Acciaio Inox in calo, ma i prezzi del ferrocromo sosterranno nel prossimo futuro i prezzi dell'acciaio inox

Tra i metalli non ferrosi, il cromo svolge un ruolo fondamentale nell'industria siderurgica. Dalla reazione del cromo con l'ossigeno si forma uno strato passivante di ossido di cromo sulla superficie dell'acciaio, che lo protegge dalla corrosione. La lega di acciaio e cromo con una percentuale superiore al 10% è commercialmente conosciuta come acciaio inossidabile o inox.
Questa componente si caratterizza per una elevata volatilità e per livelli di prezzo che risulteranno mediamente elevati anche nel prossimo futuro. Il grafico che segue riporta il prezzo del ferrocromo doganale elaborato da PricePedia, come componente principale ^[1] dei prezzi dei quattro codici di nomenclatura combinata relativi ai flussi doganale di Ferrocromo ^[2].

Lo scorso ottobre il ferrocromo ha raggiunto un prezzo di massimo assoluto. A questa fase è seguita una fase di diminuzione che ha riportato il ferrocromo sotto il livello di 4000 euro per tonnellata. Nel prossimo futuro il prezzo è previsto rimanere a livelli relativamente elevati, sostenuto dal prezzo del minerale di cromo e dalla ripresa prevista nel ciclo di produzione industriale mondiale.

Leghe di acciaio inox

• austenitico, con il 16-26% di cromo e il 6-22% di nichel;
• ferritico, con il 10,5-27% di cromo e percentuali relativamente basse di nichel;
• martensitico, con il 11-18% di cromo, tracce di nichel e con maggiori quantità di carbonio rispetto al ferritico;

All'interno di ciascuna tipologia, inoltre, le diverse leghe si differenziano non solo per la diversa percentuale di cromo e nichel, ma anche per la presenza di altri metalli non ferrosi, quali il manganese e il molibdeno.

Il prezzo dell'acciaio inox è, quindi, spesso definito da una base acciaio, definita in fase contrattuale, a cui si aggiunge una componente extralega, calcolata a posteriori sulla base dei prezzi dei diversi metalli che concorrono a formare la lega.

Il modello di previsione

Al fine di introdurre anche gli acciai inox nello scenario di PricePedia, è stato costruito un modello di previsione del prezzo doganale dei Piatti larghi inox laminati a caldo^[3] in funzione dei diversi metalli che formano la lega inox.
Poiché questa tipologia di prodotto siderurgico può essere prodotta sia con altoforno che con forno elettrico, la componente acciaio è calcolata come media tra la carica siderurgica per altoforno e la carica siderurgica per forno elettrico. Tra i minerali non ferrosi, si considerano il cromo, nella forma di ferrocromo, il nichel e il molibdeno.
Per quanto riguarda la specificazione dinamica, si utilizza il modello Engle e Granger, che consente di stimare in due passi la relazione di lungo periodo e quella di breve periodo. La relazione di lungo periodo consente di misurare l'impatto che, a regime, le variazioni del prezzo della carica siderurgica e dei metalli non ferrosi considerati hanno sulla dinamica del prezzo dei Piatti larghi inox laminati a caldo. La relazione di breve misura, invece il loro impatto nell'immediato. Questo tende a essere inferiore all'unità per la maggior vischiosità dei prezzi dei prodotti a valle del processo siderurgico rispetto ai prezzi delle materie prime.

Risultati di stima

Nella tabella che segue si riportano i risultati della stima del modello per i Piatti larghi laminati a caldo.

Risultati di stima della relazione tra acciaio inox e le sue determinanti

Nella relazione di lungo periodo si può osservare come al ferrocromo corrisponda il coefficiente maggiore e pari a 0.26. Ciò indica che nel lungo periodo, all'aumentare del prezzo del ferrocromo, ad esempio del 10%, il prezzo di equilibrio dell'acciaio inox tende ad aumentare del 2.6%. Il coefficiente per nichel e carica siderurgica è molto vicino allo 0.20, mentre il coefficiente di lungo periodo di intensità minore è quello del molibdeno, pari a 0.13.
Per quanto riguarda la relazione di breve periodo, i due coefficienti sono molto simili in intensità. Il coefficiente della variabile Shock identifica il meccanismo di trasmissione delle variazioni delle variabili esplicative (leghe e carica siderurgica) al prezzo dell'acciaio inox. In questo caso, nell'immediato quasi la metà dell'effetto si trasferisce al prezzo dei Piatti larghi inox laminati a caldo. Il coefficiente della variabile Ecm L1, invece, indica che il 45% delle eventuali differenze tra prezzo di equilibrio, determinato dalle variabili esplicative, e prezzo effettivo viene "corretto" nell'immediato.

Lo scenario di previsione

Il risultato della previsione a 24 mesi del prezzo dei Piatti larghi inox laminati a caldo, espresso in euro per tonnellata è riportato di seguito.

Dopo il picco di oltre 4800 euro per tonnellata toccato a maggio 2022, il prezzo dei piatti larghi inox laminati a caldo è tornato su livelli inferiori nei mesi estivi. I livelli attuali risultano ancora al di sotto del picco, ma comunque elevati se confrontati con la media di lungo periodo. Anche in previsione, il prezzo dell'acciaio inox tende a mantenersi sotto i massimi storici, sebbene in crescita rispetto alla fase finale del 2022, sostenuto dai prezzi delle sue determinanti.

I prossimi passi

Poiché il prezzo dei prodotti siderurgici in acciaio inox tende a differire a seconda dell'extralega utilizzata, il prossimo passo di questo modello sarà quello di prevedere diverse specifiche composizioni di extraleghe e di differenziare la previsione del prezzo dei prodotti siderurgici inox in funzione di una base acciaio e di specifici indici extralega.

1. L'analisi della componente principale (Principal Component Analysis o PCA) permette di cogliere gli andamenti comuni di più variabili, sintetizzando in una o più componenti principali la maggior parte delle informazioni.
2. I codici di nomenclatura combinata a 8 digit per il Ferrocromo con contenuto di carbonio in peso fino al 4% sono i seguenti: CN720249.50, CN720249.90, CN720249.10, CN720241.90
3. I codici di nomenclatura combinata a 8 digit per i Piatti larghi inox laminati a caldo sono i seguenti: CN721921.10, CN721922.10, CN721923.00. Si riferiscono prodotti piatti di acciai inossidabili, di larghezza superiore ai 600 mm, solo laminati a caldo, di spessore superiore o uguale 3 mm, contenenti, in peso maggiore o uguale al 2.5% di nichel.