Previsioni dei derivati del petrolio: quale sarà l’andamento dei prezzi nel prossimo biennio?
Pubblicato da Donatella Talucci. .
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Dalla ripresa delle attività economiche dopo il primo lockdown, all’invasione russa dell’Ucraina, i prezzi (in dollari) di un barile di petrolio sono aumentati del 142%, passando da 42$ nell’agosto 2020 ai 111$ di giugno 2022. Contemporaneamente il prezzo del gasolio per autotrazione al netto IVA è passato, sulla base delle rilevazioni settimanali del Ministero dello Sviluppo Economico, da poco più di 1€ al litro a 1.5€ al litro, determinando un forte aumento del costo dei trasporti.
Al fine di contenere l’aumento del prezzo del gasolio e gli effetti sui costi di trasporto e inflazione, il governo italiano ad aprile 2022 è intervenuto riducendo le accise sul gasolio da 61.7 a 36.7 centesimi di euro per litro.
Può essere utile analizzare le diverse componenti che concorrono a formare il prezzo finale del gasolio, per poi formulare, partendo dalla previsione delle singole componenti, una previsione del prezzo del gasolio.
Il modello considerato
Il modello considerato tiene conto delle seguenti componenti:
- Prezzo del barile in dollari;
- Tasso di cambio dollaro /euro;
- Margini di raffinazione;
- Accise sui prodotti petroliferi.
Prezzo in dollari e tasso di cambio
Il grafico che segue pone a confronto il prezzo del petrolio Brent in dollari con il prezzo in euro.
Grafico 1: Confronto andamento prezzo Brent, in euro e dollaro per barile
Dal confronto emerge che l’effetto del cambio è stato in questa fase relativamente modesto, rispetto alla fortissima crescita registrata dal prezzo in dollari del petrolio.
Nel periodo considerato dalla pandemia a oggi, infatti, il tasso di cambio dell’euro si è leggermente deprezzato passando da 1.10 dollari per euro a 1.05, contribuendo, ma solo marginalmente, all’aumento del prezzo del petrolio in euro.
Diversa è la situazione se il confronto è fatto con la situazione del periodo 2007-2015, quando la forza dell'euro aveva mitigato gli effetti sul mercato europeo degli aumenti del prezzo del petrolio dovuto al superciclo dei prezzi delle commodity.
Margini di raffinazione
I margini di raffinazione rappresentano la base per determinare il contributo che le raffinerie possono aver dato per aumentare o calmierare gli effetti dell’aumento del prezzo del petrolio sui prezzi dei derivati. Essi possono essere calcolati confrontando il prezzo alla produzione dei derivati con quello del petrolio.
Poiché il gasolio per autotrazione è il risultato di un processo di produzione congiunta tra gasolio e benzina, per calcolare i suoi margini di raffinazione è necessario considerare sia il valore della produzione del gasolio che quella della benzina.
Sulla base delle stima dell’EIA (Energy Information Administration), mediamente da un barile di 158.987 litri di petrolio (42 galloni), possono essere prodotti 75 litri di benzina e 45 litri di gasolio.
È possibile quindi calcolare i margini di raffinazione considerando il rapporto tra il valore della produzione di 75 litri di benzina e 45 litri di gasolio con quello del petrolio. Per misurare il valore della produzione abbiamo considerato i prezzi finali al netto dell’IVA e delle accise, pubblicati settimanalmente dal Ministero dello Sviluppo Economico1.
Questo rapporto è riportato nel grafico che segue:
Grafico 2: Margini di raffinazione
La serie storica del margine, considerando una media mobile a 6 mesi, oscilla tra 1 e 1.4, eccetto nel periodo di lockdown in cui il margine ha superato questo range. In quel periodo, pur a fronte di un crollo sia della domanda che dei prezzo del petrolio grezzo, i prezzi dei derivati hanno registrato solo una riduzione contenuta, consentendo un forte aumento dei margini di raffinazione. Dalla seconda parte del 2021, il margine di raffinazione registra valori prossimi a 1.2.
Accise
A inizio marzo, principalmente a causa delle tensioni in Ucraina, il prezzo della benzina ha superato i 2€ al litro. Per poter contenere l’aumento esponenziale, il governo è intervenuto con più decreti legge che hanno per una riduzione delle accise su benzina e gasolio per autotrazione. Quella sulla benzina è da aprile 2022 pari a 0.4784 € per litro; quella sul gasolio usato come carburante a 0.36740 € euro per litro.
La previsione del prezzo del gasolio per autotrazione
Di seguito è riportato il prezzo del gasolio per autotrazione previsto sulla base di queste ipotesi di scenario:
- Prezzo del petrolio in euro implicito nel contratti future alle diverse scadenze;
- Tasso di cambio dell’euro che tende leggermente a deprezzarsi;
- Margini di raffinazione che dal valore attuale scendono leggermente al valore medio registrato dai margini nel biennio 2018-2019. Questo biennio può essere considerato un periodo di relativo equilibrio dell’industria della raffinazione;
- Livello delle accise che ipotizziamo costanti fino a giugno 2023, tramite continue proroghe dei livelli attuali. È difficile immaginare, infatti, che prima delle elezioni politiche, le forze di governo accettino il costo politico di non prorogare gli attuali livelli. Successivamente è possibile immaginare che i livelli delle accise ritornino a quelli di febbraio 2022.
Sotto queste ipotesi il prezzo del gasolio per autotrazione presenterà la dinamica riportate nel seguente grafico.
Grafico 3: Scenario di previsione del gasolio per autotrazione, €/Litro
Dopo l’esponenziale aumento registrato nei mesi di marzo 2022 e giugno 2022 pari a oltre il 30% su base annuale, mitigato grazie alle misure introdotte dal Governo, si ipotizza una riduzione del 20% fino all’estate del 2023.
A questa fase abbiamo ipotizzato che seguirà, data la riduzione di prezzo del petrolio, il ripristino del precedente livello delle accise pari a 0.6174 €/litro.
La previsione del prezzo degli altri derivati del petrolio
Utilizzando il medesimo modello e le stesse ipotesi di scenario abbiamo fatto le previsioni degli altri prodotti petroliferi, riportati nel grafici che seguono.
Grafico 4: Scenario di previsione di altri derivati del petrolio, €/Litro
Il grafico mette a confronto l’andamento dei prezzi della benzina, del gasolio utilizzato per il riscaldamento e l'olio combustibile per uso industriale (sia denso che fluido). Tutti i prezzi sono al netto di IVA.
Si osserva che la dinamica dei prezzi dei derivati è molto simile. Una volta raggiunto il picco nel giugno 2022, tutti i prezzi tenderanno lentamente a ridursi fatta eccezione per i prezzi della benzina. Il prezzo della benzina presenta infatti un recupero a fine 2023, in ragione delle ipotesi fatte di recupero delle accise. I prezzi degli altri beni non avranno invece questo recupero perchè l'intervento del governo a marzo sulle accise, ha riguardato solo quelle relative alla benzina e al gasolio per autotrazione.
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1. Date le modalità di calcolo, il rapporto che si ottiene in questo modo riflette non solo i margini di raffinazione ma anche i mark-up praticati dai diversi operatori lungo la filiera distributiva dei diversi derivati.