Analisi preliminari per il budget acquisti 2023

Prima di formulare le ipotesi di budget 2023 è opportuno valutare il grado di equilibrio degli attuali livello di prezzo

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Ferrosi Chimici Inorganici Budget Acquisti 2023 Previsione

I prossimi mesi saranno complessi per la funzione Procurement che sarà sottoposta a due tipi di tensioni: la prima riguarda la gestione ordinaria, finalizzata a garantire gli input di produzione al migliore prezzo possibile; la seconda riguarda la formulazione del budget degli acquisti 2023.
La grande incertezza sul possibile livello dei prezzi delle materie prime e beni di base nel prossimo anno rende particolarmente complessa questa seconda attività. Essa suggerisce di sviluppare un budget dinamico, con periodici aggiornamenti nel corso del 2023, per modificare i valori di budget sulla base delle informazioni che nel frattempo si renderanno disponibili.
Un budget "dinamico" può essere utile per perseguire molti obiettivi, ma non tutti. Il raggiungimento di alcuni obiettivi richiede, infatti, valori di budget che siano punto di riferimento nel corso di tutto l'esercizio. E' questo ad esempio, il caso del ruolo che il budget degli acquisti ha quale base di riferimento per la funzione commerciale che è chiamata a definire le politiche di prezzo. Da questo punto di vista una decisione fondamentale per l'impresa è valutare se la possibile riduzione dei prezzi degli acquisti potrà essere in grado di riportare in equilibrio il conto economico, evitando di dover pianificare (e comunicare) futuri aumenti di prezzo, oppure se i prezzi degli acquisti rimarranno comunque elevati tanto da rendere necessarie azioni straordinarie di aumenti dei prezzi. Per supportare questa decisione, data l'elevata incertezza, è difficile ipotizzare una previsione puntuale che non risulti modificata in funzione dei prossimi eventi. In alternativa può essere utile una misura della probabilità che il prezzo di un dato input possa subire una contrazione rilevante, ad esempio superiore al 20%. Se questa probabilità è elevata, allora sarà opportuno tenere conto dei suoi effetti sul possibile riequilibrio tra prezzi e costi aziendali. Se viceversa questa probabilità è contenuta, il livello di prezzo di mercato di settembre/ottobre[1] può essere considerato un buona base per supportare le decisioni sulle politiche di prezzo del 2023.

Per dar una rilevanza pratica a questa considerazione, abbiamo quindi analizzato gli oltre 500 prezzi monitorati in PricePedia per valutare quali di questi hanno una elevata probabilità di subire una forte riduzione nei prossimi mesi. Abbiamo individuato una lista di possibili prezzi, considerando quelli che hanno registrato:

  1. una crescita significativa tra la media del 2003 e l'agosto 2008, il mese precedente al fallimento il 15 settembre 2008 di Lehman Brothers e alla conseguente crisi mondiale;
  2. livelli dei prezzi nel 2011 significativamente inferiori a quelli di agosto 2008, segnando che i prezzi di agosto 2008 comportavano, per questi prodotti, extra-profitti, successivamente eliminati dal mercato;
  3. una crescita elevata tra il 2019 e luglio/agosto 2022.

La tabella che segue riporta la lista dei prezzi che presentano queste caratteristiche.

Prezzi con elevate probabilità di significative flessioni nei prossimi mesi
FamigliaProdotti Var% 2003-ago2008 Var% ago2008-2011 Var% 2019-lug2022
Chimica per l’IndustriaUrea124.8-24.4176.1
Chimici InorganiciZolfo465.4-52.1184.8
Chimici InorganiciOssidi e idrossidi di cobalto119.8-49.392.9
Chimici InorganiciAcido fosforico e acidi polifosforici154.1-24.484.2
Chimici InorganiciCloruro di potassio248.4-35.5134.6
Chimici InorganiciNitrato di potassio149.9-22.272.6
Chimici InorganiciTrifosfato di sodio106.2-23.779.3
Chimici InorganiciFosfato diammonico221.1-33.1184.1
Chimici InorganiciFosfato dicalcico196.0-37.659.5
Chimici InorganiciFosfati di calcio257.9-48.1163.4
Chimici InorganiciSolfato di ammonio198.8-34.6160.7
Chimici InorganiciAcido solforico144.8-30.9113.8
Chimici InorganiciTricloruro di fosforo75.9-42.861.7
Chimici OrganiciGlicerolo60.6-40.9128.1
FerrosiProfilati ad H84.4-32.0111.5
FerrosiTrucioli di acciaio141.2-27.662.3
FerrosiRottami di acciaio134.1-27.255.7
FerrosiBarre, sezione rettangolare92.6-27.2116.3
FerrosiLamierino magnetico G.O. (largh. >= 600mm)59.6-42.1115.1
FerrosiGhisa greggia in pani (Mn >= 0,4%)111.9-27.6112.0
FerrosiFerro-manganese (C <= 2%)130.9-41.7103.7
FerrosiFerro-cromo165.1-42.764.1
FerrosiLamierino magnetico G.O. (largh. < 600mm)92.3-35.672.8
FerrosiTondini in acciaio107.7-32.089.9
FerrosiAcciaio tondo per cemento armato122.3-40.495.8
FerrosiTravi in acciaio 80-220 mm88.6-28.2115.9
Non FerrosiMetalline di cobalto100-49.685.8
Non FerrosiMagnesio greggio (peso => 99.8%)110.7-30.2164.9
Non FerrosiMagnesio greggio (peso => 90% e <= 99.7%81.3-25.986.5
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Una analisi per famiglia di prezzi

