Mercati globali: sentiment degli operatori sempre più incerto
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 9 maggio 2022
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Analisi settimanale LMEDINAMICA SETTIMANALE
Dopo il massimo toccato lo scorso 7 marzo l’indice LMEX ha avviato uno storno, tuttora in atto. Le quotazioni sono scese al di sotto dei valori d’inizio anno.
La settimana scorsa la quotazione dell’indice LMEX è scesa a quota 4594.30$.
L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona ipervenduto.
La chiusura settimanale è al di sotto delle medie mobili a 10,20,40 gg.
Nel complesso ne deriva un’indicazione ribassista per il breve termine.
La volatilità è in discesa ma sempre su livelli molto alti.
Tra i metalli non ferrosi quotati all’LME a livello di spread tra cash e tre mesi prevale il contango.
I mercati dei metalli non ferrosi cominciano a scontare che la durata della guerra non sarà breve e che le ricadute sull’economia globale saranno negative e perciò ci potrà essere una contrazione della domanda. Inoltre, temono gli effetti recessivi del covid in Cina.
COMMENTO MACROECONOMICO E PROSPETTIVE
Nonostante il vistoso calo del PIL del primo trimestre (-1.4% su base annua), l’elevato tasso di inflazione USA (8.5%) ha spinto la FED ad alzare per la seconda volta consecutiva i tassi d’interesse di mezzo punto, un evento che non si verificava dal 2006.
Secondo il governatore della banca centrale Jerome Powell “Ci sono ottime possibilità di recuperare la stabilità dei prezzi senza provocare una recessione. L’economia sta facendo molto bene, non ci sono segnali verso la recessione e la crescita è solida".
Altre importanti banche centrali, come la Bank of England e la Banca centrale del Giappone, si sono accodate a questa decisione, mentre ora si guarda a quale mossa farà la BCE.
Tuttavia se in un primo momento la reazione dei mercati alla manovra della FED è stata leggermente positiva, nel corso delle successive sessione l’entusiasmo iniziale si è rapidamente dissolto. Gli indici delle principali borse mondiali, a cominciare da quello di Wall Street (Dow Jones), hanno segnato ribassi consistenti. Per quanto riguarda i mercati delle commodity si nota un ulteriore rialzo del CRB Index che segna il nuovo massimo dal 2010 spinto dai rialzi del petrolio e del gas, mentre l’indice LMEX è sceso e si è avvicinato ai valori d’inizio 2022.
Tale reazione s’inserisce nel quadro di una progressiva perdita di fiducia delle parole del capo della FED, e gli operatori internazionali guardano con apprensione i numerosi fattori di rischio che minacciano il mercato. Di seguito si riportano i principali:
- La crescita economica globale è prevista in diminuzione nel 2022 guidata da USA, Cina e Unione Europea;
- la crescita dell’economia cinese sta risentendo più del previsto della guerra in Ucraina e della sua mancata condanna all’invasione russa, ma anche per le misure anticovid che stanno paralizzando le città più importanti a cominciare da Pechino. Inoltre, come certifica l’ultimo report dell’ Institute of International Finance (IFF) uscito nei giorni scorsi, da mesi si assiste ad una fuga di capitali dalla Cina (per ora 17 miliardi di dollari) che preoccupa il governo di Pechino perché potrebbe essere la spia di un inizio di delocalizzazione degli investimenti internazionali verso approdi più sicuri;
- l’inflazione galoppa ovunque spinta dal rialzo dei prezzi delle materie prime e sta portando ad un rialzo dei costi di produzione che per molte aziende non è sopportabile a lungo;
- la concomitanza di una crescita economica in rallentamento e inflazione in accelerazione pone il rischio della stagflazione;
- infine, ci sono le tensioni geopolitiche esasperate dalla guerra in Ucraina che sta accelerando la polarizzazione dei due blocchi che ruotano intorno ad USA e Cina con ripercussioni potenzialmente rivoluzionarie sul commercio internazionale.
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LA REAZIONE DEI MERCATI
CRB Index: in leggero rialzo.
RICI Index: in leggero rialzo.
GSCI Index: in rialzo.
BDI Index-Noli marittimi: in rialzo.
Container Index: leggermente in ribasso.
Petrolio Brent e WTI: in rialzo.
Gas naturale TTF: in leggero rialzo.
Costo energia Italia: in rialzo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in ribasso.
Metalli preziosi: in ribasso.
Dollar Index: stabile.
Euro: stabile.