Un anno di guerra in Ucraina

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 27 febbraio 2023

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LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LME

Dinamica settimanale

Andamento non ferrosi

Andamento dei singoli metalli non ferrosi

  • Rame: Continuano a diminuire i prezzi del rame, che questa settimana hanno chiuso toccando quota 8.806 $/Ton. Spread tra spot e future è in backwardation.
  • Nichel: Scende anche il prezzo del nichel, che la settimana scorsa ha chiuso a 24.825 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio: Questa settimana i prezzi dell’alluminio primario sono scesi rispetto alla scorsa settimana, posizionandosi sui 2.306 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Alluminio secondario: Leggero aumento si è registrato questa settimana per l’alluminio secondario, arrivato a toccare i 2.089 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
  • Zinco: Prezzo dello zinco ancora in calo. La settimana scorsa le quotazioni sono scese, toccando i 3.020 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
  • Piombo: Leggeri aumenti rispetto alla scorsa settimana anche per il piombo: la chiusura di venerdì ha visto i prezzi toccare I 2.065 $/Ton. Spread in contango.
  • Stagno: In calo anche i prezzi dello stagno, che questa settimana hanno chiuso a quota 25.900 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.

Commento Macroeconomico

La guerra russo-ucraina ha compiuto un anno. Quella che doveva essere “un’operazione militare speciale” della durata di qualche settimana, ha invece superato l’anno e ancora non si intravede una data possibile di inizio dei colloqui per arrivare al cessate il fuoco. Anzi, lo zar Putin minaccia anche d’invadere la Moldavia. Gran parte della comunità internazionale condanna Putin.
Dal 24 febbraio 2022, tante cose sono cambiate.
Intanto da un punto di vista geopolitico si è tornati ad una polarizzazione netta tra Stati democratici (USA, UE, Gran Breatagna ecc) e autocrazie (Cina, Russia, Iran, ecc). In particolare si guarda alla Cina che sta traendo vantaggio dalla guerra e ha una posizione ambigua sul conflitto.
Dal punto di vista economico quello che è successo per il gas russo è sintomatico di quanta sia complessa la globalizzazione basata sul commercio mondiale e la delocalizzazione della produzione. Le sanzioni varate da USA, UE e alleati sui prodotti esportati dalla Russia hanno stravolto le catene globali del commercio, provocato strozzature dal lato dell’offerta e i prezzi di tantissime commodity sono prima schizzati alle stelle e poi sono scese ai valori precedenti l’inizio della guerra.
Anche le commodity alimentari sono state interessate da questi blocchi col risultato che molti paesi africani non hanno visto arrivare grano ed altri cereali indispensabili per la loro alimentazione di base. Per non parlare dei fertilizzati indispensabili per le semine.

Guerra e Commodity

Guardando i principali indici delle commodity, si può vedere un’accelerazione del rialzo dei prezzi dopo il 24 febbraio che è durata diversi mesi, a seconda degli indici, a cui ha fatto seguito un ribasso di cui ancora non si vede una chiara inversione di tendenza.
L’indice generale delle commodity- CRB- ha raggiunto il suo picco massimo a giugno a quota 329 punti e oggi viaggia intorno a quota 260. L’indice dei metalli non ferrosi- LMEX- ha raggiunto il suo picco massimo a marzo a quota 5506 punti e oggi viaggia intorno a quota 4123.
Per quanto riguarda le commodity da noi monitorate l’impatto maggiore della guerra è stato sul gas.
Il prezzo TTF alla Borsa di Amsterdam, è passato dai 40 €/MWh del dicembre 2021 ai 338 di agosto 2022. Oggi viaggia intorno ai 48 €/MWh. I riflessi del prezzo del gas in particolare si sono fatti sentire sui costi dell’energia elettrica e sui trasporti soprattutto in Europa. Le conseguenze economiche sono state volatilità dei prezzi e inflazione.

Conclusioni

Poiché la guerra non è ancora finita e non si vede la fine del tunnel, si può concludere che questa fase di elevata incertezza continuerà anche nei prossimi mesi con tutto quello che comporta per i trend delle commodity.

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La reazione dei mercati


Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana

CRB Index: in calo.
GSCI Index: in calo.
BDI Index-Noli marittimi: in aumento.
Petrolio Brent: in lieve aumento.
Gas naturale TTF: in calo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in calo.
Dollar Index: in lieve calo.