Rimbalzo dei prezzi delle commodity
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 7 novembre 2022
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Analisi settimanale LMEDinamica settimanale
Andamento dei singoli metalli non ferrosi
- Rame: Nella scorsa settimana i prezzi del rame hanno chiuso in rialzo superando quota 7800 $/Ton. Gli stock LME sono scesi. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
- Nichel: Nella settimana scorsa i prezzi del nichel hanno chiuso in rialzo sopra quota 23.000 $/Ton. La volatilità continua a salire e rimane su livelli alti. Gli stock LME sono sui minimi pluriennali. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio: I prezzi dell’alluminio primario hanno chiuso in rialzo e sono andati sopra quota 2.300 $/Ton. Scorte LME in forte rialzo. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio secondario: Nella settimana scorsa i prezzi ufficiali dell’alluminio secondario sono saliti, superando i 1.650 $/Ton.
Durante il giorno sulla piattaforma Select dell’LME vi sono pochissimi scambi. La correlazione dei prezzi tra alluminio primario e secondario è scesa. Gli stock LME sono in leggero rialzo ma ancora su valori molto bassi. Lo spread tra spot e future continua a essere a zero. - Zinco: La settimana scorsa i prezzi dello zinco si sono mantenuti sotto quota 3.000 $/Ton. Gli stock LME sono in ribasso e sui minimi. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
- Piombo: Nella settimana scorsa i prezzi del piombo sono saliti a quota 2.000 $/Ton. Gli stock LME sono risultati in ribasso e vicini ai minimi pluriennali. Spread in backwardation.
- Stagno: Stagno stabile questa settimana a 19.000 $/Ton. Gli stock LME sono in ribasso. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
Commento Macroeconomico
Nella settimana scorsa c’è stato un significativo rimbalzo dei prezzi delle commodity come evidenzia il CRB Index. Questo rimbalzo è frutto di diversi fattori.
In primis il Dollar Index ci dice che il dollaro americano è un po' sceso. Per quanto riguarda le materie prime si nota un rimbalzo dei prezzi dei prodotti energetici, da quello del petrolio a quello del gas. In rialzo anche i prezzi dei metalli non ferrosi quotati all’LME.
A livello macroeconomico, va registrato che la Cina dopo aver archiviato la rielezione di Xi Jin Ping, potrebbe rivedere in senso meno restrittivo, la sua politica zero contagi al fine di rilanciare l’attività manifatturiera che nei mesi scorsi era scesa. La settimana che va ad iniziare vede i prezzi del rame vicino agli 8.000 $/Ton e l’alluminio sopra i 2.300 $/Ton.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina (che continua) si aprono spiragli per l’avvio di negoziati. A livello internazionale si stanno notando tante iniziative che vanno in questa direzione. La stessa Cina sembra più propensa a a fare più pressione al suo alleato russo per cominciare a ragionare sull’avvio di negoziati per fare cessare il conflitto che, in ogni caso, non deve prevedere il ricorso agli armamenti nucleari, estremamente pericolosi per tutti.
Attenzione anche verso le elezioni MID.TERM in USA. Il risultato, qualunque sarà, non sarà indifferente per i mercati: prima commodity da monitorare è il dollaro.
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La reazione dei mercati
Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana
CRB Index: in rialzo.
RICI Index: in rialzo.
GSCI Index: in rialzo.
BDI Index-Noli marittimi: in ribasso.
Petrolio Brent: in leggero rialzo.
Gas naturale TTF: in rialzo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in rialzo.
Dollar Index: in ribasso.