L'evoluzione del paradigma è iniziata
Aggiornamento settimanale degli energetici
Pubblicato da Emanuele Belloni. .
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Alla chiusura di venerdì 1 luglio, nel mercato petrolifero sono stati raggiunti i seguenti livelli di prezzo: il Brent è stato quotato a 111.6 $ al barile (-1.5), l’Oman/Dubai a 99.2 $ al barile (-1.6 $), mentre il WTI ha raggiunto i 108.4 $ al barile (+0.8 $).
Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Prezzi del greggio in lieve discesa dopo che, nella giornata di giovedì 30, la coalizione OPEC+ ha confermato l’aumento della produzione di petrolio, deciso lo scorso anno: il gruppo di 23 nazioni aumenterà l’output di circa 648 mila barili al giorno a partire dal prossimo mese di agosto. La scelta del cartello potrebbe risultare simbolica poiché il gruppo negli ultimi mesi non è riuscito ad iniettare nel mercato quanto promesso.
Iniziano a muoversi le pedine sullo scacchiere: i sauditi non vogliono perdere l’alleata Russia e al contempo desiderano migliorare il rapporto con gli USA. Viaggia nella stessa direzione il presidente Biden che a breve dovrebbe recarsi nel regno per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman con l’intento di escludere la Russia dall’organizzazione OPEC+.
Nel frattempo, secondo quanto riportato da Bloomberg, gli analisti di JP Morgan hanno previsto un incremento del prezzo del petrolio fino a 380 dollari al barile nel caso i paesi del G7 dovessero decidere di imporre un prezzo massimo al greggio russo. Questo avverrebbe poiché, secondo gli analisti, Putin reagirebbe tagliando la produzione in risposta alle azioni dell’occidente.
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Gas Naturale
Alla chiusura di venerdì 1 luglio sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti prezzi1:
- TTF Olanda 147.8 €/MWh (+18.5 €/MWh)
- PSV Italia 155.5 €/MWh (+19.9 €/MWh)
- HenryHub USA 19 €/MWh (-1.4 €/MWh)
- NBP Regno Unito 95.9 €/MWh (+2.9 €/MWh)
- JKM Asia 126.6 €/MWh (+6.3 €/MWh)
Grafico 2: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari
Continuano a lievitare i prezzi del gas naturale: la settimana che ci lasciamo alle spalle ha fatto registrare numeri da record sulla quasi totalità dei prodotti legati alla molecola. Le prospettive per il breve periodo non sono positive: all’orizzonte c’è uno stop annunciato del gasdotto Nord Stream 1, che per 10 giorni (11-21 Luglio) subirà degli interventi di manutenzione. Relativamente a ciò, in Germania sono sempre più attuali gli appelli del Governo al taglio dei consumi rivolti a cittadini e aziende, in maniera tale da aiutare il Paese ad aumentare il livello dei suoi stoccaggi. Il Senatore per l’Ambiente di Amburgo, Jens Kerstan, ha addirittura parlato di disponibilità di acqua calda solo in certe fasce orarie se la situazione dovesse peggiorare.
Fondamentalmente, è il rallentamento della velocità di iniezione negli stoccaggi ad essere la principale conseguenza delle minori forniture di gas del Nord Stream. Il tasso medio giornaliero di immissione netto è sceso a 0.39 punti percentuali nel periodo dal 16 giugno al 2 luglio, rispetto a 0.42 punti percentuali registrati nella prima metà del mese scorso (dati AGSI). Nel caso della Germania, paese particolarmente esposto a fluttuazioni di questo tipo, la differenza si nota ancora di più: il tasso di riempimento dell’Underground Gas Storage (UGS) è passato da 0.59% allo 0.33%. Da considerare anche l’aumento di domanda per il raffreddamento che, unita alla ridotta produzione da eolico in Germania, crea il quadro attuale, che non potrà far altro che peggiorare tra l’11 e il 21 Luglio. Previsto inoltre un decremento di circa il 10% della produzione di gas in Norvegia, a causa di uno sciopero pianificato degli operai, che chiedono condizioni salariali migliori.
Carbone Termico
Si segnala infine, il prezzo del carbone termico spot che venerdì è stato quotato al prezzo di 354 €/Ton (+5 €/Ton).
Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa
Andamento pressoché laterale per i prezzi del carbone in Europa. In uno scenario di forte incremento dei prezzi del gas e temperature elevate, ci aspettiamo che la domanda di carbone per la produzione di energia elettrica aumenterà nei prossimi giorni, favorito da un divario di marginalità (clean dark spread – clean spark spread) che ha raggiunto i 100 €/MWh.
Secondo alcuni meteorologi, nel mese di luglio, la Germania potrebbe incorrere in gravi problemi per il trasporto interno del carbone poiché il livello del Reno è estremamente basso. Questo rischio potrebbe tradursi in un incremento dei costi dell’energia elettrica a livelli record.
1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 1 luglio 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.