Olio di palma ai livelli pre-conflitto
I prezzi al CME mostrano una riduzione dei livelli di oltre il 50%
Pubblicato da Donatella Talucci. .
Alimentari Olio di Palma Determinanti dei prezzi
L'olio di palma, comunemente utilizzato in ambito alimentare per la produzione di biscotti, creme e in generale per prodotti da forno, trova ampio impiego anche in prodotti tra loro differenziati come saponi, detersivi e imballaggi. Per tale motivo, il suo diffuso utilizzo lo rende uno dei prodotti più scambiati al mondo.
Nel 2021 il valore dell’export ha quasi raggiunto i 13 miliardi di dollari con oltre 11.8 milioni di tonnellate commercializzate.
Il grafico a barre sul commercio mondiale nel 2021 di olio di palma greggio fa emergere la concentrazione che caratterizza l’offerta su questo mercato, dominato da due grandi player: Malesia con un export di oltre 4 miliardi di dollari e Indonesia con quasi 3.5 miliardi, seguiti poi da Papua Nuova Guinea (756 milioni), Thailandia (621 milioni) e Guatemala (617 milioni).
Negli ultimi sei mesi, un segnale di forte rallentamento dei prezzi sta però interessando il mercato dell’olio di palma.
Guardando alla dinamica di lungo periodo, è possibile suddividere la serie storica in diverse fasi:
- fine 2016 – inizio 2017: nel dicembre 2016 l’andamento del prezzo dell’olio di palma raggiunge il picco di 711 $/Ton grazie alla forte ripresa della domanda che ha caratterizzato quel periodo.
Successivamente, si assiste ad una fase calante durata circa un anno e mezzo che ha generato complessivamente una variazione -20%. Da quel momento in poi, le quotazioni sono rimaste stabili ad un valore prossimo a 500 $/Ton; - seconda metà 2019 – inizio 2020: da agosto 2019 i prezzi dell’olio di palma hanno ricominciato una corsa al rialzo, interrotta poi nel gennaio 2020 al livello di 766 $/Ton.
In quel periodo infatti le foreste dell’Indonesia e della Malesia furono colpite da numerosi incendi, provocando così un forte shock all’offerta con un conseguente aumento dei prezzi.
A interrompere questa fase crescente è stata poi, inevitabilmente, la diffusione del Covid-19 che ha portato i prezzi quasi a dimezzarsi; - maggio 2020 – aprile 2022: in circa due anni, le quotazioni dell’olio di palma hanno raggiunto livelli record mai prima sperimentati, passando dai 453 $/Ton di maggio 2020 ai 1589 $/Ton di aprile 2022 (+251%).
La filiera del settore agroalimentare, già fortemente in difficoltà a causa di un generalizzato aumento dei prezzi delle materie prime alimentari, ha subito un ulteriore colpo a causa dell’invasione russa in Ucraina. In particolare, data la carenza di oli di girasole e di colza, prodotti per quasi il 75% dell'export mondiale da Russia e Ucraina, il consumo di questi prodotti è stato sostituito proprio dall’olio di palma che quindi ha visto un forte incremento della propria domanda, principalmente proveniente da India e Cina.
L’aumento della domanda dell’olio ha fatto sì che i prezzi balzassero alle stelle, provocando soprattutto un malcontento interno in Indonesia, dato il diffuso utilizzo del bene nella cultura indonesiana. Proprio su questo fronte, il governo per calmierare il prezzo è corso ai ripari introducendo un blocco alle esportazioni durato solo 3 settimane.
Da quel momento, infatti, i prezzi hanno mostrato un cambio di tendenza, che li ha portati a registrare una riduzione complessiva del 54%.
Il motivo è da ricercare principalmente nel mismatch creatosi tra domanda e offerta: eccessivi livelli di scorte, produzione elevata e domanda quasi piatta hanno portato i prezzi, in pochi mesi, ai livelli registrati lo scorso anno.
Mettendo a confronto i prezzi dell’olio di palma finanziario (CME) con i prezzi doganali si può osservare come, seppur con ritardo, anche i prezzi doganali stanno lentamente recependo le riduzioni di prezzo.
Secondo le previsioni dello scenario PricePedia, infatti, il prezzo dell’olio di palma doganale continuerà a ridursi, scendendo al di sotto dei 900 $/Ton nei prossimi mesi.