Acciaio europeo in tempi di guerra

Analisi dei principali prodotti siderurgici importati da Russia e Ucraina

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Ferrosi Acciaio Legato Determinanti dei prezzi

È ormai passato un anno dall’invasione russa in territorio ucraino. Come riportato in un precedente articolo, Russia e Ucraina hanno da sempre ricoperto ruoli molto importanti nel commercio mondiale sia dei metalli ferrosi che non ferrosi.
Lo scoppio della guerra, e delle successive sanzioni applicate, hanno inevitabilmente influito sui flussi commerciali, modificando significativamente le catene di approvvigionamento mondiali. La scorsa settimana nell'articolo Prezzi HRC: i legami tra prezzi finanziari e prezzi fisici è stato preso in esame il caso dei coils in acciaio non legato laminati a caldo (HRC) per verificare quale era stato l'effetto sui prezzi europei della possibile riduzione delle importazioni UE dalla Russia.
I risultati dell'analisi hanno segnalato come gli effetti sono stati praticamente nulli (se non nelle aspettative degli operatori finanziari, all'indomani dell'invasione dell'Ucraina), perché nella seconda parte del 2022 la riduzione dei coils da Russia e Ucraina si è accompagnata a una riduzione della domanda, tale da non generare carenza di offerta sul mercato UE.

In questo articolo, allarghiamo lo sguardo a tutti i principali prodotti siderurgici che l'UE importa (o importava) da Russia e Ucraina. Le tabelle che seguono contengono i prodotti considerati (Fonte: Exportplanning). Per ciascun prodotto sono state riportate le quantità in kg di import del 2021 e del 2022 e, inoltre, la quota percentuale rappresentata da queste importazioni sul totale delle importazioni UE.

Importazioni dell'UE di acciaio dalla Russia
PaeseKg importati nel 2021Kg importati nel 2022Quota 2021Quota 2022
milionimilionipercentualepercentuale
Prodotto
Prodotti ferrosi ottenuti per riduzione diretta di minerali di ferroRussia1618.11483.552.650.6
Semiprodotti di ferro o di acciai non legatiRussia4171.93702.135.537.5
Ghise greggeRussia672.11107.122.233.9
Profilati rifiniti a freddoRussia4.612.711.827.1
Fili di acciai legatiRussia118.970.314.69.2
Barre di acciai legati, trafilate a freddoRussia17453.123.18
Prodotti piatti di acciai al silicioRussia32.720.49.15
Semilavorati in acciai legati non inossidabili Russia127.340.314.44.3
Barre di ferro o di acciai a freddoRussia136.642.29.53.2
Barre laminate a caldoRussia169.881.96.32.9
Laminati a caldo di acciai non legatiRussia1993.2383.19.52
Ferro ed acciai non legatiRussia60.14.724.21.5
Importazioni dell'UE di acciaio dall'Ucraina
PaeseKg importati nel 2021Kg importati nel 2022Quota 2021Quota 2022
milionimilionipercentualepercentuale
Prodotto
Ferro-nichel ed altre ferrolegheUcraina291219.416.713.2
Semiprodotti di ferro o di acciai non legatiUcraina2754.21091.423.511
Ghise greggeUcraina940.5252.431.17.7
Laminati a caldo di acciai non legatiUcraina844.1201.78.72.1

Come è possibile notare dalle tabelle di cui sopra, nessun prodotto siderurgico ha registrato un aumento della quota importata dall'Ucraina, che anzi, nella maggior parte dei casi, si è ridotta in modo significativo, a causa delle limitazioni della capacità produttiva delle acciaierie ucraine, colpite dai bombardamenti russi. Viceversa, alcuni prodotti hanno visto un importante aumento della quota di import proveniente dalla Russia.

