In leggero rialzo l'indice dei metalli non ferrosi
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 30 maggio 2022
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Analisi settimanale LMEDINAMICA SETTIMANALE
Nella settimana scorsa la quotazione dell’indice LMEX è scesa a quota 4553,10 $. La chiusura settimanale è risultata a cavallo delle medie mobili a 10,20,40 gg. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra e in rialzo.
Nel complesso ne deriva un’indicazione potenzialmente rialzista per il breve termine. La volatilità è in discesa ma sempre su livelli molto alti.
Tra i metalli non ferrosi quotati all’LME, a livello di spread tra cash e tre mesi, prevale il contango.
I mercati dei metalli non ferrosi cominciano a scontare che la durata della guerra non sarà breve e che le ricadute sull’economia globale saranno negative e perciò ci potrà essere una contrazione della domanda. Inoltre, temono gli effetti recessivi del covid in Cina.
COMMENTO MACROECONOMICO E PROSPETTIVE
Russia e Ucraina sono i principali produttori ed esportatori di grano e altri cereali, dai quali dipende la sussistenza alimentare di molti stati africani e del Medio Oriente. Con lo scoppio della guerra il commercio in generale è andato in tilt. In particolare, 22 milioni di tonnellate di grano sono rimaste ferme nei porti del Mar Nero.
Molte Istituzioni internazionali hanno lanciato l’allarme per le possibili conseguenze sulle popolazioni più povere che potrebbero essere spinte a un’insurrezione o a un significativo flusso migratorio.
Per i metalli la situazione è molto simile. Ciò vale per l’alluminio, di cui la Russia è uno dei maggiori esportatori, o per le terre rare come il Lantanio, Cerio, Praseodimio, Samario, Europio, Tulio, Itterbio e Lutezio di cui la Cina è il più grande produttore e consumatore del mondo. È noto che queste commodity siano di notevole importanza per i paesi industrializzati che si ritrovano ad affrontare una crisi dopo l’altra.
Le notizie di diffondono velocemente e si rifletto principalmente sui mercati, influenzando le aspettative degli operatori e quindi la domanda e l’offerta che determinano il trend dei prezzi. Ora le aziende manifatturiere in molti settori (a cominciare da quello Automotive) hanno aspettative di un rallentamento dei consumi (calo della domanda) e quindi diminuiscono gli acquisti, provocando una caduta dei prezzi. Ma quanto durerà tutto ciò? Fino alla prossima notizia capace di modificare le aspettative a meno di un altro shock.
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LA REAZIONE DEI MERCATI
CRB Index: in leggero rialzo.
RICI Index: in leggero ribasso.
GSCI Index: in leggero rialzo.
BDI Index-Noli marittimi: in ribasso.
Petrolio Brent e WTI: in leggero rialzo.
Gas naturale TTF: in leggero rialzo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in leggero rialzo.
Metalli preziosi: in rialzo.
Dollar Index: in ribasso.
Euro: in rialzo.