Prezzi della grafite in calo

La grafite è un minerale nativo di cui ne esistono al mondo due tipologie, quella naturale - più economica ed ecologica - e quella sintetica, che risulta più costosa, lavorata con il petrolio e altri oli raffinati.
Fino a qualche anno fa la grafite veniva impiegata quasi esclusivamente per la produzione di matite e colori. Oggi trova impiego invece in diversi processi industriali, che spaziano dall’industria chimica fino a quella elettronica; in particolare rappresenta una componente fondamentale delle batterie delle auto elettriche. La grafite è quindi un prodotto molto variegato (ossia merceologicamente non omogeneo) con utilizzi sempre più diversi. Questo rende più difficile la lettura e l’analisi dei suoi prezzi¹.
I maggiori impieghi si sono tradotti in un aumento del prezzo di lungo periodo, come è possibile osservare dal grafico qui riportato.

In particolare è possibile suddividere il grafico in 4 periodi:

• dal 2000-2008, in cui il prezzo ha oscillato attorno ai 600 €/Ton. In questa fase infatti gli utilizzi nel prodotto erano molto circoscritti (si pensi che il valore delle importazioni UE era inferiore ai 60 milioni di euro contro gli attuali 160);
• dal 2008 all’inizio del 2020, in cui i prezzi sono cresciuti costantemente (dai 400 ai 1360 €/Ton), registrando un incremento di oltre il 200% in 12 anni;
• da metà 2020 a dicembre dello stesso anno, dove i prezzi hanno oltrepassato la soglia dei 2600 €/Ton, con picchi di dispersione che hanno toccato anche i 4200 €/Ton;
• infine, dal 2021 ad oggi, in cui i prezzi hanno segnato un cambio di rotta, con un netto rientro nei livelli, ritornati prossimi ai 1400 €/Ton.

Una comparazione tra prezzi nelle diverse aree del mondo

Oggigiorno la grafite naturale viene estratta in diversi paesi del mondo, quali Africa, Nord America e soprattutto Asia, con la Cina divenuta il dominus del mercato internazionale.
Da diversi anni infatti la Cina risulta essere il primo paese esportatore nonché uno dei i principali importatori della grafite naturale, così come dimostrato dai grafici che seguono.

Nel 2021 i dati ExportPlanning indicano una supremazia netta della Cina sulle esportazioni di grafite, che supera i 300 milioni di dollari, seguita a lunga distanza da Germania, Brasile e Stati Uniti.
Tra i principali importatori invece, un ruolo di spicco è ricoperto non solo dalla Corea e dal Giappone, ma anche dagli Stati Uniti, con un valore di import superiore ai 70 milioni di dollari.
Al fine di comprendere le relazioni di mercato esistenti tra le tre principali aree del mondo, può essere utile una comparazione dei loro prezzi.
Il grafico di cui sotto confronta i prezzi medi della grafite naturale registrati alla dogana UE (dal 2012-01 al 2022-08), i prezzi di importazione statunitensi (dal 2012-07 al 2022-07) e infine i prezzi dell’export cinese (dal 2015-09 al 2022-03).

Confronto prezzi grafite nel mercato cinese, americano ed europeo

Quello che è possibile notare sono i livelli di prezzo della Cina, quasi sempre più bassi rispetto agli altri due: ciò è dovuto alla maggior offerta presente sul mercato cinese.
I prezzi cinesi hanno registrato un aumento dei loro livelli attorno al 2020, raggiungendo il picco di 2000 $/Ton nel mese di luglio, per poi stabilizzarsi sui 1600 $/Ton.
Questo ciclo trova corrispondenza nell’andamento dei prezzi registrati in Europa. Infatti i due prezzi, seppur con livelli tal volta molto differenti, risultano avere avuto il medesimo andamento fino alla seconda metà del 2021.
Infine, l’andamento dei prezzi statunitensi sembra indicare una fase di forte crescita anche nel 2020, limitata però al mercato americano.

Conclusioni

La grafite è un prodotto che sta diventando sempre più importante per molti nuovi impieghi industriali, rendendola passibile di forti fasi di crescita dei prezzi, in grado di portarli a livelli pari a multipli dei prezzi di lungo periodo.
Questi prezzi elevati non sono risultati difendibili.

(1) In questo caso la prudenza è d’obbligo. Tutti i risultati ottenibili alla stato attuale delle nostre conoscenze e dai dati a disposizione devono essere utilizzati con molta prudenza.