Le molte determinanti del prezzo dell'acido solforico
Il prezzo dell'acido solforico è un utile esempio per analizzare l'interazione delle diverse determinanti che guideranno i prezzi nei prossimi mesi
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Chimici Inorganici Budget Acquisti 2023 Industria dell'acido solforico Determinanti dei prezziNell'articolo Analisi preliminari per il budget acquisti 2023, è stato segnalato come la famiglia della Chimica Inorganica presenta molti prodotti i cui prezzi hanno raggiunto nell'estate 2022 livelli storicamente molto elevati, tali da rendere probabile un loro forte ridimensionamento nel prossimo futuro. Uno di questi prodotti è l'Acido Solforico, di cui è riportato il grafico dei prezzi doganali dal 2000 ad oggi, in termini sia di livello medio delle contrattazioni (Last Price) che di dispersione (Range).
Prezzo doganale dell'acido solforico
Last Price | Range |
L'analisi del grafico segnala alcuni fatti importanti:
- il prezzo dell'acido solforico tende ad avere un valore stabile per lunghi periodi, anche se con una significativa dispersione:
- nei primi sette anni di questo secolo il prezzo medio è stato sostazialmente stabile a 40 euro alla tonnellata con una dispersione compresa tra 30 e 60 euro;
- nei sette anni tra il 2012 e il 2019 il prezzo medio è stato sempre prossimo a 60 euro alla tonnellata, con una dispersione compresa tra 50 e 85 euro;
- nei periodi di forte domanda, il prezzo dell'acido solforico può registrare aumenti molto elevati:
- tra la fine del 2017 e l'agosto del 2018, l'aumento è stato del 200%, passando da 40 a 120 euro alla tonnellata;
- tra la fine del 2020 e l'estate di quest'anno ha registrato un aumento di oltre il 150%, da 60 a 160 euro;
- nel ciclo del 2008, gli alti prezzi dell'estate non sono risultati difendibili e il prezzo è ritornato velocemente a 40 euro, per poi recuperare nella successiva fase di crescita dell'economia mondiale e stabilizzarsi a 60 euro nel corso del successivo decennio.
Il punto naturalmente più interessante è certamente l'ultimo, perchè porta con sè la domanda di cosa succederà nel prossimo futuro: l'attuale prezzo è sostenibile ? In caso di risposta negativa, quale potrebbe essere il nuovo punto di caduta ?
Per cercare di rispondere a questa domanda, abbiamo analizzato tre aspetti rilevanti del mercato:
- concentrazione dell'offerta: una concentrazione dell'offerta consente un maggior potere di mercato ai produttori, rendendo più difendibili prezzi molto elevati;
- costi di produzione: l'acido solforico si produce direttamente dallo zolfo e richiede elevati input di energia. Modificazioni significative dei costi di produzione si riflettono sui prezzi dell'acido solforico;
- ruolo dei distributori: poche imprese utilizzatrici consumano volumi di acido solforico tali da poter fare acquisti direttamente presso i produttori. Un ruolo importante logistico-commerciale è svolto da distributori specializzati in prodotti chimici. Se i margini dei distributori sono particolarmente elevati, si indebolisce la pressione competitiva verso i produttori, rendendo, a parità di condizioni, maggiormente difendibili prezzi anche molto elevati.
Concentrazione dell'offerta
La produzione di Acido Solforico nel mondo è stimata superare i 200 milioni di tonnellate. Il primo produttore è la Cina con 75 milioni, seguita dagli Stati Uniti con 37 milioni. L'UE, con quasi 20 milioni, si colloca in terza posizione, prima di India (16 milioni) e Russia (14 milioni).
Il commercio mondiale, data l'elevata incidenza dei costi di trasporto, è relativamente limitato, inferiore a 10 milioni di tonnelate.
L'Unione Europea è l'area con i maggiori scambi commerciali.
A livello mondiale, il mercato dell'acido solforico può quindi considerarsi regionalizzato, con effetti limitati di contagio tra le diverse aree del mondo.
Le due tree map che seguono consentono di analizzare la struttura delle importazioni UE nel 2008 e nel 2021, gli anni in cui la maggior domanda ha determinato il forte aumento dei prezzi.
