratti a breve risultano molto sensibili ai recenti accadimenti geopolitici, i contratti a lungo termine ne risentono in misura minore.
Il prezzo spot, ad esempio, in questi giorni ha superato i 200 euro per megawattora, il prezzo del futures a 18 mesi invece risulta minore e pari a circa un quarto di quello spot.
Nel periodo di osservazione i prezzi dei contratti futures a 6 e 12 mesi hanno una dinamica pressoché identica, tranne che negli ultimi giorni. Il prezzo del futures a 6 mesi è aumento in linea con il prezzo spot e si è avvicinato ai 200 euro per megawattora. Il prezzo di quello a 12 mesi invece è rimasto su livelli più bassi, pari a circa la metà di quello a 6 mesi e naviga su quota 100. Gli operatori finanziari al TFF si aspettano quindi che gli attuali effetti della guerra in atto abbiano un orizzonte temporale di alcuni mesi, ma potrebbero risultare parzialmente superati in un arco temporale di un anno.
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I movimenti più recenti dei prezzi del gas naturale sono dovuti a fattori geopolitici. Anche le scorte di gas in autunno hanno però giocato un ruolo importante.
Le scorte di gas in Europa
Le figure che seguono riportano le scorte di gas rapportate alle importazioni di gas naturale del 2020 per i principali paesi europei per importazioni di gas: Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Polonia e Ungheria.
Un valore alto del rapporto scorte-importazioni indica la capacità di un paese di far fronte attraverso le scorte a possibili riduzioni della importazioni. Al contrario, un valore basso indica che il paese in questione ha scorte limitate che potrebbero condizionarne i consumi in caso di riduzione delle importazioni.
L' elemento che accomuna quasi tutti questi paesi è un livello di scorte nel 2021 e nel 2022 molto più basso rispetto ai livelli normali. Questo è particolarmente vero per Germania, Ungheria, Olanda e in parte per Francia.
Grafico: Livelli di scorte rapportate alle importazioni (%)
Dal punto di vista dei livelli di scorte a marzo 2022 ci sembra utile segnale i livelli particolarmente bassi di Francia, Regno Unito, Germania e Belgio. Ma mentre i primi due paesi compensano questo basso livello di scorte di gas naturale rispetto alle importazioni con una minor importanza del gas quale fonte energetica (Francia) o con elevati livelli di produzione di gas (Regno Unito), Germania e Belgio risultano particolarmente vulnerabili data l'importanza, soprattutto per la Germania, del gas naturale importato quale fonte energetica.