Il commercio dei metalli ferrosi e non ferrosi in Europa
Pubblicato da Donatella Talucci. .
Ferrosi LME Nichel Rame Non Ferrosi Alluminio Determinanti dei prezziL’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha generato forti preoccupazioni sui principali mercati delle materie prime, dato il ruolo di fondamentale importanza ricoperto, a livello internazionale, dai due Paesi in diversi settori merceologici: non solo quello energetico (es: petrolio e gas) o alimentare (es: grano), ma anche nel settore dei metalli ferrosi e non ferrosi. Per tale motivo è utile una disamina che tenga conto delle possibili ripercussioni sui mercati europei.
Il commercio dei metalli non ferrosi in Europa
Nel 2019 l’Europa ha importato circa 92 miliardi di euro in metalli non ferrosi come rame, alluminio, nichel, piombo, zinco, stagno. Questi metalli trovano il loro principale impiego nei comparti industriali ed edilizi, ed essendo anche buoni conduttori elettrici sono utilizzati in elementi conduttori e in apparecchiature elettriche.
Grafico 1: Ranking esportatori in Europa dei metalli non ferrosi nel 2019
Come si evince dai grafici la Russia, nel ranking dei principali esportatori di metalli non ferrosi del 2019 in Europa, risulta uno dei principali fornitori di alluminio e rame, nonché primo esportatore di nichel, mentre non rientra tra i principali esportatori di piombo, zinco e stagno, il cui primato spetta all’Olanda.
Nello specifico, le esportazioni russe hanno ricoperto nel 2019 il 5.5% del fabbisogno complessivo di alluminio, il 5.8% del fabbisogno di rame e ben il 15.3% di nichel in Europa. Tra i prodotti più esportati si ritrovano l’alluminio greggio (oltre 2 miliardi di euro), il rame greggio (1.4 miliardi), nichel greggio e prodotti intermedi della metallurgia del nichel (1.5 miliardi).
Proprio questi prodotti sono stati di recente oggetto di forti incrementi. Le quotazioni LME di alluminio, rame e nichel hanno registrato variazioni record, come riflesso dei timori generati dalle attuali circostanze. Il prezzo spot dell’alluminio al LME ha raggiunto il livello di 3657 €/Ton (+25.1%), il prezzo spot del rame ha invece sfiorato i 10000 €/Ton (+12%), mentre il prezzo spot del nichel ha oltrepassato i 40000 €/Ton (+80%).
Da alcuni giorni però le quotazioni di alluminio e rame stanno gradualmente registrando valori più bassi, diversamente dal nichel che oscilla ancora su massimi storici.
Grafico 2: Quotazioni LME dei metalli non ferrosi
Il commercio dei metalli ferrosi in Europa
Considerando il comparto dei metalli ferrosi, l’Europa nel 2019 ha importato 102 miliardi di euro di acciaio principalmente da Germania, Belgio e Francia. Russia e Ucraina hanno contribuito al fabbisogno europeo complessivamente per circa il 7% (pari a 7 miliardi di euro) occupando, nel ranking dei maggiori fornitori del 2019, posizioni meno dominanti.
Grafico 3: Ranking esportatori in Europa dei metalli ferrosi nel 2019 |
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Nonostante ciò anche i prezzi dell’acciaio nel corso delle ultime settimane hanno subito degli shock al rialzo sulla scia dei generali aumenti: i prezzi dei coils a caldo quotati al LME hanno registrato un incremento di 355 €/Ton, passando dai 943 €/Ton ai 1298 €/Ton.
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In conclusione, l’interruzione dei rapporti con la Russia avrà sicuramente un impatto diretto sul mercato dei metalli non ferrosi, essendo la Russia uno dei maggiori fornitori europei di alluminio, rame e soprattutto di nichel, creando così dei possibili blocchi sulle filiere produttive. Dal lato dei metalli ferrosi invece, le conseguenze potrebbero essere più lievi, data la minor dipendenza dell’Europa dall’acciaio russo.