Importazioni UE di acido solforico per paese di provenienza
2008 | 2021 |
Tra i due anni, la struttura delle importazioni UE si è modificata di poco. I paesi UE importano quasi esclusivamente da altri paesi UE, con un ruolo dominante svolto da Germania e Belgio.
L'unico elemento di innovazione tra i due anni è stato la crescita delle importazioni dagli Stati Uniti. Anche se in crescita, tuttavia, il volume delle importazioni dagli Stati Uniti è stato solo di 10 mila tonnellate, pari a meno dell'1% del totale mercato UE.
Il numero di imprese produttrici che competono sul mercato UE è stimabile in meno di 100 unità[1].
Il mercato UE di acido solforico è relativamente chiuso al resto del mondo, con un'offerta concentrata.
Costi di produzione
Una componente rilevante nei costi di produzione dell'Acido Solforico è data dal prezzo dello zolfo. Il grafico che segue mette a confronto il prezzo dello zolfo con quello dell'acido solforico, evidenziando la relazione esistente tra i due prezzi.
Determinanti dei costi dell'acido solforico
Non vi è dubbio che l'aumento del prezzo dell'acido solforico nel 2008 e nel 2011 vede una determinante importante nell'aumento del prezzo dello zolfo. Tuttavia, gli aumenti del prezzo dello zolfo nel 2012, 2015, 2019 hanno avuto effetti modesti sul prezzo dell'acido solforico, segnalando come la relazione tra il prezzo dei due beni sia mediata da altri fattori di costo.
Anche i costi dell'energia hanno certamente concorso alla crescita dei prezzi nel 2008 e nel 2011. Tuttavia, anche in questo caso, la la relazione tra i prezzi non è sempre elevata, come dimostrano le loro dinamiche nel triennio 2012-2014 e nel 2018.
I prezzi dello zolfo e dell'energia sono determinanti importanti, ma non esclusive, del prezzo dell'acido solforico.
Ruolo dei distributori
Il ruolo che hanno avuto i distributori nel corso delle due fasi di forte aumento dei prezzi dell'acido solforico può essere analizzato confrontando i prezzi doganali con quelli rilevati dalla Camera di Commercio di Milano, riguardanti quattro diverse merceologie di acido solforico:- acido solforico puro 78-80%;
- acido solforico 62 -63%;
- acido solforico fumante 104 - 106 (18-27% SOз libera) oleum;
- acidoi solforico monoidrato base 100%.
Nel grafico che segue questi quattro prezzi sono stati messi a confronto con il prezzo "last-price" ricavato dalle dichiarazioni doganali.
Rilevazioni diverse del prezzo dell'acido solforico
L'analisi delle serie storiche presentate in questo grafico segnala i seguenti fatti:- i prezzi alla distribuzione dell'acido solforico presentano una elevata dispersione, maggiore di quella registrata nei prezzi doganali;
- i prezzi dell'acido solforico registrano dinamiche molto allineate nei diversi stadi di distribuzione, ma con differenze nei livelli molto elevate, segnalando un forte potere di mercato della distribuzione;
- negli ultimi anni il potere di mercato della distribuzione sembra aumentato.
Complessivamente, quindi, sul mercato europeo dell'acido solforico la distribuzione gioca un ruolo fondamentale nel determinare struttura e livelli di prezzo.
Conclusioni
Concentrazione dell'offerta e forte potere di mercato della distribuzione porterebbero a ritenere difendibili gli attuali elevati prezzi dell'acido solforico in Europa.
All'opposto, la prosecuzione della fase di riduzione dei livelli di attività industriali porteranno ad una riduzione anche della domanda di acido solforico, elevando il grado di competizione sia tra i distributori che tra i produttori.
Il fattore che potrà far pendere la bilancia da un lato o dall'altro sono i costi di produzione. Se proseguirà la discesa del prezzo dello zolfo e si ridimensioneranno i costi dell'energia, allora molto probabilmente il prezzo dell'acido solforico registrerà una diminuzione significativa, ritornando, nei prezzi doganali, sotto a 100 euro/tonnellata.
[1] L'European Sulphuric Acid Association raggruppa 38 imprese che producono Acido Solforico in Europa.