Incertezza e tensioni pesano sul prezzo del rame
Doctor Copper Says: le dinamiche del prezzo del rame per monitorare l’economia
Pubblicato da Alba Di Rosa. .
LME Rame Non Ferrosi Doctor Copper SaysNegli ultimi giorni il prezzo del rame allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) ha confermato il trend al ribasso avviato la scorsa settimana, a fronte di una relativa stabilità al London Metal Exchange (LME). Guardando ai prezzi in euro, emerge infatti un calo prossimo al 2% allo SHFE rispetto allo scorso venerdì.
Andiamo allora ad approfondire gli eventi e le news di questa settimana che hanno influenzato il prezzo del Doctor Copper.
Il fattore pandemia penalizza lo scenario cinese
Con l’aumento dei casi Covid anche questa settimana, la Cina sta assistendo ad un incremento delle relative restrizioni – misure che si riflettono sul sentiment di residenti e imprenditori, nonchè degli investitori. Tanto più in un periodo di incremento “stagionale” dei casi, il fattore Covid e le relative misure restrittive sembrano quindi rimanere un fattore di primo piano nell’influenzare le dinamiche del prezzo del rame, pesando significativamente sul sentiment dei mercati.
A supporto del prezzo del rame è invece la notizia di giovedì di una nuova iniziativa a favore del settore immobiliare cinese, dopo il piano in 16 punti annunciato la scorsa settimana. La Industrial and Commercial Bank of China ha infatti annunciato un’estensione delle sue linee di credito a 12 costruttori; sulla stessa linea, altre banche statali questa settimana hanno comunicato la possibilità di nuove prestiti ad un settore pesantemente indebitato. Secondo gli esperti, queste iniziative segnalano la volontà delle autorità di rafforzare la fiducia, per un settore che ricopre un ruolo chiave nell’economia del paese.
Va nella stessa direzione di supporto ad un’economia che naviga tempi difficili anche la politica monetaria cinese, con l’annuncio nella giornata odierna, da parte della People’s Bank of China, di una riduzione del reserve requirement ratio (RRR) per le banche di 25 punti base. Trattasi quindi di una mossa volta a supportare l’economia del paese, appesantita soprattutto sul fronte Covid e su quello immobiliare.
Spostandoci dal contesto asiatico, ulteriore elemento di attenzione per l’impatto sul prezzo del rame sono le tensioni in atto in Cile, il maggiore produttore di rame al mondo, alla miniera di Escondida. La miniera sarebbe infatti a rischio sciopero per proteste sul fronte della sicurezza; la mancanza, al momento, di un accordo tra le parti minaccia uno sciopero per due giornate della prossima settimana.
Il clima economico
Allargando lo sguardo ad ulteriori indicatori che, insieme alle dinamiche del rame, possano fornire indicazioni in merito all’evoluzione del contesto economico, ci focalizziamo questa settimana sul World Container Index, indice che fornisce valutazioni settimanali dei noli dei container da 40 piedi.
Dopo la scalata cominciata nella seconda metà del 2020, e l’inversione di tendenza da fine 2021, ad oggi l’indice risulta sostanzialmente tornato sui valori di due anni fa. Secondo gli esperti, la progressiva caduta riflette il pessimismo dei mercati sul fronte della domanda, penalizzata dai timori di inflazione e recessione.
Nella stessa direzione vertono gli ultimi dati sui Flash PMI per l’Eurozona (Purchasing Managers’ Index), rilasciati mercoledì. Nel mese di novembre, l’attività economica dell’area euro ha infatti registrato una contrazione per il quinto mese consecutivo, a fronte però di una riduzione dell’intensità della caduta. Il Flash Eurozone PMI Composite Output Index risulta infatti pari a 47.8 per il mese di novembre, al di sotto della soglia neutrale di 50, ma superiore rispetto al 47.3 registrato a ottobre.
Il business sentiment misurato dal PMI rimane, in ogni caso, negativo a fronte di un calo della domanda, confermando dunque i segnali provenienti dal fronte dei noli.