Calo dei prezzi delle materie prime industriali e incertezza sul comparto chimico

È stato pubblicato l’aggiornamento dei prezzi PricePedia di ottobre 2022.
Con questo aggiornamento, la piattaforma modifica la base dei propri indici: si è passati dall’eguagliare 100 alla media dei prezzi del 2020, all’eguagliare 100 ai prezzi medi registrati nel gennaio 2022 (2022-01=100). Risulta così ancora più evidente la lenta riduzione dei prezzi delle commodity che sta caratterizzando questi mesi autunnali, complice il rallentamento dell’economia mondiale e le preoccupazioni della possibile recessione.
Come ben risaputo, dalla seconda metà del 2020 tutti i prezzi delle commodity hanno iniziato una corsa al rialzo che ha portato i propri livelli a registrare variazioni, in alcuni casi, di oltre il 100%. L’aumento si è protratto fino alla metà di quest’anno, per poi rallentare costantemente.
L’Indice Totale delle Commodity¹ (raffigurato nel grafico che segue dalla linea blu) aiuta, da questo punto di vista, ad avere una panoramica dell’andamento generale di prezzo.

Il grafico di cui sopra mostra sia l’andamento dell’Indice Totale delle Commodity, sia dell’Indice degli Industriali².
È evidente il cambio di rotta che sta portando la curva ad avvicinarsi ai livelli registrati nei mesi precedenti al conflitto russo-ucraino. In particolare l’Indice Totale delle Commodity risulta registrare un livello di 117 con una variazione congiunturale di -0.9% e una tendenziale di +29.5%, mentre l’Indice degli Industriali ha raggiunto a ottobre 2022 un livello di 109 con una variazione congiunturale di -0.4% e una tendenziale di +19.5%.

Analisi per famiglia merceologica

Variazioni congiunturali

Analizzando singolarmente le variazioni registrate da settembre 2022 a ottobre 2022 (in euro) del Last Price³, si segnalano ancora leggeri incrementi per il comparto della Chimica sia Inorganica (+1.9%) che Specialty (+1.4%), seguiti dalle famiglie dei Preziosi (+0.6%), Legno&Carta (+0.4%) e Alimentari (+0.3%).

Dal lato delle famiglie merceologiche che registrano riduzioni di prezzo troviamo i metalli, sia Non Ferrosi (-1.5%) che Ferrosi (-0.1%), assieme alla famiglia degli Energetici (-1.3%).
Al di sotto del’1% si posizionano inoltre i comparti delle Plastiche&Elastomeri (-0.8%), Chimici Organici (-0.6%) (vai all’articolo “La pressione della concorrenza cinese sul prezzo degli acidi organici” ) e Fibre Tessili (-0.6%).

Variazioni tendenziali

Il grafico che segue analizza singolarmente le variazioni registrate dai prezzi delle famiglie merceologiche rispetto a ottobre 2021.

Anche guardando alle variazioni di lungo periodo, è il comparto della chimica a registrare i più elevati incrementi di prezzo su base annua: i Chimici Organici segnano un +63.8% rispetto a ottobre 2021, la Chimica: Specialty segna un +42.5%, mentre i Chimici Organici segnano un +32.6%. Ad accompagnare poi le famiglie degli Energetici (+36.2%) e degli Alimentari (+31.6%). Al di sotto dei 25 punti percentuali si posizionano le famiglie di Legno&Carta (+24%), Ferrosi (+18.3%), Preziosi (+13.5%), Plastiche ed Elastomeri (+12.6%) e Non Ferrosi (+10.4%). Infine, si segnala la famiglia delle Fibre Tessili, che, rispetto a ottobre 2021, ha registrato una esigua variazione del +4.1%.

1. L'indice PricePedia del prezzo degli Industriali risulta dall'aggregazione degli indici relativi alle seguenti categorie merceologiche: Ferrosi, Non Ferrosi, Legno&Carta, Chimica: Specialty, Chimici Organici, Chimici Inorganici, Plastiche&Elastomeri e Fibre Tessili.
2. L'indice PricePedia del Totale delle Commodity risulta dall'aggregazione degli indici relativi alle seguenti categorie merceologiche: Alimentari, Energetici, Ferrosi, Non Ferrosi, Legno&Carta, Chimica per l'Industria, Chimici Organici, Chimici Inorganici, Plastiche&Elastomeri, Fibre Tessili e Preziosi.
3. Quando le condizioni economiche cambiano velocemente, diventa fondamentale disporre di informazioni attendibili, il più aggiornate possibili, sul fenomeno di interesse. Prendendo in esame il Last Price, consideriamo i prezzi associati alle negoziazioni e ai contratti avvenuti in quello specifico mese. Inoltre, data l’attuale volatilità dei prezzi, la dinamica su un periodo di tre mesi consente di estrarre segnali maggiormente robusti sulla dinamica dei prezzi.