Il costo del trasporto marittimo verso la normalizzazione
Pubblicato da Pasquale Marzano. .
Noli navali Determinanti dei prezziA partire dalla seconda metà del 2020, le difficoltà logistiche innescate dalla ripresa economica post covid e dai limiti strutturali caratterizzanti il trasporto marittimo (si veda l'articolo Trasporto navi container verso la normalizzazione ?) sono state un fattore che ha contribuito all'aumento del costo dei noli marittimi e, indirettamente, dei prezzi delle materie prime.
Nei mesi più recenti, le pressioni sulla logistica dovute alla ripresa economica sono venute meno. Nel grafico che segue viene illustrata la dinamica di alcuni indicatori congiunturali, presenti in PricePedia, che testimoniano il rallentamento in atto delle attività economiche.
I tre indicatori presentano un andamento comune, con una forte correlazione (sempre superiore a 0.93). Dopo una fase di stabilizzazione nella prima parte dello scorso anno, da giugno 2022 è in atto una riduzione delle attività. Tale riduzione nel mese di dicembre 2022 risulta in media pari al -5% rispetto a giugno dello stesso anno.
Il rallentamento evidenziato ha prodotto nella seconda parte del 2022 un allentamento delle pressioni sui prezzi delle materie prime, come descritto nell'articolo Si conferma la riduzione dei prezzi nella seconda metà del 2022 e il calo del costo dei noli navali.
Nei grafici che seguono, vengono illustrati due importanti indicatori del costo dei noli navali: il Baltic Dry Index (BDI), indice in dollari per il trasporto di merci alla rinfusa, e il World Container Index, indice del costo in dollari per container da 40 piedi (FEU).
Costo del trasporto marittimo, indici in dollari | |
Baltic Dry Index (BDI) | World Container Index (WCI) |
I due grafici mostrano i livelli anomali che i due indicatori hanno registrato nel corso del biennio 2021-22. Entrambi gli indici sono stati caratterizzati da un trend crescente che li ha portati sui massimi storici nei mesi di settembre e ottobre 2021.
Le dinamiche dei due indicatori risultano però diverse tra loro: il BDI nel periodo considerato ha registrato un picco di massimo di oltre 4800 dollari, comunque inferiore a quello dei mesi precedenti al fallimento di Lehman Brothers', quando l'indice è arrivato a superare gli 11000 dollari.
Nei mesi finali del 2021 e nella prima parte del 2022, il BDI, pur mantenendosi su livelli superiori alla media degli ultimi 8
anni, è stato caratterizzato da un trend decrescente, tanto che a gennaio 2023 esso risulta essere rientrato su livelli "normali".
Per quanto riguarda il WCI, invece, dopo il massimo storico di settembre 2021, la discesa è stata più lenta rispetto al BDI, e ha avuto una accelerazione soltanto a partire da settembre 2022. A gennaio 2023 il WCI si attesta di poco sopra ai 2100 dollari per FEU, intorno ai livelli di agosto 2020.
Conclusioni
Il costo del trasporto marittimo sta attraversando una fase di normalizzazione. Il ritorno ai livelli pre-pandemia è già avvenuto per il BDI, mentre la fase di rientro si è rivelata più lenta per il WCI, che si attesta sui livelli di agosto 2020.
Tale dinamica potrebbe proseguire per entrambi gli indicatori. Con quale intensità dipenderà dall'andamento dell'economia nei prossimi mesi.