La lista dei prodotti presenti nella tabella è particolarmente significativa per le caratteristiche delle famiglie con la maggiore presenza.
La famiglia più presente, con una quota del 40%, è la Chimica Inorganica. I prodotti di questa famiglia si caratterizzano quindi per mercati in cui forti accelerazioni della domanda (sostenute spesso da accumuli di storte) possono portare a forti aumenti di prezzo. L'offerta in questi mercati è tuttavia relativamente poco concentrata. Questo porta ad una discesa dei prezzi via meccanismi di competizione, non appena la variazione della domanda assume un segno opposto, guidata dalla riduzione delle scorte precedentemente accumulate.
Un'altra famiglia molto rappresentata è quella dei Ferrosi, anche in questo caso con oltre il 40% dei casi. Se si analizzano i prodotti che appartengono a questa famiglia si incontrano molti prodotti destinati alle costruzioni (tondini e tondo per cemento armato e travi), segnando come il mercato possa essere fortemente condizionato dalla ciclicità del settore delle costruzioni. Sempre nella famiglia Ferrosi, troviamo i rottami, caratterizzati da un mercato con un'offerta poco concentrata e una domanda fortemente elastica al prezzo.

I prodotti rimanenti sono distribuiti tra le varie famiglie, con numerosità molto basse, non in grado, quindi, di caratterizzarle.

L'evoluzione tipica dei prezzi

I prodotti identificati tramite questi parametri sono caratterizzati da una dinamica dei prezzi che ha una accentuata "gobba" nel 2008 e una crescita accentuata nel 2021. Il grafico che segue riporta l'indice di prezzi di quattro prodotti da cui emerge chiaramente la forte somiglianza delle curva dei diversi prezzi.

Indici Last-Price PricePedia
Indici Last-Price PricePedia

Questi prezzi segnalano mercati il cui funzionamento, in presenza di aumenti della domanda sostenuti e concentrati nel tempo, genera aumenti molto elevati dei prezzi, di gran lunga superiori all'evoluzione dei costi. Il nuovo livello dei prezzi, tuttavia, non viene incorporato dal mercato e, non appena la domanda ritorna normale, i prezzi tendono a ridursi significativamente, ritornando a livelli simili a quelli esistenti all'inizio del ciclo. Nell'ambito di questa analisi, non è significativo il crollo accusato dal prezzo nel 2009, data la situazione generalizzata di grave crisi economica che ha caratterizzato quell'anno. E' molto più indicativo il livello del prezzo del 2011, quando l'economia mondiale era ritornata in crescita recuperando i livelli pre-crisi di domanda di materie prime. Per i prodotti considerati, il prezzo medio del 2011 risulta decisamente inferiore al livello massimo di agosto 2008, segnalando la presenza di forze che hanno impedito di ritornare ad una situazione di prezzi non allineati ai costi.

Condizioni esterne al mercato

A parità di condizioni, i mercati dei prodotti elencati nella tabella sopra riportata sono governati da meccanismi che, a fronte dell'attuale rallentamento della domanda mondiale di materie prime, dovrebbero riportare i prezzi velocemente verso i livelli del 2019, l'ultimo anno che può essere considerato normale. Le condizioni potrebbero però essersi modificate significativamente tra la fine del primo decennio di questo secolo e l'inizio del ventennio. Le due probabili aree di modifiche riguardano:

  1. la concentrazione dell'offerta: se questa è ora più concentrata, l'offerta potrebbe essere in grado di ridurre i livelli di produzione in linea con le riduzioni della domanda, sostenendo i prezzi più vicino ai livelli raggiunti in questa estate;
  2. la dinamica e i livelli dei costi di produzione: se i costi, nei due periodi considerati, sono molto diversi, allora i maggiori costi attuali potrebbero risultare un fattore di sostegno dei prezzi impedendo una loro riduzione significativa.

Conclusioni

E' evidente come concentrazione dell'offerta e dinamica dei costi di produzione siano condizioni che caratterizzano specificatamente ciascun mercato. Per ciascun prezzo andrebbe quindi fatto un approfondimento di analisi per verificare se la concentrazione dell'offerta e il livelli dei costi sono cambiati significativamente rispetto al 2008. Ad esempio, dal lato dei costi, sicuramente la siderurgia elettrica ha attualmente costi molto superiori a quelli prevalenti dieci anni fa. Questo, naturalmente tenderà a limitare la flessione dei prezzi di quei prodotti ferrosi che sono prevalentemente prodotti con forni elettrici.

Fatte salve alcune eccezioni, tuttavia, è molto probabile che l'autunno/inverno vedrà un netto ridimensionamento dei prezzi di molti prodotti, rispetto ai livelli anomali di questa estate, suggerendo di considerare anche questa eventualità in fase di definizione del budget 2023.


[1] Ci sembra utile segnalare come una valutazione dei prezzi effettivi di mercato può non essere immediata, a causa del molto "rumore" che caratterizza i diversi mercati. In questo caso, il last price doganale può risultare la misura più appropriata, perchè oggettivo (ricavato da transazioni effettive), robusto (ottenuto come media di moltissime transazioni) e aggiornato (relativo alle transazioni basate su contratti dell'ultimo mese).