Superciclo o just in case
Entrambi i fattori sembrano avere contribuito alla forte crescita dei prezzi delle materie prime
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Previsioni Superciclo Previsione
Da quando a maggio 2020 si è avviata la fase di ripresa dei livelli di attività industriale mondiale, i prezzi delle materie prime in 24 mesi sono aumentati in dollari del 157%.
Per la maggior parte delle materie prime il livello dei prezzi è ora significativamente superiore ai livelli considerati di equilibrio. È molto probabile che ora, il rallentamento in atto della produzione industriale mondiale porti ad un aggiustamento verso il basso dei prezzi. Alcuni prezzi già segnalano questa fase di ri-equilibrio. In particolare, i prezzi dei non ferrosi quotati sui mercati finanziari di Londra e Shanghai hanno già iniziato, dalla fine di aprile, a registrare un percorso di rientro.
L'incertezza non riguarda più la direzione ma l’intensità della probabile riduzione dei prezzi. Di quanto si riduranno i prezzi nei prossimi mesi?
Per rispondere a questa domanda è necessario approfondire la natura delle determinanti che hanno portato i prezzi a raggiungere gli attuali livelli.
I molti fattori che sono alla base dell’aumento dei prezzi delle diverse materie prime possono essere ricondotti a due grandi categorie, che per semplicità indichiamo con i termini “Superciclo” e “Just in case”.
Superciclo
Il termine “Superciclo” fa riferimento a quanto accaduto nel primo decennio di questo secolo quando la globalizzazione e, soprattutto, l’entrata della Cina nel WTO e il suo sviluppo industriale portarono ad un forte aumento dei consumi mondiali di materie prime. Quando iniziarono ad assere evidenti i maggiori consumi, i mercati finanziari anticiparono gli effetti sui prezzi della maggiore domanda prevista, portando ad un aumento dei prezzi molto accentuato e concentrato in un periodo relativamente breve. Tra l'inizio del 2003 e l'inizio del 2007 i prezzi dei metalli non ferrosi, ad esempio, aumentarono del 184%, non giustificato dagli aumenti della domanda avvenuti nel quadriennio, ma pienamente giustificati da quelli che sarebbero avvenuti negli anni successivi.
L'articolo Transizione energetica e domanda mondiale di metalli descrive le motivazioni che portano molti
analisti a giudicare i recenti aumenti di molte materie prime come l'inizio di un nuovo superciclo.
Just in case
L’orientamento al "just in case" è una alternativa al "just in time" nella gestione delle scorte.
Con il termine "just in time" si indica sia un sistema di approvvigionamento in cui si acquista solo lo stretto necessario, sia un sistema di produzione trainato dalle vendite, in alternativa al modello che prevede lo stoccaggio dei beni prodotti, in attesa di essere venduti. L'obiettivo che si pone questo metodo di gestione è quello di ridurre i costi e i possibili sprechi dovuti all'accumulo di scorte di materiali e prodotti finiti. I benefici effettivi che esso produce sono inversamente proporzionali all'incertezza che grava sulla domanda e sull'approvvigionamento. Se questa incertezza supera un certo livello, allora il just in time non produce più efficienza ma solo più costi.
Con lo scoppio della pandemia, l'incertezza sull'approvvigionamento e sulla domanda è aumentata di molto, spingendo tante imprese ad abbandonare il "just in time" in favore del "just in case". Questo secondo approccio mira alla sicurezza della disponibilità di materiali e alla gestione attiva della variabilità della domanda, garantendo le consegne ai propri clienti. Più è elevata l'incertezza e maggiori sono i risultati positivi che un'impresa ottiene grazie al "just in case".
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Superciclo o Just in case
Quanta parte dell'aumento dei prezzi degli ultimi due anni è dovuta a determinanti riconducibili ad un nuovo superciclo e quanta parte, invece, a determinanti riconducibili al just in case?
Possiamo provare a scomporre queste due componenti considerando i canali attraverso i quali le due tipologie di determinanti influenzano i prezzi.
Nel caso delle determinanti riconducibili al superciclo, infatti, il canale è quello finanziario. Non è tanto la maggior domanda presente ad influenzare i prezzi attuali, quando le attese di una maggior domanda futura che, aumentando i prezzi dei contratti future, via arbitraggio, modifica anche i prezzi spot.
Nel caso delle determinanti riconducibili al just in case, invece, il canale di trasmissione passa attraverso la crescita attuale della domanda e influenza i prezzi di tutte le commodity, non solo quelle quotate sui mercati finanziari.
È possibile avere un'idea dell'importanza delle due tipologie di determinanti, considerando la dinamica dei prezzi di tre indici di materie prime:
- un indice di prezzi finanziari "speculativi", calcolato come media dei prezzi del rame e del nichel;
- un indice del prezzi dell'energia, che riflette principalmente le condizioni dell'offerta;
- un indice dei prezzi doganali industriali, che maggiormente riflette gli effetti delle politiche di scorte.
La diversa intensità che registrano le variazioni di questi tre indici consente di avere un'idea di quali fattori hanno prevalso nelle diverse fasi.
Nel grafico che segue è riportata la variazione tendenziale (YoY) di questi tre indici, per oltre 50 anni, per poter considerare le caratteristiche dell'attuale fase in relazione a più casi storici.
Nel grafico sono indicati i periodi più significativi dei 50 anni considerati. Nel secolo scorso sono particolarmente evidenti i due shock petroliferi (del 1973 e 1979) e lo shock che ha riguardato i prezzi dei metalli nel 1987-89.
All’inizio del nuovo secolo è evidente il periodo in cui si è realizzato
un superciclo, con un periodo lungo in cui tutti i tre gli indici qui considerati hanno registrato aumenti significativi. Il superciclo si è interrotto con la Grande Recessione del 2009, a cui ha fatto però seguito un rimbalzo nel 2010-2011 che ha riportato velocemente i prezzi oltre i livelli precedenti la recessione.
Il grafico evidenzia inoltre gli effetti della crisi finanziaria cinese del 2015-2016 e il successivo rimbalzo. Negli anni più recenti, emerge la caduta dei prezzi nella fase più acuta della pandemia e la successiva forte ripresa.
È l’analisi della ripresa del 2021-2022 che ci può fornire indicazioni di quale potrà essere l’intensità del prossimo riequilibrio nei livelli dei prezzi delle materie prime.
La ripresa dei prezzi nell'ultimo biennio si è caratterizzata dal forte aumento dei prezzi dell’energia che la avvicina agli shock petroliferi degli anni ‘70. Un elemento altrettanto significativo è la sostanziale uguaglianza tra la dinamica dei prezzi “speculativi” (che riflettono la componente Superciclo) e la dinamica dei prezzi industriali (che riflettono la componente just in case). E’ l’importanza che ha avuto questa componente nella fase di crescita dei prezzi che dovrebbe determinare l’intensità con cui si riaggiusteranno nel prossimo futuro i prezzi medi delle materie prime e dei beni di base.
Conclusioni
L’analisi delle componenti che hanno determinato la forte crescita dei prezzi delle materie prime negli ultimi due anni porta a ritenere che il prossimo aggiustamento dei prezzi verso il basso potrebbe non essere marginale.