Previsione dei prezzi delle materie prime: mercati finanziari e mercati fisici riflettono determinanti parzialmente diverse
Scenario PricePedia gennaio 2023
Pubblicato da Pasquale Marzano. .
Energetici Previsioni Previsione
All'inizio del 2023 i mercati delle materie prime e dei beni di base risultano fortemente condizionati dall'elevato livello di incertezza che grava sul ciclo industriale mondiale, principale driver della domanda di commodity. Tutti gli indicatori congiunturali segnalano, infatti, l'avvio nella seconda parte del 2022 di una fase a livello mondiale di riduzione dei livelli di attività industriale.
Questa fase si è riflessa in una riduzione prima dei prezzi delle commodity sui mercati finanziari e poi anche sui mercati fisici. L'incertezza sul prossimo futuro riguarda la tempistica con cui l'industria mondiale potrebbe riprendere una nuova fase di crescita. Infatti, se questa avverrà entro la fine di quest'anno, la domanda di materie prime, via accumulo di scorte, potrebbe anticipare questa ripresa e crescere già nei prossimi mesi, sostenendone i prezzi. Se viceversa, la ripresa dell'economia mondiale è rimandata al 2024, i prossimi mesi potrebbero creare le condizioni per una diminuzione più rapida dei prezzi delle commodity sui mercati fisici.
Le condizioni per una veloce inversione del ciclo dell'industria mondiale sono tre:
- un netto miglioramento nella gestione in Cina della crisi sanitaria da Covid19;
- un rallentamento significativo dell'inflazione su entrambe le sponde dell'Atlantico, tale da rendere non necessarie ulteriori restrizioni di politica monetaria;
- un'evoluzione della guerra in Ucraina favorevole al ripristino dell'integrità del paese e all'avvio di un processo di pace, senza generare caos politico in Russia.
Negli ultimi mesi i mercati finanziari sembrano scommettere su una veloce inversione del ciclo industriale e stanno anticipando gli aumenti futuri.
Dall'inizio di novembre 2022 gli indici in dollari dei prezzi dei metalli quotati sui mercati finanziari sono aumentati di quasi il 25% (si veda l'articolo In tre mesi i prezzi dei metalli in dollari sono aumentati di quasi il 25%). Grazie al parallelo apprezzamento dell'euro, gli stessi indici in euro sono aumentati di "solo" il 15%. Anche in euro, tuttavia, l'aumento è significativo e "segnaletico" di aspettative di un'economia in ripresa.
All'opposto, sui mercati fisici delle commodity tendono a prevalere gli effetti dell'attuale debole domanda, con prezzi che tendono a diminuire. La diminuzione è però contrastata dai segnali che provengono dai mercati finanziari. Laddove esiste un legame forte tra prezzi finanziari e prezzi fisici, come nel caso dei metalli, gli aumenti si registrano anche sui mercati fisici. Laddove, invece, questo legame è debole, oppure non esiste, come nel caso delle materie plastiche, i prezzi sui mercati fisici registrano riduzioni più marcate.
A fronte di questi segnali contrastanti e di un livello di incertezza raramente sperimentato, gli scenari di previsione, indispensabili ai processi decisionali, devono essere utilizzati con prudenza e continuamente aggiornati tramite una sistematica attività di monitoraggio.
Scenario di previsione PricePedia
Il grafico che segue mostra lo scenario di previsione PricePedia, aggiornato con le informazioni disponibili a inizio febbraio, riguardante l'indice del ciclo industriale globale.
Scenario del ciclo industriale globale
Come si osserva dal grafico, nel 2023 è attesa proseguire la fase di indebolimento del ciclo industriale iniziata nella seconda parte del 2022. Se si escludono la Grande Recessione del 2008-2009 e la crisi pandemica del 2020, nella primavera 2023 l'indice è previsto toccare livelli di minimo storico.
Nei mesi immediatamente successivi ci si attende, invece, una inversione di tendenza, che pone le basi per una lieve ripresa nel secondo semestre dell'anno. Il consolidamento della fase espansiva del ciclo tenderà a concretizzarsi nel corso del 2024, fino a ritornare ai livelli di gennaio 2022 alla fine dell'arco temporale di previsione.
Risultati di previsione
La dinamica del ciclo industriale globale, rappresentativa di quella della domanda mondiale di beni, incide sull'andamento dei prezzi delle materie prime. Pertanto, è utile osservare come lo scenario illustrato si riflette sulla previsione degli indici aggregati PricePedia del Totale Commodity[1], degli Energetici e degli Industriali[2].
Indici aggregati PricePedia | |
Totale Commodity | Industriali ed Energetici |
I prezzi delle commodity sono previsti al ribasso nel 2023 e nel 2024. L'intensità del calo risulta maggiore nell'anno in corso, in linea con quanto osservato per il ciclo industriale globale.
Nel 2024 i prezzi sono attesi continuare la fase di discesa, seppur con intensità minore rispetto a quella dell'anno precedente, mantenendosi su livelli storicamente elevati, sostenuti dalla ripresa della domanda mondiale di commodity.
La diversa intensità con cui si verifica il calo dei prezzi delle materie prime viene illustrata nella
tabella seguente, in cui si riportano i tassi di variazione percentuale degli indici aggregati nel 2023 e nel 2024.
Tassi di variazione annui (%) degli indici di prezzo in euro sui mercati fisici
Indici aggregati PricePedia | 2023 | 2024 |
Totale Commodity | -15 | -5 |
Energetici | -22 | -5 |
Industriali | -8 | -3 |
La diminuzione dei prezzi delle commodity sui mercati fisici appare più intensa nel 2023. La riduzione risulta, invece, marginale nel 2024. Tra le merceologie trattate, quella delle commodity industriali è attesa registrare diminuzioni con intensità più contenuta rispetto alle altre (-8% e -3% rispettivamente nel 2023 e nel 2024). Al contrario, le variazioni attese dei prezzi delle materie prime energetiche sono caratterizzate da una intensità più accentuata (-22% nel 2023 e -5% nel 2024).
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1. L'indice PricePedia del Totale delle Commodity risulta dall'aggregazione dell'Indice di prezzo degli Industriali con le categorie merceologiche degli Energetici e Alimentari.
2. L'indice PricePedia del prezzo degli Industriali risulta dall'aggregazione degli indici relativi alle seguenti categorie merceologiche: Ferrosi, Non Ferrosi, Legno&Carta, Chimica: Specialty, Chimici Organici, Chimici Inorganici, Plastiche&Elastomeri e Fibre Tessili.