Price Cap dinamico e nuovo indice di riferimento: l’UE decide le proprie mosse per affrontare la crisi energetica

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 14 ottobre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo¹:

• TTF Olanda 142 €/MWh (-14.2 €/MWh)
• PSV Italia 97.1 €/MWh (-32.6 €/MWh)
• HenryHub USA 22.9 €/MWh (-0.9 €/MWh)
• NBP Regno Unito 103.8 €/MWh (-8.7 €/MWh)
• JKM Asia 122.1 €/MWh (+2.1 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Il calo dei prezzi del comparto energetico è proseguito tutta la scorsa settimana. La discesa che ha caratterizzato l’ultimo periodo ha portato i prezzi a toccare quest’oggi le quotazioni di inizio agosto. Rimane sempre quella nota di volatilità infrasettimanale, con diversi saliscendi che si susseguono pur mantenendo un comportamento ribassista.
Questa settimana (probabilmente nella giornata di martedì) l’Unione Europea pubblicherà un documento in cui verrà proposta la separazione del mercato del gas con l’Indice TTF, colpevole di non riflettere più la realtà energetica del blocco europeo dopo che la Russia ha tagliato le forniture. Cambiamento dalla storica importanza che implicherebbe un periodo medio-lungo di adattamento alle nuove condizioni: si parla di un’introduzione del nuovo indice per fine 2022, pronto ad entrare in funzione a partire dal prossimo anno termico.
Allo stesso tempo prosegue il piano per cercare di arginare il rischio di sbalzi improvvisi del mercato: allo studio c’è la proposta di un price cap giornaliero sul mercato del gas; tale meccanismo sarebbe temporaneo e dovrebbe servire ad assicurare una formazione dei prezzi più solida. Lato stoccaggi, il livello europeo ha ormai raggiunto l’obiettivo prefissato con un certo anticipo e le temperature, previste al di sopra della media stagionale fino a fine mese, aiuteranno a limitare i consumi per via dei minori utilizzi degli impianti di riscaldamento.

Petrolio

Anche sul mercato petrolifero i prezzi quotati la scorsa settimana hanno registrato una flessione: il Brent è stato quotato a 91.6 $ al barile (-6.2 $), l’Oman/Dubai a 85.1 $ al barile (-6.2), mentre il WTI ha raggiunto il livello di 85.6 $ al barile (-7 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Un dollaro debole e preoccupazioni per una scarsa offerta, hanno fatto sì che i benchmark petroliferi aprissero al rialzo le contrattazioni di questa settimana. La Cina, maggior consumatore di petrolio a livello mondiale, sembra essersi messa alle spalle il periodo legato al Covid e alla sua diffusione, e ha annunciato che aumenterà la capacità di approvvigionamento energetico interno e le sue riserve di materie prima chiave, come carbone, petrolio e gas. Questo stimolerà la domanda con possibile conseguente influenza sui prezzi, nonché sulle economie globali.

Carbone Termico

Si segnala infine, il prezzo del carbone termico spot Europa che venerdì ha raggiunto il livello di 282 €/Ton registrando una variazione settimanale di +15 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 403.9 €/Ton, con una variazione settimanale di +10.1 €/Ton.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Sul mercato del carbone ci sono stati rallentamenti dovuti ad un calo del livello delle acque del Reno: dai massimi a 268 cm di settimana scorsa, si è tornati intorno ai 160cm sul punto di strozzatura di Kaub; di conseguenza la capacità delle chiatte per il trasporto è diminuita. Ciò significa che l’equilibrio tra flussi e scorte presso i terminali ARA rimarrà piuttosto fragile in questi giorni.
Mercato che rimane legato alle precipitazioni: nei prossimi giorni dovrebbero essere piuttosto deboli, con leggere intensificazioni intorno a metà settimana che potrebbero supportare i flussi di trasporto.

1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 14 ottobre 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.