I prezzi del comparto energetico proseguono la loro lenta discesa nonostante le nuove tensioni geopolitiche

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 30 settembre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:

  • TTF Olanda 187.7 €/MWh (+2.2 €/MWh)
  • PSV Italia 163.7 €/MWh (-11.9 €/MWh)
  • HenryHub USA 23.9 €/MWh (-0.2 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 137.8 €/MWh (-29.4 €/MWh)
  • JKM Asia 135.5 €/MWh (+4.1 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Nuova apertura al ribasso per i prezzi del comparto energetico. La situazione a livello geopolitico continua a far registrare momenti di altissima tensione e nervosismo: la Corte Costituzionale russa ha dichiarato legali le recenti annessioni dei territori dell’Ucraina scatenando la rigida reazione di NATO ed Europa.
La non troppo velata minaccia di Putin sull’utilizzo di armi nucleari ha inasprito ulteriormente un contesto di difficile gestione che ha ormai superato i 7 mesi di longevità. Nonostante questo scenario, l’andamento del mercato si conferma in lento miglioramento, traendo forza soprattutto dai fondamentali. Il livello degli stoccaggi europei è infatti sopra le aspettative e gli arrivi di GNL dovrebbero proseguire seguendo il trend positivo dell’ultimo periodo.
Dall’altro lato, questa mattina, l’IEA (International Energy Agency) ha pubblicato nel suo report trimestrale una simulazione non troppo felice secondo la quale l’Europa, per reggere un inverno senza poter fare affidamento sul gas russo, dovrà ridurne almeno del 13% la domanda. Ipotesi non troppo lontana da quello che veramente sarà, dato che i costi delle bollette hanno raggiunto cifre talmente alte da obbligare le imprese a ridurre la produzione.

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Petrolio

Sul mercato petrolifero, venerdì 30 settembre i prezzi quotati si sono mantenuti pressoché stabili: il Brent è stato quotato a 85.1 $ al barile (+0.1 $), l’Oman/Dubai a 81.6 $ al barile (+0.4), mentre il WTI ha raggiunto i 79.5 $ al barile (+0.8 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Brent e WTI hanno chiuso la scorsa settimana in rialzo. Attualmente ci troviamo comunque in una zona di minimo su quotazioni che non si vedevano da mesi. Dal punto di vista dei fondamentali, le variabili determinanti restano sicuramente lo spettro della recessione, che potrebbe portare ad un crollo della domanda, e le strategie dell’OpecPlus, orientate ad un taglio della produzione per prendere in contropiede il mercato, attualmente in discesa.
Se anche questo mese il taglio venisse confermato, come si presume, sarebbe il secondo consecutivo.

Carbone Termico

Si segnala infine, il prezzo del carbone termico spot Europa che venerdì ha raggiunto il livello di 337 €/Ton (+1.7 €/Ton), mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 423.4 €/Ton (+7.9 €/Ton).

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Le previsioni sul livello di acqua del Reno sono neutrali per questa settimana, dopo un weekend in cui si è raggiunto un picco massimo di 191 cm nel punto di strozzatura di Kaub (contro i circa 150 della settimana scorsa).
Le scorte totali di carbone presso i terminali di importazione ARA si attestano attorno ai 6.4 milioni di tonnellate, al di sotto del picco massimo di Agosto (7.2 milioni di tonnellate) ma comunque sopra la media degli ultimi recenti giorni.
Nessuna novità per quanto riguarda le sanzioni sui combustibili fossili russi: la possibilità di una de-escalation è ancora remota, ma resta un importante fattore di peso nel mercato del carbone.


1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 30 settembre 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.