Mercato dell'alluminio primario: tra globalizzazione ed efficienza produttiva
Il suo prezzo reale nel lungo periodo è caratterizzato da un trend decrescente
Pubblicato da Pasquale Marzano. .
Non Ferrosi Alluminio Determinanti dei prezzi
L'alluminio è un metallo non ferroso particolarmente versatile. Le sue caratteristiche, infatti, lo rendono uno dei materiali che maggiormente verranno utilizzati nella transizione energetica. Non a caso esso è stato inserito, insieme alla bauxite, nella lista delle materie prime critiche (Critical Raw Materials) stilata dalla Commissione Europea e che riguarda le materie prime di estrema importanza per l'economia europea, la cui disponibilità per l'industria europea potrebbe essere messa a rischio.
L'alluminio viene prodotto attraverso un processo di elettrolisi[1], in cui l'elettricità viene utilizzata per estrarre il metallo dall'allumina (ossido di alluminio), a sua volta proveniente dalla bauxite (minerale di alluminio). Il processo di produzione dell'alluminio primario è particolarmente energivoro, rendendo il prezzo del metallo fortemente influenzato dal costo dell'energia elettrica, oltre che dal costo dell'allumina.
Nel grafico che segue viene riportato l'andamento del prezzo dell'alluminio quotato al London Metal Exchange (LME), in dollari per tonnellata, e lo stesso prezzo depurato dall'inflazione media dei prezzi al consumo negli Stati Uniti[2].
Confronto prezzo alluminio in termini reali e nominali, in $/Ton
Nel medio periodo è evidente il trend decrescente che ha riguardato il prezzo "reale" dell'alluminio, al netto dell'inflazione media.
Osservando l'andamento dell'alluminio nella fase più recente è possibile notare la forte crescita dei prezzi che si è verificata a partire dalla seconda parte del 2020. Tale impennata delle quotazioni si è protratta fino al marzo 2022, quando si è toccato il punto di massimo storico di oltre 3500 dollari per tonnellata. Il picco si è verificato in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e alle conseguenti misure dell'UE contro quest'ultima. Ciò aveva portato gli operatori a presagire una riduzione dell'offerta di alluminio sui mercati europei, data l'importanza della Russia come fornitore globale, e in particolare europeo, di alluminio. In quell'occasione, per i medesimi motivi, anche i prezzi delle materie prime energetiche sono state colpite dagli elevati aumenti.
Dopo il picco di massimo, però, la quotazione LME ha invertito la rotta scendendo sotto i 3000 dollari per tonnellata, oscillando all'interno del range di prezzo che va dai 2200 ai 2500 dollari per tonnellata. Nel primo trimestre dell'anno le quotazioni LME dell'alluminio primario stanno registrando ulteriori diminuzioni, segnale sia dell'attuale fase di riduzione della domanda di materie prime, sia della riduzione del costo delle materie prime energetiche.
Tale trend, inoltre, si inserisce nella dinamica di lungo periodo che sta interessando il prezzo dell'alluminio primario. Sebbene, infatti, il processo produttivo dell'alluminio impieghi quantità elevata di energia elettrica, essa è diminuita nel tempo grazie all'innovazione tecnologica, portando ad una riduzione dei suoi costi di produzione. Ciò emerge chiaramente dal grafico che segue, in cui è riportata la dinamica della quantità di energia totale impiegata nella produzione di una tonnellata di alluminio, in MWh (fonte: International Aluminium Institute)[3].
MWh per tonnellata di alluminio: Energia impiegata nel processo
Come si può osservare dal trend decrescente di lungo periodo, per la produzione di una tonnellata di alluminio si è passati dall'impiego di oltre 14 MWh del 2006 ad un valore pari a 13.2 MWh del 2021.
La maggiore efficienza è misurata in via indiretta anche dal rapporto tra il prezzo dell'alluminio con il prezzo dell'allumina, illustrato di seguito[4].
Rapporto tra prezzo dell'alluminio primario e il prezzo dell'allumina, in indice (2022-01 = 100)
Anche da tale rapporto emerge un trend decrescente, che testimonia come il prezzo dell'alluminio sia negli anni diminuito in relazione al prezzo del suo input produttivo. L'unica interruzione in tale dinamica risulta essere quella intervenuta nel ciclo 2020-2021.
Tra i fattori che hanno favorito la diminuzione del prezzo relativo dell'alluminio è intervenuto anche il processo di globalizzazione che ha caratterizzato il mercato delle materie prime [5].
Ciò si può osservare dai grafici seguenti, in cui sono illustrati i paesi fornitori di alluminio e allumina nel 1995 e nel 2022.
Numero di fornitori di alluminio e allumina nel 1995 e nel 2022 | |
Alluminio 1995 | Alluminio 2022 |
Allumina 1995 | Allumina 2022 |
Per quanto concerne l'alluminio, il numero di paesi con esportazioni superiori a 1 miliardo di dollari è salito dai 6 del 1995 ai 21 del 2022. Dai due grafici relativi all'alluminio, risulta interessante notare come i paesi fornitori siano principalmente quelli che hanno una maggiore disponibilità di energia a basso costo.
A differenza dell'alluminio, il mercato dell'allumina è rimasto relativamente più concentrato, con il numero di paesi con esportazioni superiori a 1 miliardo di dollari che dall'unico del 1995 è passato ai 2 attuali.
Conclusioni
La riduzione di lungo periodo del prezzo reale dell'alluminio è il risultato di diversi fattori quali lo sviluppo del commercio mondiale e una crescente efficienza di processo nella produzione del metallo. Ciò ha determinato il trend decrescente nel lungo periodo del prezzo relativo dell'alluminio primario rispetto al prezzo dell'allumina, il cui mercato, invece, risulta caratterizzato da una minore concorrenza a livello globale.
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1. Si veda il processo di Hall-Héroult.
2. Per depurare il prezzo nominale dall'effetto dell'inflazione, le quotazioni LME sono state divise per l'indice dei prezzi al consumo USA (2010-01 = 1).
3. Per il grafico è stata utilizzata la misura relativa all'energia del processo (Process Energy DC). Per un approfondimento si rimanda al sito dell'IAI.
4. Il rapporto è costruito come D - Last Price EU - Alluminio greggio non legato / D - Last Price - EU - Allumina.
5. Si veda l'articolo Gli effetti della globalizzazione sull'offerta di materie prime.