Le temperature in discesa mettono sotto pressione i prezzi del gas

Analisi settimanale delle commodity energetiche

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 2 dicembre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:

  • TTF Olanda 135.6 €/MWh (+11.2 €/MWh)
  • HenryHub USA 20.6 €/MWh (-2.8 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 135.1 €/MWh (+19.3 €/MWh)
  • JKM Asia 102.8 €/MWh (+4.3 €/MWh)
  • PSV Italia 146.2 €/MWh (+25 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

La settimana che ci lasciamo alle spalle ha chiuso gli scambi in leggero ribasso, anche se le temperature in discesa stanno esercitando pressione rialzista ai prezzi del gas. Venerdì l’Unione Europea ha proseguito i colloqui sul possibile price cap, prendendo in considerazione un valore più basso rispetto ai 275 €/MWh si cui si è parlato finora. Diversi paesi non sono ancora d’accordo sull’effettiva necessità di tale limite. Le discussioni proseguiranno il 13 Dicembre.
Nel frattempo il terminale LNG di Freeport ha posticipato nuovamente la data del riavvio alla fine dell’anno, dopo che inizialmente era stata spostata da metà novembre e metà dicembre. A livello europeo, i dati dell’IEA parlano di un calo del 25% del consumo di gas, pari a circa 13 miliardi di metri cubi in valore assoluto. Il clima eccessivamente mite di inizio mese ha causato un calo del 30% sul gas per residenziale e domestico, mentre una forte produzione di energia elettrica da eolico ha ridotto la domanda di gas per tale scopo del 30%.
Il settore che è calato di meno (-10%) è quello industriale, che ha beneficiato della moderazione dei prezzi di questo mese rispetto ai picchi visti in estate.

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Petrolio

Settimana di incrementi di prezzo anche sui mercati petroliferi.
Lo scorso venerdì il Brent è stato quotato a 85.6 $ al barile (+1.9 $), il WTI ha raggiunto il livello di 80 $ al barile, (+3.7 $) e infine l’Oman/Dubai a 79.3 $ al barile (+3.1 $).

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Questa settimana i prezzi del greggio aprono in rialzo in seguito alla decisione dell'OPEC+ di attenersi al taglio della produzione previsto di 2 milioni di barili al giorno. Anche l'allentamento delle restrizioni COVID in Cina ha sostenuto i prezzi: grazie a quest’ultimo potremo assistere ad una ripresa della domanda di petrolio, rimasta sotto media per lungo tempo a causa delle rigide politiche anti-COVID.
Novità anche dalle Istituzioni: nel fine settimana, il G7, insieme all'Australia e ai Paesi dell'UE, ha concordato un tetto massimo di prezzo di 60 dollari al barile per il petrolio russo, al fine di limitare le entrate della Russia. Si tratta di una misura che consente ai Paesi di acquistare il petrolio russo a un prezzo pari o inferiore al tetto massimo; quest’ultimo sarà rivisto ogni due mesi. Il limite di prezzo inizierà oggi, ma ci sarà una deroga speciale di 45 giorni per le navi caricate in precedenza: potranno scaricare entro il 19 gennaio senza alcun adeguamento di prezzo.

Carbone Termico

Infine, anche sul mercato del carbone termico la settimana si è chiusa con quotazioni al rialzo. Venerdì il prezzo del carbone termico spot Europa è stato quotato a 253.4 €/Ton (+31.7 €/Ton), mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 371 €/Ton (+23.1 €/Ton), .

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

La scorsa settimana, la produzione di energia da parte dei produttori tedeschi di carbone fossile ha raggiunto il livello più alto dell'anno (1.608 GWh, dati EEX). Nonostante il consumo di carbon fossile in Germania sia aumentato notevolmente nelle ultime settimane, le scorte di carbone presso i terminali di importazione ARA rimangono elevate. Le scorte totali si sono attestate a 5.95 Milioni di tonnellate questa settimana, con un aumento dell'1.2% rispetto ai 5.88 della scorsa settimana.
Sebbene le scorte dell'ARA siano diminuite del 17% rispetto al picco di 7.2 milioni di tonnellate raggiunto a metà agosto, i livelli recenti sono ancora sufficientemente elevati da attenuare la domanda di importazioni.
Nei prossimi mesi si prevede un forte consumo stagionale di carbone fossile, che probabilmente porterà a un esaurimento delle scorte e che, a sua volta, dovrebbe stimolare una maggiore domanda di importazioni. Segnaliamo un calo della produzione interna di carbone in Cina a ottobre (-7.4%). Ancora forte invece la crescita annuale (+12.9%).


1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 2 dicembre 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.