Si attenua il caro energia, ma a scapito dei livelli di attività industriale
Temperature più alte della media e riduzione delle attività dei settori energivori hanno portato ad un allentamento delle tensioni sul mercato europeo del gas
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Energetici Caro energia Strumenti e MetodologieNell'articolo Prezzo del gas al PSV sotto i 100 euro/Mwh è stato messo in evidenza lo scostamento che si sta registrando nel corso di ottobre tra il prezzo del gas sul mercato del giorno prima (Day-ahead Price) al Punto di Scambio Virtuale (PSV) italiano e il prezzo al TTF olandese relativo al contratto future del mese successivo. Questo scostamento può dipendere da due diversi fattori:
- abbondanza relativa sul mercato italiano, che si traduce in esportazioni nette di gas e in un prezzo minore in Italia che nel resto d'Europa;
- una situazione congiunturale in Europa relativamente favorevole, prevista, tuttavia, svanire già nelle prossime settimane.
Può essere utile un approfondimento delle due determinanti, al fine di qualificare meglio il fenomeno in atto.
Abbondanza relativa di gas in Italia
La tabella che segue mette a confronto le riserve italiane di gas con quelle dei principali paesi consumatori UE.
Scorte di gas nei siti di stoccaggio al 15 ottobre 2022
Area | Scorte | Consumi 2021 | Capienza siti | Grado riempimento | Scorte/Consumi |
Twh | Twh | Twh | % | % | |
EU | 1026.1 | 3776.4 | 1114.4 | 92.1 | 27.2 |
Francia | 130.8 | 430.4 | 132.6 | 98.7 | 30.4 |
Germania | 234.8 | 905.3 | 245.6 | 95.6 | 25.9 |
Italia | 181.7 | 725.0 | 193.4 | 93.9 | 25.1 |
Olanda | 129.1 | 350.7 | 139.0 | 92.9 | 36.8 |
Austria | 82.4 | 90.1 | 95.5 | 86.2 | 91.4 |
Altri UE | 267.3 | 1274.9 | 308.2 | 86.7 | 21.0 |
Tutti i paesi hanno quasi interamente riempito i propri siti di stoccaggio con punte del 99% per la Francia e del 96% per la Germania. Anche l'Italia presenta un grado di riempimento molto elevato (94%), anche se inferiore a quello di Francia e Germania.
In termini di livello di scorte, non sembra quindi esserci una situazione in Italia molto diversa rispetto a quella presente negli altri paesi europei. In termini di mercato, invece, l'elemento di novità sul mercato italiano sono le esportazioni nette che stanno caratterizzando questo mese.
Il confronto tra il prezzo del mercato del giorno prima al PSV con il prezzo per consegne a breve al TTF ci può aiutare a capire come il cambiamento dei flussi di commercio estero possa aver impattato i prezzi all'ingrosso del gas in Italia. Per quest'ultimo prezzo è disponibile l'indice Neutral Gas Price (NGP), pubblicato da European Energy Exchange (EEX). Questo è il prezzo medio ponderato per il volume di tutte le transazioni eseguite in tutti i contratti spot, con consegna in uno specifico giorno. L'indice NGP si basa sugli scambi conclusi nelle diverse sessioni del mercato di Amsterdam (TTF Hours, TTF WD, TTF DA, TTF Saturday, TTF Sunday e TTF W/END).
Il grafico riporta il confronto tra i due prezzi negli ultimi 60 giorni.
I due prezzi sono quasi sempre allineati, tranne in due periodi (fine settembre e nella seconda settimana di ottobre), in cui il prezzo al PSV risulta significativamente più basso. Questi due periodi suggeriscono come realistica l'ipotesi che dalla fine di settembre si stia realizzando sul mercato italiano una abbondanza relativa di gas.
Situazione congiunturale favorevole
La netta flessione dei prezzi spot, sia al PVS che al TTF, avvalora anche l'ipotesi che il mercato europeo del gas stia attraversando una fase congiunturale favorevole.
Questa ipotesi può essere facilmente verificata andando ad analizzare la curva dei prezzi future per scadenza, con sottostante il prezzo TTF.
Nel grafico che segue è riportata questa curva relativa al giorno 17 ottobre.
E' evidente come il prezzo spot sia trattato a sconto rispetto ai prezzi del future di novembre e soprattutto di dicembre. Grazie alle alte temperature i consumi di gas della stagione invernale non sono ancora partiti e iniziano a scarseggiare i siti in cui stoccare ulteriore gas. Il mercato del gas sta attraversando una fase di abbondanza che è però prevista venire meno non appena le temperature si abbasseranno e aumenteranno i consumi per riscaldamento.
Conclusioni
Questa analisi conferma la rilevanza di entrambe le determinanti nello spiegare il differenziale che si è aperto tra il prezzo del future TTF ad un mese e il prezzo PSV sul mercato del giorno prima: vi è una relativa maggior abbondanza di gas sul mercato italiano, che si inserisce in una fase favorevole di disponibilità di gas sul mercato europeo. Certamente le temperature più elevate della media stagionale stanno limitando i consumi per riscaldamento in questa fase iniziale della stagione autunnale. Un ruolo importante è tuttavia svolto anche dalla forte riduzione dei livelli di attività nei settori maggiormente energivori. L'effetto temperature tenderà progressivamente a diminuire nelle prossime settimane. Potrebbe invece continuare l'effetto dei minori consumi energetici dell'industria europea, creando una pausa al caro energia, ma a scapito dei livelli di attività.