Il confronto dei flussi di importazioni di prodotti siderurgici nel 2022 con quelli del 2021 ci consente, quindi, di identificare 3 cluster di prodotti:

  1. prodotti in cui la quota di importazione dalla Russia è aumentata o è rimasta pressoché stabile. Sono prodotti intermedi del processo siderurgici, come i semiprodotti e le ghise in pani, a limitato valore aggiunto;
  2. prodotti in cui la quota di importazione dalla Russia è diminuita. Sono prevalentemente prodotti finiti a maggior valore aggiunto;
  3. prodotti la cui quota di importazione dall'Ucraina è diminuita.

Per ciascuno di questi cluster abbiamo considerato i prezzi presenti in PricePedia, per verificare se la variazione dei loro prezzi, nell'anno di guerra, sia stata maggiore o minore rispetto alla variazione media in euro registrata dall'indice dei metalli ferrosi (-8.4%), analizzando tre casi distinti.

Caso dei semiprodotti e delle ghise gregge

Questi prodotti appartengono sia al primo che al terzo cluster. Sono prodotti dove la diminuzione delle importazioni dall'Ucraina è stata "compensata", almeno in parte, da maggiori importazioni provenienti dalla Russia (si veda l’articolo Prezzi della ghisa in riduzione).

I due grafici mostrano le serie storiche rispettivamente di billette e blumi e della ghisa greggia in pani.
Andando a confrontare tra loro i prodotti emerge che:

  • la variazione tendenziale (febbraio 2023 su febbraio 2022) delle billette è stata del -1.4%, mentre più intensa per i blumi, intorno al -9.5%;
  • la variazione tendenziale della ghisa con manganese <0.1% è stata del +5.5% mentre la ghisa con manganese >0.4% ha registrato una variazione dell’oltre 12%.

Caso dell'acciaio legato e acciaio AVP

Questi prodotti rientrano, invece, nel secondo cluster, ossia quei prodotti per cui le importazioni dalla Russia sono diminuite.

confronto_acciaio

Dal grafico di cui sopra emerge che, mentre l’acciaio AVP e le barre di acciaio (sezione circolare > 80 mm) continuano a registrare incrementi di prezzo, del +17% e +6.5% rispetto a febbraio 2022, le barre di acciaio (sezione circolare < 80 mm) hanno invece registrato una riduzione di prezzo rispetto allo stesso mese del 2022, pari a -7.4%.

Coils laminati a caldo di diverso spessore e larghezza > 600 mm

I coils rientrano invece sia nel secondo che terzo cluster, ossia quei prodotti che hanno registrato una minor disponibilità sia da parte della Russia che dell’Ucraina1.

confronto_coils

Questo particolare caso mostra una riduzione significativa dei prezzi dei coils, in particolare:

  • i coils laminati a caldo, con spessore < 3mm, hanno registrato una variazione tendenziale dell’oltre 25%;
  • i coils laminati a caldo, con spessore compreso tra 3 e 4.75 mm, hanno registrato una variazione tendenziale del -3.6%
  • i coils laminati a caldo, con spessore compreso tra 4.75 e 10 mm, ha registrato una variazione tendenziale dell’oltre 135.

Come riportato sopra, la riduzione dei prezzi dei coils trova fondamento soprattutto in una riduzione della domanda, che accompagnata a una minor offerta di Russia e Ucraina, non ha generato forti aumenti di prezzo.

Conclusioni

Questa analisi preliminare sui prezzi dei prodotti siderurgici importati da Russia e Ucraina segnala che, i prezzi delle materie prime considerate siano state prevalentemente governate dalla domanda, con limitati effetti dovuti a una possibile carenza di offerta.
Questo risultato rimanda a una tesi di fondo che emerge dall'analisi dei prezzi di tutti quei beni per cui la Russia aveva un ruolo predominante, vale a dire che l'esistenza di un ampio e libero mercato internazionale di materie prime può limitare le possibili minacce di un importante fornitore di commodity nei confronti di un mercato cliente, come accaduto per la Russia verso la UE.

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1. Questo caso è stato trattato in precedenza nell’articolo Prezzi HRC: i legami tra prezzi finanziari e prezzi fisici.